Donne di genio, Audrey Hepburn

audrey-hepburnAlcune considerazioni su Audrey Hepburn
di Nicola d’Ugo

Se le donne italiane, anziché seguire falsi miti femminili (le veline, Belen e altre inanità del genere), seguissero l’esempio di Audrey Hepburn avremmo meno scemette intorno, meno vanità, più empatia. Audrey Hepburn è stata una delle maggiori personalità del secolo scorso, e per personalità intendo James Joyce, Marcel Proust, Franklin Delano Roosevelt, Martin Luther King Jr., Gandhi, Franz Kafka, Maria Callas, Marlon Brando, Bob Dylan, Albert Einstein, Anna Magnani, Sandro Pertini, Sviatoslav Richter, Maya Angelou, Wilhelm Furtwängler, Nina Simone, Anatole France, Gilles Deleuze, Albert Camus, Marie Curie, Jun’ichirō Tanizaki, Susan Sontag e alcuni altri.
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Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese & video

E’ la prima volta che arrivano in Italia alcune fra le più importanti opere di Johannes Vermeer, uno dei massimi artisti della pittura olandese. La mostra sarà visitabile dal 27 settembre 2012 e fino al 20 gennaio 2013 a Roma, alle Scuderie del Quirinale.

La mostra offre al pubblico la prima grande esposizione mai realizzata in Italia dedicata al massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo, uno degli autori più amati in assoluto dal grande pubblico.

Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e coprodotta con MondoMostre, la mostra è a cura di Arthur K. Wheelock, Curator of Northern Baroque Paintings, National Gallery of Art di Washington, Walter Liedtke, Curator of European Paintings, Metropolitan Museum of Art di New York e Sandrina Bandera, Soprintendente per il Patrimonio Artistico Storico, Artistico ed Etnoantopologico di Milano e direttrice della Pinacoteca di Brera.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/vermer_26092012.mp4[/flv]
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Truman Capote, “Ricordo di Natale”

Nello scaffale, Truman Capote
a cura di Luigia Sorrentino

Truman Capote Ricordo di Natale, con illustrazioni di Beth Pech.

Un inno all’amicizia tra le generazioni, nell’America degli anni Trenta. Una storia che va dritta al cuore dei lettori di ogni età.  Buddy e Sook, amici per la pelle, a dispetto di tutto e tutti. E sì, perché Buddy ha solo sette anni e Sook, beh, qualche decina di più – Buddy sa solo che è una sua lontana cugina, ma quello che conta è che è una mattacchiona, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni – la loro comune passione. Buddy non ha nessun altro al mondo, Sook nemmeno – eccetto quel manipolo di parenti brontoloni che vivono nella loro stessa casa, e li trattano sempre male; forse proprio per via di quella loro irrituale complicità, e magari anche perché loro due sono le pecore nere della famiglia, i parenti poveri. Quello che è certo è che Buddy e Sook si vogliono un gran bene e che ogni anno, quando si avvicina Natale, vanno insieme nel bosco a raccogliere le noci e a comprare un po’ di whisky da quell’indiano burbero e corpulento, per preparare tante torte. Una volta pronte, coi loro risparmi, le spediscono alle persone più disparate, che suscitano la loro ammirazione: il Presidente Roosevelt, per esempio.

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