Rosalba Panzieri, “letteratura e teatro in ospedale”

Rosalba Panzieri è un’attrice-scrittrice che si è inventata un modo molto originale per assistere gli ammalati che sono in attesa di un intervento chirurgico. E’ grazie a lei che nasce in Italia il primo laboratorio di ricerca stabile per umanizzare le terapie alle quali vengono sottoposti gli ammalati, attività che la Panzieri svolge in stretta collaborazione con il prof. Massimo Santini, direttore del dipartimento di cardiologia dell’ospedale San Filippo Neri,  anche presidente della società mondiale di aritmologia, e con il prof. Vincenzo Loiaconi, non lei nella foto.

Scienza, narrativa e teatro cooperano nel momento clou della malattia del paziente per sostenerne l’individualità e favorire la conoscenza del percorso terapeutico, trasformando il consenso informato in vera consapevolezza. Una novità assoluta nel panorama sanitario e culturale italiano, poiché per la prima volta letteratura e teatro entrano nelle corsie degli ospedali come strumenti di ricerca scientifica.

La video-intervista a Rosalba Panzieri (e il montaggio) è di Luigia Sorrentino.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/07/panzieri_04072012.mp4[/flv]
Rosalba Panzieri è stata la prima bambina ad essere operata a cuore aperto nel 1982 dal Prof. Carlo Marcelletti e curata dal Prof. Giuseppe De Simone. E’ autrice del progetto ‘Il disegno sul cuore’, che è uno spettacolo teatrale itinerante nei maggiori ospedali d’Italia racconta il rapporto medico-paziente, ribaltando orientamenti e punti di vista e pone queste due figure l’una di fronte all’altra, quali uomini e alleati imprescindibili nella lotta alla malattia.

2 pensieri su “Rosalba Panzieri, “letteratura e teatro in ospedale”

  1. Sono M.P. dalla Puglia, di anni 72 e mi permetto ,forse disturbandoLa o sottraendoLe tempo prezioso per il Suo lavoro, di inviarLe quattro righi sull’argomento della “Umanizzazione in corsia” che Lei tratta, da scrittore e poeta, in maniera chiara e trasparente come l’acqua corrente di una sorgente.Stamattina, sulla “Stampa” ho letto un articolo del giornalista Paolo Russo proprio sull’argomento in questione e mi sono riconosciuto,purtroppo, in uno di quei “pazienti” che hanno sofferto tali momenti,ore e giorni, in silenzio e senza poter fare nulla.Debbo comunque dire di ritenermi alla fine fortunato per aver incontrato il dott. Michele Roesler, cardiochirurgo bravissimo ,con doti umane eccezionali e che non dimenticherò mai.Credo( sforzandomi) che Le invierò una mia breve storia sul tema e che certamente Lei terrà riservata e che confermerà le Sue preoccupazioni ed i sentimenti che Lei prova. Con tanto rispetto ed affetto.

  2. Caro amico, la ringrazio tanto per le sue parole e per ciò che vorrà inviarmi, è prezioso…il mondo si cambia combattendo tutti insieme…grazie anche alla sensibilità attenta di Luigia…è una grandezza rara nel mondo di oggi.

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