Clemente Rebora

reboraE’ in libreria CLEMENTE REBORA, Poesie, prose e traduzioni.

Il volume, curato da Adele Dei, studiosa di poesia novecentesca che insegna all’università di Firenze e già curatrice del Meridiano delle poesie di Palazzeschi, mette in primo piano il Clemente Rebora poeta e letterato, riorganizzando e ricontrollando filologicamente l’intero corpus poetico e mettendo anche in discussione la lunga tradizione editoriale non d’autore che ha presieduto alle numerose edizioni succedutesi fino a oggi.

Il Meridiano raccoglie per la prima volta tutto ciò che Rebora ha pubblicato fino al 1930, cioè all’ingresso fra i rosminiani: poesie, prose, traduzioni (da Andreev, Tolstoj e Gogol’).

Della produzione posteriore sono presentate tutte le poesie stampate in vita dell’autore (in volume o su rivista). Sia gli apparati di note che la Cronologia si giovano di una ampia documentazione che contiene una ricca scelta di materiali, soprattutto epistolari, finora inediti.

Dai “FRAMMENTI LIRICI”

O pioggia feroce che lavi ai selciati
lordure e menzogne
nell’anime impure,
scarnifichi ad essi le rughe
e ai morti viventi, le rogne!
Quando è sole, il pattume
e le pietre dei corsi
gemme sembrano e piume,
e fra genti e lavoro
scintilla il similoro
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
ma in oscura meraviglia
fra un terror di profezia
tu, per la tenebra nuda
della cruda grondante tua striglia,
rodi chi visse di baratto e scoria:
annaspa egli nella memoria,
o si rimescola agli altri rifiuti,
o va stordito ai rìvoli di spurghi
che tu gli spazzi via.
Ma per noi, fredda amazzone implacata,
o pioggia di scuri e di frecce
tu sei redentrice adorata
del rinnegato bene;
per noi, che sentiamo insolubil mistero
quando la vita si sdraia alle cose,
mentre l’eterno in martirio di prove
ci sembra spontanea purezza del vero,
tu sùsciti come il silenzio
dove natura è più forte,
operi come la morte
dove immortale è il pensiero.
Oh, lava e scarnifica e spazza
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
sgrumando la lugubre scoria
che c’inviliva alla gente,
snuderai l’oro e la gloria
che non si vendon né recan piacere,
ma splendono d’un balenìo
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.

Clemente Rebora

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Il volume comprende:

POESIE
Prima parte
Frammenti lirici
[Poesie e prose liriche 1913-1920]
Canti anonimi
[Poesie postume 1900-1927]

Seconda parte
Poesie religiose
Curriculum vitae
Canti dell’infermità
da Canti dell’infermità del 1957
[Poesie sparse]

PROSE (1910-1930)
Per un Leopardi mal noto
G.D. Romagnosi nel pensiero del risorgimento
Dio ci lasciò vedere l’Italia
La letteratura italiana alla luce della Fede e gli altri scritti pubblicati su rivista

TRADUZIONI
Leonida Andréef, «Lazzaro e altre novelle»
Leone Tolstoi, «La felicità domestica»
Una poesia di Gogol sull’Italia
Nicola Gogol, «Il cappotto»
«Colui che ci esaudisce o Gianardana»

Note e notizie sui testi. A cura di Adele Dei e Paolo Maccari
Bibliografia. A cura di Paolo Maccari
Indice dei titoli e dei capoversi

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