Presentazione, “L’altra vita delle parole”

Martedì 10 luglio 2012 presentazione a Roma di “L’altra vita delle parole”, di Silvano Trevisani,  Edizioni Nemapress, 2012 (euro 15,00).
L’appuntamento è alle 17:30  alla Libreria Vaticana, Via della Propaganda, 4 (Piazza di Spagna).
Introduce Neria De Giovanni, con Plinio Perilli. Sarà presente l’autore. Letture di Barbara Amodio.

“La poesia è stata da sempre il mio modo di interagire con la realtà”, dichiara Silvano Trevisani, “per questo la vivo con intensa drammaticità. Ogni poesia ‘chiusa’ è un parto e mi toglie un po’ di vita, quindi mi crea sofferenza, anche nel piacere assoluto di comporre. La poesia è in tutti ma solo alcuni sono in grado di darle forma. Non si scrive poesia “a caldo”, dopo forti emozioni e gravi sofferenze perché essa è gelosa e sensibile e ne viene turbata così come lo siamo noi che, in quei momenti non siamo noi stessi. Solo “dopo” aver digerito la vita si può capire se nasce o rimane in noi qualcosa che valga la pena esprimere. Continua a leggere

Grazia Deledda, la scrittrice dimenticata

Un viso ancora giovane, incorniciato da capelli bianchi raccolti sulla nuca. Ecco il volto della prima donna italiana che nel 1926 ha ricevuto l’ambitissimo premio Nobel per la Letteratura: Grazia Deledda.

La primavera
L’inverno aveva rinfrescato anche
il colore delle rocce. Dai monti scendevano,
vene d’argento, mille rivoletti silenziosi,
scintillanti tra il verde vivido dell’erba.
Il torrente sussultava in fondo alla valle tra
i peschi e i mandorli fioriti, E tutto ‘era puro,
giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo.

Grazia Deledda
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Toni Servillo legge Napoli, un lunghissimo applauso…

Si è alzato in piedi tutto il teatro quando, a pochi minuti dall’inizio dello spettacolo, il presidente Giorgio Napolitano è entrato in un palco dell’Argentina in compagnia della moglie Clio, e c’è stato un lunghissimo applauso, durato alcuni minuti. Era l’ultima recita, pomeridiana del 26 febbraio 2012 dello spettacolo “Toni Servillo Legge Napoli”, che ha registrato una serie di tutti esauriti.

In un’ora e mezzo Servillo, con un’eccezionale prova d’attore, presenta un piccolo viaggio nella poesia napoletana da Salvatore di Giacomo a Eduardo De Filippo, da Raffaele Viviani a Enzo Moscato, sino a De Giovanni e Borrelli, concludendo con Totò e la sua “Livella” un percorso attorno al rapporto di quella cultura con l’adilà, tra paradiso, purgatorio e inferno. Continua a leggere