Insonne
Non vuole darsi il sollievo del sonno
e si apre il ventaglio fra il grigio e il nero
dove ogni sbaglio ritorna puntuale.
Sono pensieri senza corrimano
mozziconi di frasi moleste
ombre dietro un vetro smerigliato. Continua a leggere
Insonne
Non vuole darsi il sollievo del sonno
e si apre il ventaglio fra il grigio e il nero
dove ogni sbaglio ritorna puntuale.
Sono pensieri senza corrimano
mozziconi di frasi moleste
ombre dietro un vetro smerigliato. Continua a leggere
Una Roma cupa e magica emerge da questi racconti, dove Giorgio Vigolo esplora il lato “notturno” della città, come indica il titolo, che viene rappresentato con un “alto grado di visionarietà” in una prosa limpida e sorvegliata pur nelle sue accensioni fantastiche.
Un legame ‘antropologico’. Fatto di rime esistenziali e – soprattutto – paesaggistiche. Con gli stessi aratri dell’infanzia tirati in Irlanda dai cavalli e in Romagna dai buoi. Con le stesse nebbie, la stessa allodola “che dal suo nido si libra nell’aria del mattino”. E’ stata una lunga e appassionata commemorazione quella del premio Nobel Seamus Heaney per Giovanni Pascoli in occasione del centenario della morte nell’aula gremita dello Stabat Mater dell’Archiginnasio, a Bologna.
“Mi sento un po’ un intruso nel suo territorio – ha detto riferendosi a Giovanni Pascoli quello che è senza dubbio uno dei massimi poeti di tutti i tempi.” Heaney ha poi aggiunto che “per alcune importanti somiglianze, tra il suo territorio natio e il mio, sento nello stesso tempo certe affinità”. Continua a leggere