Maurits Cornelis Escher

 
Escher 3[1]Nota di Silvana Lazzarino
Sequenze geometriche dove segni grafici descrivono con eleganza rappresentazioni reali, oniriche legate all’universo esterno proprio dei volti della natura e all’universo interiore nel suo rapportarsi ai processi esistenziali, attraversano l’opera di Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden 1898- Laren 1972), incisore e grafico olandese di raffinato gusto e sorprendente originalità. L’interesse per le grandi teorie di inizio Novecento quali quella della relatività e lo sviluppo della psicanalisi, oltre alla vicinanza di un padre ingegnere e diverse discussioni con fisici e matematici hanno suscitato in lui un nuovo modo di osservare la realtà circostante cercando di coglierne gli aspetti scientifici e metafisici.
Alla sua opera che descrive l’incontro di universi culturali apparentemente inconciliabili, ma che lui riesce ad armonizzare in una dimensione artistica unica e senza eguali, è dedicata una suggestiva mostra antologica a Roma presso il Chiostro del Bramante dal 20 settembre 2014 fino al 22 febbraio 2015. Continua a leggere