Maurizio Cucchi, “Paradossalmente e con affanno”

Approda in questa collana uno dei massimi poeti italiani contemporanei.

Il libro è bifronte: da un lato la prima raccolta poetica di Maurizio Cucchi (1963-1969), finora mai pubblicata interamente; dall’altro un recentissimo prosimetro intitolato La sciostra (in milanese «magazzino»): un vagabondaggio per luoghi milanesi poco noti che trova il suo punto focale in una vecchia casa sul naviglio della Martesana, diventata col tempo un magazzino abbandonato.

La prima parte è uno sguardo in avanti, un atteggiamento di attesa («Aspetto che un soffio gelido / si trasformi in spiffero », «Date tempo al tempo», «Ansiosamente attendo») tra ironia e sfoghi di violenza immaginata che richiamano i coevi Pugni in tasca di Bellocchio.

La seconda è, per così dire, un’attesa del passato, una ricerca di percorsi umani perduti nei mutamenti di una città e di una società attraverso tracce fisiche, luoghi, oggetti, che si fanno intensamente simbolici. L’incrocio dei due sguardi produce uno strabismo che fa intravedere il senso del tempo, oltre che sintetizzare il percorso poetico di tutta una vita. Continua a leggere

Maurizio Cucchi, "Rebus macabro"

rebus_macraboPer chi voglia approfondire la poetica di Maurizio Cucchi, si segnala la recente uscita di “Rebus macabro“, Edb Edizioni, 2014, euro 10,00. Si tratta di un libro fondamentale consegnato ai lettori da un maestro della poesia italiana contemporanea.  Il libro che ha una copertina rigorosamente nera, contiene una serie di testi scritti da Cucchi nel periodo in cui uscì “Il disperso” (1976), arricchita da due sezioni centrali composte di recente e da tre prose, “squisitamente perfide ed elegantissime, spassose, a metà  tra Walser, il Lazzarillo e Faulkner“, come evidenzia Alberto Pellegatta nell’introduzione.
La sorpresa arriva alla fine, con la ristampa dell’introvabile plaquette del 1971, “Paradossalmente e con affanno“, che anticipa le tematiche del discorso poetico che Cucchi esprimerà negli anni successivi. Il libro è arricchito dai bellissimi disegni dello scultore Alberto Ghinzani.
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