La poesia di Dario Nicolella

Dario Nicolella

FERITE

Devo dirti grazie
per le bende che hai avvolto
della tua pietas crocerossina
sulle ferite in-tagliate
piagate ustionate
Lasciami però aperti gli occhi
perchè vedano albe e tramonti
questo buio mi ferisce ancora
mi tormenta come un coltello

(da TRENTA POESIE PER RABARAMA,2014)

OMBRE

Ti vedo non ti vedo
forse ti intra-vedo
no
era soltanto ombra lunare
un grigio riflesso argento siderale
niente nessuno
nulla di fatto
il nulla fatto persona

(da POESIE DELLE CENTO LUNE,2017)

PAPAVERI

Ebbene sì sono fiero
di essere cresciuto come un fiore
che immediatamente muore
nella temeraria mano di chi
lo strappa al campo
pur di sottrarsi a una vita senza scampo
e non marcire lentamente in un bel vaso
effimero ornamento
in un appartamento

(da POESIE PSICHEDELICHE,2019)

FLOP

Sono come l’acqua
corro scorro
dilago
di lago in lago
non mi volto mai indietro
non mi tiro mai indietro

Sono goccia d’acqua
dentro doccia d’acqua
plop plop
plop plop
plop flop
fino al prossimo flop

(da I CERCHI/ Poesie col flash,2019)

NON CONOSCO L’ATTIMO

Non conosco l’attimo
in cui un sasso
mi frantumerà il vetro perciò
lascio sempre aperte le finestre
così da spalancare
il mio libero spirito
alle correnti dell’amore

(da UN ALTRO GIORNO SU NEL CIELO/
Poesie in viaggio con l’anima, 2021)

Dopo l’ esordio poetico con L’ARPA DEL CONNEMARA che risale al 1993,e un lungo periodo come autore di saggi su tematiche storico-artistiche (I cento chiostri di Napoli, Le cupole di Napoli.Le strade di Salerno) e mitologiche (Partenope la sirena, La leggenda di Palinuro, La luna dal mito alla conquista) Dario Nicolella (Napoli,1956) ha da qualche anno riscoperto una nuova e inattesa vocazione poetica che ormai si affianca stabilmente alla sua professione medica.

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Una poesia di Dario Nicolella

trenta_poesie_rabaramaFERITE
Devo dirti grazie
per le bende che hai avvolto
della tua pietas Crocerossina
sulle ferite in-tagliate
piagate ustionate
Lasciami però aperti gli occhi
perché vedano albe e tramonti
questo buio mi ferisce ancora
mi tormenta come un coltello.
da: “Trenta poesie” per Rabarama, di Dario Nicolella, Scuderi Editrice, 2013
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