Ingeborg Backmann e Paul Celan

Ognuno parla con la colpa dell’amore: è il titolo del convegno sulla profonda e tormentata relazione tra due dei più grandi poeti del Novecento, Ingeborg Bachmann e Paul Celan.
Il 15 e il 16 giugno 2010, presso la Villa Sciarra-Wurts sul Gianicolo (via Calandrelli 25, Roma), sono previste due giornate di studio e discussione sull’intenso carteggio tra i due autori, appena pubblicato dalle edizioni nottetempo con il titolo Troviamo le parole. Lettere 1948-1973 (pagine 336, euro 25,00).
Promosso dall’Istituto Italiano di Studi Germanici e dall’Università Sapienza di Roma, in occasione della pubblicazione del libro, il convegno ospiterà gli interventi di traduttori, scrittori, germanisti, latinisti, curatori, filosofi ed editori: da Franco Serpa, latinista e musicologo, al filosofo Giorgio Agamben; dallo studioso Clemens Härle al germanista Franz Haas; da Ginevra Bompiani di nottetempo a Thomas Sparr di Suhrkamp Verlag.
Durante gli incontri si parlerà dell’intensa storia d’amore e d’amicizia che legò Ingeborg Bachmann e Paul Celan per quasi 25 anni, dal loro incontro a Vienna nel 1947 al tragico suicidio del poeta nella Senna nel 1970. Il legame tra i due fu senza dubbio uno dei capitoli più drammatici della storia della letteratura contemporanea, testimoniato icasticamente dal quel loro primo, folgorante incontro: lei era una diciottenne austriaca, “in fuga” dalle ingombranti colpe di una patria e un padre nazisti; lui un giovane ebreo, fuggito dalla Romania e scampato ai campi di concentramento, dove aveva appena perso tutta la famiglia.
Oltre al dibattito, il convegno sarà arricchito da una mostra fotografica e documentaria, a cura di Christine Koschel e Inge von Weidenbaum, con le fotografie di Garibaldi Schwarze.

Il programma
Martedì 15 giugno, ore 15.30
Francesco Maione (traduttore, Napoli)
Urs Faes (scrittore, Zurigo)
Clemens Härle (germanista, Università di Siena)
Franz Haas (germanista, Università di Milano)
Rita Svandrlik (germanista, Università di Firenze)
Camilla Miglio (germanista, Sapienza Università di Roma)
Inge von Weidenbaum (curatrice dell’opera di Ingeborg Bachmann, Roma)

Mercoledì 16 giugno 2010, ore 15.30
Ginevra Bompiani (nottetempo, Roma)
Giorgio Agamben (filiosofo, Roma)
Franco Serpa (latinista e musicologo, Roma)
Thomas Sparr (Suhrkamp Verlag, Berlino)
Marianne Ufer (germanista, Roma)

Ingeborg Bachmann e Paul Celan, due fra le più grandi figure letterarie e poetiche del ‘900, si sono scritti per 19 anni tra amore e dissapori, amicizia e incomprensione, silenzi e disperazione, sempre alla ricerca delle parole che li facessero incontrare. Quegli anni tormentati furono, per Celan, anche i più cupi: il poeta affondava lentamente nel suo dolore, chiuso in se stesso per l’incomprensione dei critici, l’infedeltà degli amici e per «hitleria, hitleria…», fino al tragico suicidio nella Senna. All’intenso carteggio tra la Bachmann e Celan, si uniscono, verso il 1960, le voci di Gisèle Lestrange, sposa di Paul, e Max Frisch, nuovo compagno di Ingeborg. Leggere queste lettere vuol dire assistere impotenti e abbagliati alla nuda vita di uomini e donne straordinari, autentici, straziati. Il lettore accederà con impudicizia ai loro pensieri ed emozioni segreti. Con meraviglia e, forse, con timorosa vergogna.
Ingeborg Bachmann (1926-1973) è autrice di romanzi, poesie e opere teatrali. Tra i suoi libri ricordiamo Malina, Il trentesimo anno e Invocazione all’Orsa Maggiore. Per nottetempo nel 2008 è uscito Lettere a Felician.

Paul Celan (1920-1970), figlio di genitori ebreo-rumeni morti in un lager nazista, e sopravvissuto lui stesso a un campo di lavoro, è un altissimo poeta di lingua tedesca e grande traduttore. Le sue opere sono raccolte in Poesie, Mondadori, 1998.
Il convegno Ingeborg Bachmann – Paul Celan. Ognuno parla con la colpa dell’amore è promosso dall’Istituto Italiano di Studi Germanici e dall’Università Sapienza di Roma, in collaborazione con Casa di Goethe, Forum Austriaco di Cultura, Istituto Svizzero di Roma ed Edizioni nottetempo.

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