Forse ha sentito il fischio dell’aria
e lingua gli ha fatto dire bastone;
scansa ma invano, evita un nulla
il piede nel pozzo dell’attenzione:
cade, sbiadisce si caria.
*
sei già morte al mondo e ancora
tene viene meraviglia; tienila
stretta, dunque, che lo stupore
è caro e la fortezza costa. Son
mattine corte con la luce a bella
posta.
*
sarai rilasciato (potrebbe essere
al mare, o in piazza, al mercato
non te lo chiedere non è importante
solo che sarà tanto, distante)
sarai di nuovo, sarai nessuno
altrove di ogni assente di uno
*
e quando l’abisso spalanca non tieni
speranza più nulla che avanza
tranne la terra distrutta dai piedi
e allora chiedi
Fabio Donalisio è nato in provincia di Cuneo, vive a Roma e insegna. Ha pubblicato “miti logiche”, “la pratica del ritorno”, “e nulla più e nulla meno”. È tra i fondatori del progetto editoriale “Nervi”.