Incontro con la poesia di Luigia Sorrentino

fotoMercoledì 1 ottobre 2014 riprendono i Concerti letterari del Liceo Classico “P. Giannone” di Caserta: la formula già  sperimentata lo scorso anno scolastico,  con incontri con prestigiosi poeti, saggisti, scienziati, introdotti da brevi esecuzioni musicali interpretate dagli allievi del liceo, ha infatti incontrato il favore dei docenti e degli studenti. Nel corso dell’estate si è perciò lavorato al calendario di appuntamenti per l’anno scolastico 2014-2015 che vedrà il succedersi di scrittrici quali Marilena Lucente, di giornalisti come Pier Antonio Toma, storica firma di Repubblica, solo per dare qualche anticipazione.
Il primo appuntamento (mercoledì 1 ottobre 2014, alle 16.30), privilegia la poesia.
Nell’aula magna del liceo classico Pietro Giannone (Corso Giannone, 96, Caserta) interverrà  Luigia Sorrentino che parlerà della sua ultima opera di poesia, “Olimpia”, ed. Interlinea 2013, prefazione di Milo de Angelis, postfazione di Mario Benedetti.
Interverranno, oltre all’autrice e agli studenti, Mariastella  Eisenberg e Daniela Borrelli.
L’incontro, che si svolge in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Caserta, è aperto al pubblico fino a esaurimento posti.
Dall’intervista di Giovanni Agnoloni a Luigia Sorrentino 
“Olimpia” di Luigia Sorrentino è un percorso iniziatico, di riappropriazione e di reinterpretazione della tradizione lirica classica e del retroterra sapienziale della paideia greca. Raccolta poetica di notevole profondità e intensità, Olimpia segna un punto di approdo ma anche di passaggio e di “nuovo accesso”, nella ricerca letteraria dell’autrice, già famosa a livello italiano e conosciuta anche sulla scena internazionale. Il suo è un percorso intimo, ricco di rimandi e risonanze, dalla forte ascendenza sapienziale. Tocca le questioni ultime dell’esistenza ed è al tempo stesso mondo e paesaggio interiore:
senza steli stavamo sulla spianata
trasportati qui dove si tace di gioia,
tace su tutto chi possiede
quello spirito del futuro
sopra le rovine
L’universo e l’intera condizione umana paiono coincidere, in un punto di infinita potenza e indicibile fragilità. È a questa segreta linea di confine che tende la poesia di Luigia Sorrentino, la cui esperienza del mondo – da ottima giornalista culturale quale è – è almeno pari alla sua sensibilità, femminile sicuramente, ma anche, per così dire, sibillina, nella misura in cui sembra volersi rendere tramite per messaggi provenienti dall’Oltre:
ora come un tronco la voce
infilza i nostri cuori
e li accresce, in tutto ciò che siamo
in mezzo alle querce e agli ulivi
in tutto ciò che siamo stati
Frutto di una lunga e paziente ricerca della “parola perfetta”, o meglio ancora del “suono perfetto”, questi versi sembrano volerci portare a una soglia, che sarà poi compito di ognuno di noi varcare, per conto proprio e con i propri tempi.
Un brano dell’intervista di Giovanni Agnoloni a Luigia Sorrentino
1. La tua poesia ha una profondità “iniziatica”. La tua ispirazione – come il titolo di questa raccolta, Olimpia, pare indicare – viene prevalentemente dalla tradizione lirica e, ancor prima, dal retroterra sapienziale della cultura greca?
Olimpia, fin dai primissimi versi conduce il lettore in un luogo che ha una precisa connotazione iniziatica, un antro: “Lei era lì/ non era più la stessa/ il volto sbiancato nell’intangibile/ nulla più le apparteneva / si rivoltava in un’altra che l’offendeva/ nell’involo mostruoso in lontananza/ lei era un soffio chiuso/” […] Un luogo dal quale comincia un viaggio sotterraneo, che poi è l’analogia della vita, ma anche della morte. Siamo dentro una montagna spaccata, in una zona profonda e oscura che contiene l’immagine del mondo, ma siamo anche nella lontananza da quella dimensione. Un luogo lontano ritorna, e non può fare a meno di ritornare, prende corpo, sostanza, nell’albore e nel buio. Una voce marca il percorso, centrato sull’armonia, ma anche sul contrasto: vita e morte, oscurità e luce, cielo e terra, maschile e femminile, opposti che ricorrono in tutta l’opera.
Noi siamo sulle rovine di una città, in un tempo assoluto, immobile, che contiene ogni possibile tempo. E il passaggio, da una dimensione all’altra, porta con sé il destino dell’uomo. Tutto è già accaduto, e, in questo tempo assoluto, coesistono il naturale e il soprannaturale. L’antro è, al tempo stesso, il luogo della morte iniziatica e quello di una ‘seconda nascita’. Dalle profondità della terra, parla un’essenza che se ne sta chiusa dentro una perdita. Qui la realtà sembra essere osservata da un retroterra culturale greco, arcaico, ma in una visione assolutamente istintiva. Ecco, credo che tutti questi elementi, messi insieme, fanno pensare a una poesia sapienziale e orfica e quindi, lirica: il voltarsi, l’oscillare sulla soglia del vento, la notte, il ritorno. La Creazione sta dentro un’emissione vocale, un suono, un soffio, che esce dalle labbra.
Ma nella poesia di Olimpia vi è anche una dimensione etica, intendendo per etica un’esperienza naturale e umana che incontra l’universale senza conoscerne le cause, anzi, ignorandole totalmente. In Olimpia vi è, alla fine, la consapevolezza che tutto ciò che l’essere umano può davvero conoscere è all’origine della propria esperienza individuale, e ciò non ha una spiegazione razionale. Tutto quello che scopriamo con la poesia come straordinari esseri individuali, continua a meravigliarci, a sorprenderci.
 
2. Leggendoti, si ha la netta sensazione che il tuo scrivere proceda per stati e passaggi interiori, goccia a goccia, e che tu cerchi di renderti quanto più possibile, più che “autrice”, tramite. È così?
[…..]

CONTINUA A LEGGERE L’INTERVISTA SU POSTPOPULI.IT
____
Notizia sull’autrice
Luigia Sorrentino è nata a Napoli. Vive a Roma e lavora alla RAI. Giornalista professionista, ha collaborato per le pagine culturali di diversi quotidiani. Ha ideato e condotto programmi culturali per la Radio e la Televisione Italiana, con interviste a scrittori, poeti, narratori e artisti di fama internazionale. Dirige il primo blog della RAI dedicato alla Poesia, all’Arte, alla Letteratura (http://poesia.blog.rainews.it) sul sito di Rai News 24. In poesia ha pubblicato: C’è un padre (Manni, 2003), La cattedrale (Il ragazzo innocuo, 2008), la silloge L’asse del cuore («Almanacco dello specchio» Mondadori, 2008), La nascita, solo la nascita, Prefazione di Maurizio Cucchi (Manni, 2009), Olimpia(Interlinea, 2013), prefazione di Milo De Angelis e Postfazione di Mario Benedetti. E’ presente nell’antologia “Venters” Twetalige bloemlezing Italiaanse dichteressen, 1965-2012, Ed. Istituto Italiano di Cultura,  Amsterdam, 2013,  a cura di Gandolfo Cascio.
“Two Poems” by Luigia Sorrentino sono uscite in “The Paris Review” n. 206, (New York, settembre, 2013), traduzione di Gray Sutherland e su Nuovi Argomenti (novembre 2013).
____
Mercoledì 1 ottobre 2014 ore 16.30
Incontro con la poesia di Luigia Sorrentino
Liceo Classico Pietro Giannone di Caserta
Corso Giannone, 96

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *