Le parole che salvano

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Silvano Trevisani  “L’altra vita delle parole” Edizioni Nemapress
Dalla prefazione sl libro di Plinio Perilli
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(A Silvano Trevisani, con cui finalmente si ribalta, e forse si smentisce, la poesia melanconica, statica e romantica dell’immobile Sud…)
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La poesia del Sud, langue: langue e s’impausa, s’innarcisa in verità la poesia tutta, tra noia e malessere, ansie d’un moderno ineffabile, d’un futuro inattendibile – e nostalgie invece d’un passato che forse nessuno bene più ricorda, quanto fosse atroce, bolso di mille drammi… Langue perciò la poesia tutta, com’è ovvio . Ma quella del Sud, e che ci è stata cara, e molto lo è ancora – per le amicizie nuove e i debiti sensuosi ed effusi coi versi di Gatto, il miglior Quasimodo, l’estro di Sinisgalli, il sogno egualitario di Scotellaro, la follia lucida di Calogero, la follia nobile di Lucio Piccolo… – la poesia del Sud tranne rari casi, non esce mai dagli schemi, amministra lo stereotipo, con fiera o tenue compunzione sensibile… Chiede insomma a se stessa di esistere solo o quasi come ombra o parvenza, lacerto del possibile, sinuosa o effusa retorica.

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De Chirico, “Dall’astrattismo alla metafisica”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino


“De Chirico, la Metafisica del Mediterraneo” (ed. Rizzoli, 1998)

Dall’astrattismo alla metafisica
di Silvano Trevisani

De Chirico si colloca, per Belli e gli astrattisti, in un momento di svolta nel processo di destrutturazione della realtà fenomenica, così come individuata dal classicismo.
In particolare, l’importanza fondamentale di de Chirico per Carlo Belli, teorico dell’astrattismo italiano, che fece capo alla galleria milanese “Il Milione” e ai suoi artisti, sta in due momenti precisi: 1) Egli rappresenta, come ampiamente descritto in “Kn”, un elemento fondamentale per il recupero della classicità nella sua più giusta (cioè più moderna) dimensione, scevra dalla retorica e ricondotta all’essenzialità; 2) Egli è la chiave di volta per il passaggio all’astrattismo geometrico, attraverso l’impero della geometria che individua come conquista principale di de Chirico. Continua a leggere

Presentazione, “L’altra vita delle parole”

Martedì 10 luglio 2012 presentazione a Roma di “L’altra vita delle parole”, di Silvano Trevisani,  Edizioni Nemapress, 2012 (euro 15,00).
L’appuntamento è alle 17:30  alla Libreria Vaticana, Via della Propaganda, 4 (Piazza di Spagna).
Introduce Neria De Giovanni, con Plinio Perilli. Sarà presente l’autore. Letture di Barbara Amodio.

“La poesia è stata da sempre il mio modo di interagire con la realtà”, dichiara Silvano Trevisani, “per questo la vivo con intensa drammaticità. Ogni poesia ‘chiusa’ è un parto e mi toglie un po’ di vita, quindi mi crea sofferenza, anche nel piacere assoluto di comporre. La poesia è in tutti ma solo alcuni sono in grado di darle forma. Non si scrive poesia “a caldo”, dopo forti emozioni e gravi sofferenze perché essa è gelosa e sensibile e ne viene turbata così come lo siamo noi che, in quei momenti non siamo noi stessi. Solo “dopo” aver digerito la vita si può capire se nasce o rimane in noi qualcosa che valga la pena esprimere. Continua a leggere