Stefano Guglielmin, da “Dispositivi”

Proteggersi dall’osceno

Quando parliamo dei morti, dei nostri cari
morti, ricordiamo un vestito elegante
una posa composta, la liscia superficie della
quiete, ma se parlassimo dei corpi
se parlassimo davvero dei corpi
in putrefazione, come fa Houellebecq
nelle Particelle elementari, quando nomina
mosche, larve, batteri – con i loro nomi
da “attricette italiane”, Calliphora, Lucilia
Phiophila – durante il loro pasto funereo,
capiremo allora l’ingegno taciuto della cura
(i tubi gastrici, la formalina, l’ago e il filo
cucito sulle labbra) per ridarci l’amore nostro
intatto, senza odori, prima di chiudere la cassa
e di nuovo, scucire per noi, ignari, dell’angelo
l’osceno.Stefano Guglielmin è nato nel 1961 a Schio (VI). Laureato in filosofia, insegna lettere presso il locale liceo artistico. È membro della Società filosofica Italiana e fa parte dell’associazione culturale Anterem. Gestisce il blog di poesia italiana contemporanea «Blanc de ta nuque». Ha pubblicato le sillogi Fascinose estroversioni (Quaderni del gruppo «Fara» 1985), Logoshima (Firenze libri 1988), come a beato confine (Book editore 2003), La distanza immedicata /the immedicate rift (Le Voci della Luna 2006), C’è bufera dentro la madre (L’arcolaio 2010), Le volpi gridano in giardino (CFR Edizioni 2013), Maybe it’s raining. Poems 1985-2014 (Chelsea Editions 2014), Ciao cari (La Vita Felice 2016) e i saggi Scritti Nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento (Anterem 2001), Senza riparo. Poesia e finitezza (La Vita Felice 2009), Uno sguardo (dalla rete) sulla poesia italiana contemporanea voll. 1 e 2 (Le Voci della Luna 2011, Dot.com Press 2016), Le vie del ritorno. Letteratura, pensiero, caducità (Moretti & Vitali 2014) e La lingua visitata dalla neve. Scrivere poesia oggi (Aracne editrice 2019). È inserito in alcune antologie, fra le quali Il presente della poesia italiana, a cura di C. Dentali e S. Salvi (LietoColle 2006), Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est, a cura di A. Ramberti (Fara 2008), Caminos del agua. Antologia de poetas italianos del segundo Novecientos, a cura di E. Reginato (Monte Avila 2008), Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020, a cura di M. Fresa (Società Editrice Fiorentina 2021). Suoi saggi e poesie sono usciti su numerose riviste italiane ed estere e su siti web. È stato tradotto in inglese, spagnolo e bulgaro. Ha pubblicato anche racconti; l’ultimo in AA.VV., L’occhio di vetro. Racconti del Realismo terminale, a cura di D.M. Pegorari (Mursia 2020).

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