L'Oscar 2014 a "La grande bellezza"

 
 
paolo_sorrentino_oscarSono le 3,45 ora italiana quando dal Dolby Theatre di Los Angeles Ewan McGregor e Viola Davis annunciano l’Oscar a “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.
C’è poco da fare e da dire. “La Grande Bellezza” era il favorito, soprattutto dopo aver vinto per la stessa categoria il Golden Globe della Stampa estera accreditata a Los Angeles. Aggiudicandosi L’Oscar come miglior film straniero, Paolo Sorrentino ha riporta l’Italia sulla scena internazionale a distanza di 15 anni da “La vita è bella” di Roberto Benigni.  Sorrentino conquista l’Oscar a 52 anni dalla delusione di Fellini che con “La dolce vita” non riuscì a conquistare la preziosa statuetta (era candidato nella categoria “miglior regista”) dopo il trionfo di Cannes. E proprio al film più popolare di Fellini si ispira l’ultimo lavoro di Sorrentino.
 
reuters_sorrentinoSeguendo Jep Gambardella (Toni Servillo), un intellettuale dandy napoletano di 65 anni autore di un solo romanzo scritto 40 anni fa e grande viveur, Sorrentino racconta in maniera grottesca e a volte dissacrante una Roma degradata, con i suoi ricchi vuoti e annoiati, le feste scatenate a base di musica dance, balli di gruppo, drink e cocaina. “La grande bellezza” ha la scenografia piu’ bella del mondo, una Roma fotografata in maniera eccelsa da Luca Bigazzi sul cui sfondo si muovono personaggi della “Dolce vita” di oggi: scrittori falliti (Carlo Verdone), spogliarelliste mature e disilluse (Sabrina Ferilli), nobili decaduti, presudo-intellettuali, bacchettoni benestanti (Pamela Villoresi), imprenditori cinici e vacui (Carlo Buccirosso), donne ricche e annoiate (Isabella Ferrari), editori nani e artisti improbabili, ex soubrette distrutte da droga e alcol (Serena Grandi), alti prelati che parlano solo di cibo (Roberto Herlitzka) e “sante in vita” che si nutrono solo di radici “perché le radici sono importanti”. Come Marcello nella ‘Dolce vita’ di Federico Fellini, Jep Gambardella (anch’egli giornalista) vive di notte e passa da una festa all’altra, da una donna all’altra, vedendo scorrere davanti a sé gente senza identità, persone sconfitte la cui sofferenza e tragedia umana vengono esaltate dal confronto impietoso con ‘la grande bellezza della città di Roma. “La grande bellezza” ha incassato oltre 8 milioni di euro in Italia e superato ampiamente i 2 milioni di dollari negli Stati Uniti, dove è uscito il 15 novembre 2013. Il concorrente più temibile eè stato fino all’ultimo, il belga Alabama Monroe che aveva tolto a La grande bellezza il César per i film non francesi.
le-nomination-degli-oscar-2014Nel discorso di ringraziamento, Sorrentino è apparso emozionatissimo. Sul palco oltre a lui,Toni Servillo e il produttore della Indigo film, Nicola Giuliano. Sorrentino ha detto di essersi ispirato a Fellini, a Scorsese, ai Talking Heads e a Maradona. E’ evidente non era sicuro di vincere, non si era preparato nessun discorso. Dal palco ha ringraziato, la moglie Daniela i suoi due figli.
Sorrentino ha dimostrato che il suo film “La grande bellezza” era davvero il migliore. L’Oscar sarà un trampolino di lancio importante per Sorrentino, la Indigo film e forse, per tutto il cinema italiano. Il regista sta lavorando già a un altro film con Michael Caine e a breve inizierà le riprese.

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