Nelly Sachs, Grabschriften in die Luft geschrieben

Letture

Epitaffi scritti sull’aria” (Grabschriften in die Luft geschrieben) di Nelly Sachs, a cura Chiara Conterno, con un saggio di Walter Busch e una nota introduttiva di Ferruccio D’Angeli (Ed. Progedit Collana Ecart/trace 2013).

Il ciclo di Epitaffi scritti sull’aria raccolti in questo libro sono stati scritti da Nelly Sachs tra il 1943 e il 1946 e appartengono al nucleo più antico della lirica d’esilio dell’autrice. Nascono dallo sconvolgente turbamento della Shoah. In una lettera, riferendo della madre, la Sachs scrive che si era “ammalata di spavento e orrore” per tutto quello che il popolo ebraico aveva dovuto sopportare durante le persecuzioni nazional-socialistiche, perché di notte percepiva il morire e il soffrire dei perseguitati. Sono fragilissime le composizioni di Nelly Sachs. Accanto ai titoli delle singole composizioni, quasi sempre, compaiono soltanto le iniziali di un nome, che  caricano la poesia di un significato assoluto. Nessun-nome-tutti-i-nomi, saranno ricordati nella sofferenza comune, collettiva, del popolo ebraico. Continua a leggere