CONCERTO PER RAFFAELLO BALDINI

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Foto di Raffaello Baldini di Simone Casetta

Nel decennale della scomparsa, concerto-spettacolo dedicato a Raffaello Baldini.
Due le finalità del concerto:  portare al pubblico l’opera del grande poeta e drammaturgo e aiutare i contadini del Mozambico a produrre latte a chilometro zero. 

Tutti, regista, musicisti attori e organizzatori prendono parte alla serata gratuitamente e il ricavato verrà destinato a un progetto di sviluppo di Cefa Onlus, impegnata da anni a Sud del mondo per portare cibo e dignità ai più bisognosi.

Da un’idea di Martina Biondi

 

 

INTERVISTA DI LUIGIA SORRENTINO A ELIO GASPERONI, VICEPRESIDENTE DELLA COOP ADRIATICA SOSTENITRICE DEL CONCERTO

Nel corso della serata l’Orchestra da camera J. Haydn Matteo Calosci al violino e Benedikt Sauer direttore, e in veste solistica membri formatisi all’Accademia della Scala dedicheranno il concerto al poeta, appassionato melomane e assiduo frequentatore della barcaccia de La Scala di Milano.

 

 

INTERVISTA DI LUIGIA SORRENTINO A ALFREDO DE BELLIS, DIRETTORE POLITICHE SOCIALI COOP LOMBARDIA SOSTENITRICE DEL CONCERTO

Più voci ricorderanno l’opera del poeta
Lorenzo Loris
con Ivano Marescotti, Gigio Alberti, Rudy Gatta, Clelia Martignoni e Angelo Stella

 

 

INTERVISTA DI LUIGIA SORRENTINO A GIGIO ALIBERTI, VOCE RECITANTE DI RAFFAELLO BALDINI

Un concerto per Lello
da un’idea di Martina Biondi

Lunedì 9 novembre
ore 21,00 Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires, 33 – Milano

Per prenotarsi e per ogni informazione:
051 520285
donatori@cefaonlus.it

La sera stessa sarà possibile acquistare il biglietto al banco Cefa nel foyer del teatro.

 


ALCUNE POESIE IN ITALIANO DI RAFFAELLO BALDINI

Gli occhiali

Ma guarda qui andar via la luce, e adesso?
come si fa? da dove si esce? che io, questo
è un posto che non ci vengo mai, già che ho anche fretta,
e muoversi, andare a casaccio, meglio aspettare,
è che si fa tardi, che ore sono?
e non si vede uno spiraglio, una fessura, niente,
ma venite con una pila, qualcuno, fate luce,
cosa ci vuole? che non ho nemmeno un fiammifero,
poi la vista, da lontano vedo poco, aspetta, gli occhiali,
ecco, sono qui, porca puttana, ma
con gli occhiali è anche più buio.

***

L’ultima panchina

Avranno avuto quattordici anni, lui quattordici, lei dodici, tredici, al viale della Fossa, seduti sull’ultima panchina, non m’hanno sentito, verso sera, pieno d’uccelli per aria, un chiasso, stavano lì, si guardavano, in silenzio, senza toccarsi, si guardavano, si guardavano, come incantati, e io pian piano, sull’erba, son tornato indietro.

***

Brutto

E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.***

Grand Hotel

Come, non si può andare nel Grand Hotel,
io ci vado quando mi pare, verso mezzogiorno,
a prendere un aperitivo, cosa vuol dire?
è anche un bar, ottomila lire, paghi, mangi,
olive, patatine, bevi, vai in giro
col tuo bicchiere, ti siedi, ti alzi,
fumi, gente bella, che manda un profumo,
vai sulla terrazza, un sole,
donne, ombrelloni, costumi, tanti di quei colori,
guardi il mare,
stringi gli occhi, e ti pare d’essere bello anche te.

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