Vladimir D’Amora, “pornogrammia”

pornogrammiaLa pornogrammia è il volto, il risvolto messianico della pornografia: un piccolo spostamento: scarto parodico: iper parodico: è il compimento, il perfezionamento di ogni dialettica di eros come stadio psichico e psico-pubblicitario: di eros e di porno: di funzione di oscenità e di valore di esposizione: è il risultato fermo della dialettica: il ritrarsi radicale del presente nel perfetto: da –grafia a –grammia… E’ un resto in stadio di effetto.
La traccia di scrittura, ogni sua chiusura che però la tenga sì nel movimento, quindi la cosa che è stata in-scritta, è un che di ghegrammenon.
La pornogrammia, in somma, non si oppone alla pornografia, ma le sta accanto: le fa agio: la spurtusa solo.
La pornogrammia è cosa, forse non un oggetto… E provoca domande la cui elargizione è uno strazio, domande che insorgono e che continuano solo ad avere luogo: a scintillare levandosi. Continua a leggere