Sonia Gentili, “Parva naturalia”

Nello scaffale, Sonia Gentili
a cura di Luigia Sorrentino

La nuova raccolta di poesie di Sonia Gentili prende in prestito, se così si può dire, il titolo “Parva naturalia” dalla versione latina dei Brevi Trattati di Aristotele sulle scienze naturali. E in realtà questo libro pone in essere quel che potremmo definire una sorta di Teatro naturale (prendendo anche qui in prestito il titolo di un’altra opera di poesia, questa volta però di un altro poeta, Giampiero Neri).  Come il grande filosofo greco, Sonia Gentili si cala nella vita dell’animale e del vegetale – ma anche in tutto ciò che espressione di vita – e ne cerca la sintesi percettiva, interrogandosi su ciò che palpita e respira, il vivente, cercando nell’emozione – accrescimento,  vera ricchezza della vita animale -l’eventuale relazione tra l’anima e la corporeità.  La scrittura in più lingue (italiano, francese, latino) e il passaggio dall’una all’altra lingua attraverso l’autotraduzione sono un tratto costitutivo della sua espressione poetica.  E’ come se la Gentili, attraverso le tre lingue tentasse una riconciliazione tra la lingua dei padri e la lingua dei figli. Continua a leggere

Sigmund Freud, ‘Racconti analitici’

Forse basterebbe ricordare come la psicanalisi sia narrazione e, poi, come i casi, i disagi, i problemi psichici e esistenziali degli uomni siano il tema fondante della letteratura, poesia e narrativa, sin dall’antichità classica, per capire come certi scritti di Freud, il racconto dei suoi casi, possano essere letti come pagine letterarie, a prescindere dal fatto che nascessero da storie vere, o almeno vere nella memoria del protagonista e nell’interpretazione dell’ analista.

SIGMUND FREUD, ‘RACCONTI ANALITICI’ EINAUDI, 2011 (85,00 euro).

 

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Paolo Di Paolo, ‘Dove eravate tutti?’

Nello scaffale: “Dove eravate tutti?” di Paolo Di Paolo
a cura di Luigia Sorrentino

“Vorrei raccontarle di mio padre, di mia madre, di Anita e di Marangoni, di tutti, dov’erano e dove sono, di come le cose vanno e di come andavano, di quando ero un prestigiatore e di adesso che nessuna magia mi riesce. Mi piacerebbe dirle: se gli anni senza nome devo raccontarli a qualcuno, voglio raccontarli a te.”

Dove eravate tutti  di Paolo Di Paolo, Feltrinelli 2011, (euro 15).  

Dov’erano i padri, soprattutto. Dentro il declino civile di un paese, così risuona l’essere giovani contro l’età adulta, contro l’assenza, contro il silenzio.

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