“Olimpia, tragedia del passaggio”

 

PREMESSA

di Luigia Sorrentino

 

Olimpia, Tragedia del passaggio (in scena al Napoli Teatro Festival Italia al Giardino Romantico di Palazzo Reale il 16 luglio 2020, h.22.30) trova la sua ragione più profonda nella distanza dell’uomo contemporaneo dal suo frammento divino.

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Questo primo testo scritto per il teatro, che riprende alcune sezioni di Olimpia (Interlinea 2013) si presenta con un altro titolo e un nuovo personaggio, Empedocle.

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Il tema centrale di Olimpia, tragedia del passaggio è il transito fra nascita e morte, un passaggio senza peso, privi di qualsiasi sostegno materiale: «Sempre di più, il morire. Fluttuando nella sostanza emotiva che preserva e cura, svanisce la memoria di ciò che siamo. La transizione nella morte da vivi, provoca spaesamento. In un grumo di forze distese, avviene lo smantellamento, lo spostamento, l’inversione. Ritorniamo arcaici, al servizio di ciò che siamo già stati.» (v. in Olimpia, “La discendenza” pag. 79, Interlinea, 2013-2019).

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Voltarsi indietro significa quindi, entrare in dialogo – nella contemporaneità – con l’elemento poetico universalmente umano che porta a toccare la divinità, il canto dell’infinito radicato nell’umano, che ha origine in antiche tradizioni preelleniche, oscure, ctonie. Il transito ci conduce, pertanto, all’origine del linguaggio, alla meraviglia di un mondo che rinasce in forma di parola.

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Il termine passaggio può in primo luogo designare qualcosa di immediatamente oggettivo: il transito di un popolo da un confine all’altro, lo spostamento della patria, l’attraversamento della città che si rivela nella consistenza di una nuova umanità o nel declino della comunità.

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La tragedia del passaggio è perciò la condizione in cui si apre o si chiude l’esperienza umana.

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Il passaggio però indica anche qualcosa che solo in parte è detto, qualcosa che è determinato anche dal suo contrario, ad esempio, l’evento può trovarsi all’inizio o alla fine di un’epoca. Questo crepuscolo o questo inizio è, ancora una volta, un linguaggio: da una parte ci sembra che la vita sul pianeta terra non sussista più, dall’altra sembra che tutto debba ancora avvenire.

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Il tramonto della patria e della città che canta è in una condizione fra veglia e sonno (v. in Olimpia, “Il sonno” pag. 83 e ss. Interlinea, 2013-2019), ma che sente, percepisce, in qualche misura, il manifestarsi di un nuovo mondo (v. in Olimpia, “Giovane monte in mezzo all’ignoto” pag. 93 e ss., Interlinea, 2013-2019).

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Il nome della donna che accompagna l’uomo nel passaggio è Olimpia, una deità e una città: essa è la poesia che abita con l’umano e sperimenta il divino nella sua interiorità più profonda.

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Il nucleo portante della tragedia sostanzia e approfondisce il rapporto, nella contemporaneità, sempre più infecondo, fra l’essere umano e la natura, qui intesa come realtà definitiva della condizione umana, il pulsare di ogni forma di vita scossa nel fondo da un elemento sacro. Tutto è dentro di esso. Una destinazione che può arrivare dalla soglia dell’interiorità e del tutto, che contiene la specie umana e tutte le creature viventi.

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In ognuno di noi vi è il «germe» che è il centro del mondo. Di conseguenza, la mortalità, non costituisce solo la fine biologica della vita, ma è intimamente collegata alla sua nascita. Così come la dissoluzione, l’andarsene, è intimamente connessa con il suo inizio, con la venuta al mondo.

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Olimpia tragedia del passaggio, stabilisce che la zona del vivente entra in relazione con una precisa condizione alla quale nessuno può sfuggire: la configurazione del limite. L’essere umano è pertanto, destinato al transito, deve oltrepassare il confine.

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Questo contenuto qui ritorna sotto la forma del canto, che chiede il movimento, per difendere l’umanità, la natura, l’arte, la cultura, dalla minaccia dell’estinzione (v. in Olimpia, Gli insorti pag. 77-78, Interlinea, 2013-2019).

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Ed è da questo confinamento dell’io e da questo oltre, sottilissimo, che tutto separa e unisce, prende corpo la vicenda grandiosa di Olimpia.

giugno-luglio 2020 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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