Quattordici artisti visivi e dieci poeti, di fama nazionale e internazionale, sono stati invitati ad interpretare il tema “TOTO’ BENVENUTO ALL’EXPO – IL RISO NUTRE IL CORPO E LO SPIRITO” come omaggio al “principe della risata Totò”,
nella consapevolezza che nel momento attuale è necessario alimentare soprattutto lo spirito per affrontare le sfide imposte da una trasformazione epocale.
Le opere visive e i testi poetici sono stati impressi su dodici cartelli bifacciali (tipo segnaletica stradale) di cm. 90 di diametro, sostenuti da pali e panettoni colorati e costituiscono, nell’insieme, un’installazione in cui si realizza il dialogo tra segno e parola.
Cinque installazioni sono state collocate in altrettanti punti pedonali di Milano per interagire col pubblico, in uno scambio di pluralità di opinioni e culture.Siamo consapevoli che nel caos urbano, nel traffico e nella varietà dei rumori, nella ridondanza pubblicitaria, le cinque installazioni possano passare inosservate o essere oggetto di vandalismi, ma l’artista conosce il rischio nel suo fare, si batte contro il degrado e preferisce pensare che le installazioni siano viste e rispettate.Le cinque installazioni sono unità di misura per un passo attento e uno sguardo più consapevole. Intendono spezzare percorsi usuali e abitudinari, favorire una sosta meditativa, nutrire conoscenza e pensiero.
Sono simboli di sosta per riconoscere, nella molteplicità dei punti di vista, la necessità impellente di creare nuovi paradigmi. Nuovi ma radicati nelle diverse tradizioni culturali che sono il patrimonio lasciato ad ogni popolo dai loro antenati. Solo la conoscenza di quelle radici profonde può farci operare con intelligenza per il futuro.Guardiamole in un clima di gioia e allegria vitale perché sono state collocate per ricordare a tutti coloro che le vedranno che il riso nutre il corpo e lo spirito e che il principe Antonio De Curtis, in arte “Totò” ne è stato l’interprete per eccellenza.Ringrazio di cuore i poeti, gli artisti visivi, i co-producers e tutti i collaboratori che hanno reso possibile la realizzazione del progetto.Il curatore
Lamberto Correggiari
|