Edoardo Nesi vince il premio Strega 2011

Come da tradizione, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, dopo la mezzanotte del 7 luglio, è stato proclamato il vincitore del Sessantacinquesimo Premio Strega: Edoardo Nesi. Il Presidente di seggio Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega 2010, e Tullio De Mauro, direttore della Fondazione Bellonci, hanno proclamato vincitore “Storia della mia gente” edito da Bompiani.
«La letteratura deve provare a interpretare il reale – ha detto  Nesi – e “Storia della mia gente” con il quale Nesi ha vinto la sessantacinquesima edizione del Premio Strega – racconta di come lo tsunami orientale abbia investito il distretto tessile pratese . «Lo considero un libro di resistenza. Sono onorato anche perché questo premio vale per tutte le persone che hanno perso il lavoro. Lo dedico a loro e a Prato, la mia città, un posto meraviglioso», ha aggiunto. Lo scrittore era infatti era già arrivato finalista allo Strega nel 2005 con ‘L’età dell’oro’ ma era stato battuto da Maurizio Maggiani. Stavolta però lo spoglio è avvenuto con poche tensioni perché Nesi, dato come superfavorito, fin dal secondo spoglio ha staccato di gran lunga il contendente Bruno Arpaia.


Nesi, che era arrivato primo anche nella votazione che ha deciso la cinquina, aveva sottolineato durante la votazione che «partire favoriti non vuol dire nulla, lo so perchè l’ho provato sulla mia pelle. Si crea e si disfa tutto qui».

Nel libro Nesi che ha 47 anni, racconta la crisi del polo tessile di Prato e “Storia della mia gente” è il racconto – un po’ romanzo, un po’ saggio, un po’ autobiografia – di come lo la manodopera a basto costo in arrivo per la maggioranza dall’Asia, abbia investito e devastato il distretto del tessile di Prato. Crisi sociale, licenziamenti, ma anche la voglia di resistere contro quello che può apparire come un destino avverso e incontrastabile. «Perché – ha spiegato il vincitore, già imprenditore nell’azienda di famiglia – compito della letteratura è provare a interpretare il reale, in tempi straordinari come questi».

La vittoria di Nesi, grande favorito della vigilia è apparsa netta già al passaggio di boa dei primi 200 voti sui 400 espressi dagli “Amici della domenica”.
A contendergli la vittoria, ma solo per i primi 100 voti scrutinati, “L’energia del vuoto” (Guanda) di Bruno Arpaia: un’avventura dal colore noir che vede protagonista la scienza, attraverso il racconto del lavoro dei ricercatori del mega-acceleratore di particelle di Ginevra , che inseguono il primo mattone dell’Universo. Nettamente più distanziati gli altri finalisti: Maria Pia Veladiano con “La vita accanto” (Einaudi ), Mario Desiati con “Ternitti” (Mondadori), Luciana Castellina con “La scoperta del mondo” (Nottetempo).

Prima della proclamazione del vincitore, è stato assegnato all’unanimità dal comitato direttivo dello Strega, al professore e politico napoletano Giuseppe Galasso il Premio speciale in memoria di Franco Alberti.
Al premio sono intervenute numerose personalità del mondo del cinema, della cultura e della letteratura, tra di essi, Giuliano Montaldo, Francesco Maselli, Monica Guerritore e Roberto Zaccaria, Sergio Zavoli, tra gli ospiti,  che era seduto al tavolo Mondadori con un altro dei finalisti, Mario Desiati, in gara con ‘Ternitti’, che ha dichiarato: “Quest’anno tra noi finalisti si è creata una bella atmosfera, anche goliardica. Poi per me che sono un provinciale essere allo Strega è l’apoteosi”. Tra gli intervenuti anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Mariapia Veladiano, in finale con ‘La vita accanto’ (Einaudi) ha dichiarato: “Quello che è capitato da un anno a questa parte è tutto un regalo. Io stasera qui sono idealmente con tutti quei lettori che da quando è uscito il libro mi scrivono per dirmi che impatto ha avuto sulle loro vite”.

Per Paolo Mieli, presidente di Rcs libri “Lo Strega mantiene intatto tutto il suo fascino. È un premio dove non si sa mai chi sia il vincitore. I giochi degli editori si compensano e alla fine vince il migliore, e anche i libri che non vincono, se sono di valore riscuotono un successo di pubblico”.

Luciana Castellina, finalista con ‘La scoperta del mondo’ (Nottetempo) ha vissuto lo spoglio dei voti, presieduto dal vincitore dell’anno scorso Antonio Pennacchi, senza apprensione: “Il grande vantaggio di avere 82 anni è non avere ansie per il mio futuro letterario, la mia carriera è alle spalle”. Secondo la cofondatrice de il Manifesto al Premio Strega si imputano tante colpe che invece appartengono “a tutto il mondo editoriale italiano dove ci sono sempre più concentrazioni”.

Per Bruno Arpaia, in finale con ‘L’energia del vuoto’ (Guanda), la serata è passata “in serenità e in tranquillità. Io poi tra i miei pochi pregi ho il non prendermi troppo sul serio”.

La votazione nel Ninfeo di Villa Giulia

“Storia della mia gente” (Bompiani) di Edoardo Nesi ha ottenuto 138 voti.
I risultati finali degli altri classificati presenti in cinquina sono:
“La vita accanto” (Einaudi) di Mariapia Veladiano con voti 74
“L’energia del vuoto” (Guanda) di Bruno Arpaia con voti 73
“Ternitti”(Mondadori) di Mario Desiati con voti 63
“La scoperta del mondo” (nottetempo) di Luciana Castellina con voti 45

I voti collettivi

Le preferenze dei voti collettivi si sono così espresse:
Hanno votato per Mariapia Veladiano
– le 35 scuole romane e laziali – con le due classi di Airola (Benevento) e Cagliari – dell’Anno Stregato – i dieci comitati italiani della “Società Dante Alighieri”
– il Liceo Einstein di Berlino
– il gruppo di lettura della Casa di Reclusione di Porto Azzurro
– gli Istituti Italiani di Cultura di Los Angeles, Montréal, Tokyo, Vienna

L’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki ha votato per Mario Desiati. L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, infine, ha votato per Bruno Arpaia. I votanti sono stati 397 su 430 (espressi da 400 Amici della Domenica e 30 lettori forti scelti da altrettante librerie indipendenti di tutta Italia), 6 schede nulle.

Il Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega e con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, ha dato quindi, appuntamento, nel 2012 con la Sessantaseiesima edizione del Premio Strega.

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