Flannery O’ Connor, “Diario di preghiera”

 

o_connPrefazione di Mariapia Veladiano

Questo piccolo diario di Flannery O’Connor è la preghiera più piena che si possa concepire. Non c’è spazio per niente che non sia quello che in lei è già chiarissimo, talmente luminoso che tutto il resto è sfondo, anche la po-
tente scena del mondo che poi abiterà la sua scrittura come forma di ossessiva fedeltà.

Non è preghiera del vuoto, Signore sono qui, fa’ di me ciò che vuoi. Ciò che vuole, Flannery lo scrive senza il velo del bon ton borghese: “Per favore aiutami caro Dio a essere una brava scrittrice e a riuscire a far accettare qualche altra mia opera”; “Vorrei tanto riuscire a avere successo in questo mondo riguardo ciò che voglio fare”; “Ti prego, fa che i princìpi cristiani pervadano la mia scrittura e fa’ che i miei scritti (pubblicati) siano numerosi abbastanza per diffonderli”. Continua a leggere