Francesco Maino, Premio Calvino 2013

Appuntamento

La Giuria decide di assegnare il Premio Calvino 2013 a “Cartongesso” di Francesco Maino (nella foto) per la sua natura felicemente ibrida (non è un romanzo né un saggio né un pamphlet) ‒ un difficile azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento ‒ e per la straordinaria potenza inventiva della lingua. Un’invettiva contro il disfacimento del Veneto (e, per sineddoche, dell’intera nazione) e la sua trasformazione in un non-luogo di consumi banali, di vite perse in una generale omologazione, di cui è emblema la corruzione della parola. Il libro è un bilancio insieme personale e collettivo, nel quale la disperazione di un individuo e il suo intenso e inquieto disagio diventano una foto di gruppo antropologicamente esatta ed espressivamente efficace.

Una menzione speciale della Giuria va al romanzo “I costruttori di ponti” di Simona Rondolini per l’originalità della struttura, per la competenza con cui affronta complessi temi musicali, psicanalitici e animalistici, per il pregio di dare voce a un sentimento lacerato della vita, per l’eccellenza della scrittura. Rara è la sensibilità con cui l’autrice riesce a restituire la bellezza impervia delle sinfonie di Mahler come cruda e incisiva è la resa dello squallore della vita di fabbrica nell’atroce cornice di un macello. Tutto ciò è fuso in un intreccio che partendo da un triangolo famigliare tormentato (padre, madre, figlia) perviene a una riconciliazione finale della protagonista con se stessa.

 

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Una seconda menzione va a “Come fossi solo” di Marco Magini, un esempio di letteratura di testimonianza che affronta con coraggio e in maniera attentamente documentata una pagina vergognosa e rimossa dell’Occidente, il massacro di Srebrenica. Notevole è la forza evocativa di alcune scene come suggestivo è l’impianto a tre voci della narrazione ‒ un giudice internazionale, un soldato delle forze di interposizione Nato, un miliziano serbo-bosniaco ‒ ciascuna con la sua grana e la sua peculiare prospettiva. 

NOTIZIE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI

Francesco Maino è nato nel 1972 a Motta di Livenza, nella “Marca Trevigiana”. Oggi risiede a San Donà di Piave e fa l’avvocato penalista a Venezia. Insegna diritto, alcune ore la settimana, ad un corso regionale per estetiste e si occupa di turismo sostenibile nella sua regione.

Simona Rondolini è nata nel 1970 a Perugia, dove vive. Nel 1995 ha conseguito presso l’Università di Perugia la Laurea in Filosofia. Fino al dicembre 2010 ha lavorato nell’azienda commerciale di proprietà della sua famiglia. Da allora ha ripreso a scrivere racconti e ha portato a termine “I costruttori di ponti”, che è il suo primo romanzo.
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Marco Magini è nato ad Arezzo 28 anni fa. Si è laureato in Politica Economica Internazionale alla London School of Economics. Per motivi di studio e di lavoro ha vissuto in Canada, Stati Uniti, Belgio, Turchia e India. Oggi vive e lavora a Zurigo dove si occupa di cambiamento climatico ed economia sostenibile. 

LA GIURIA

Irene Bignardi
Maria Teresa Carbone
Matteo Di Gesù
Ernesto Ferrero
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