Maurizio Cucchi, “Paradossalmente e con affanno”

Approda in questa collana uno dei massimi poeti italiani contemporanei.

Il libro è bifronte: da un lato la prima raccolta poetica di Maurizio Cucchi (1963-1969), finora mai pubblicata interamente; dall’altro un recentissimo prosimetro intitolato La sciostra (in milanese «magazzino»): un vagabondaggio per luoghi milanesi poco noti che trova il suo punto focale in una vecchia casa sul naviglio della Martesana, diventata col tempo un magazzino abbandonato.

La prima parte è uno sguardo in avanti, un atteggiamento di attesa («Aspetto che un soffio gelido / si trasformi in spiffero », «Date tempo al tempo», «Ansiosamente attendo») tra ironia e sfoghi di violenza immaginata che richiamano i coevi Pugni in tasca di Bellocchio.

La seconda è, per così dire, un’attesa del passato, una ricerca di percorsi umani perduti nei mutamenti di una città e di una società attraverso tracce fisiche, luoghi, oggetti, che si fanno intensamente simbolici. L’incrocio dei due sguardi produce uno strabismo che fa intravedere il senso del tempo, oltre che sintetizzare il percorso poetico di tutta una vita.

UN ESTRATTO DAL LIBRO

Il viso inutile di uno sconosciuto
le frasi smozzicate perdute agli angoli
della bocca
i giochi di prestigio su un filo teso
un occhio all’orologio sempre
con un affanno e un tormento
perché è ridicolo riconoscersi
in un groviglio di ombre.

Maurizio Cucchi è nato a Milano nel 1945. Ha diretto la rivista «Poesia» e cura la collana dello «Specchio» Mondadori. Tra i suoi libri: Il disperso (1976), Le meraviglie dell’acqua (1980), Glenn (1982), Donna del gioco (1987), Poesia della fonte (1993), L’ultimo viaggio di Glenn (1999), Per un secondo o un secolo (2003), Jeanne d’Arc e il suo doppio (2008), Vite pulviscolari (2009), Malaspina (2013), Poesie 1963-2015, a cura di Alberto Bertoni (2016). Per Einaudi ha pubblicato Paradossalmente e con affanno (2017).

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