Giancarlo Cauteruccio, l’arte contro il femminicidio

Appuntamento

Sabato 13 luglio ore 22.00 presso il Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi a Firenze, (Largo Brambilla, 3) il TEATRO STUDIO KRYPTON presenta CRASH TRŌADES – EMERGENZA, da Le Troiane di Euripide un’azione d’arte contro il femminicidio. Con Laura Bandelloni, Martina Belloni, Debora Daddi, Hitomi Ohki, Flavia Pezzo, Daniela Ranzetti, Maria Elena Romanazzi, Donatella Romei e con la partecipazione straordinaria di Alida Giardina, Monica Benvenuti, Monica Bauco, Giovanna Scardoni, Marina Lorenzi. In scena anche 150 donne della società civile. Regia di Giancarlo Cauteruccio. (Foto di Gabriella Di Tanno).

In scena tredici interpreti cantanti, attrici e danzatrici incarnano i personaggi della tragedia euripidea in una performance di forte valenza simbolica e politica, un ponte lanciato tra i secoli tra mito e realtà che ci rende consapevoli del fatto che Troia continuerà a subire assedi in altri luoghi, in altri tempi e sotto altri nomi e che le parole di Cassandra e di Andromaca si ripetono e si ripeteranno.

150 donne della società civile (poetesse, senatrici, deputate, psicologhe, studentesse, medici, architetti, casalinghe, imprenditrici, docenti…) entreranno in scena nel finale come un grande coro, un esercito di donne, e in un’unica grande arena, in un solo campo profughi, in una sola trincea che raduna pubblico e interpreti, i nomi dei personaggi della tragedia si confonderanno con quelli delle vittime del femminicidio, lo scempio sanguinario che sta infangando i nostri giorni. Fortemente simbolica la scelta dello spazio, il Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi, splendida architettura di recente costruzione. L’ospedale è un’ istituzione pacifica e inerme e nello stesso tempo forte nella tutela della salute pubblica e delle persone indifese nella malattia, con una condizione di particolare sacralità laica, e qui diventa spazio scenico per un teatro che si fa vita.

Il progetto è realizzato con il contributo di Regione Toscana e Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo.

CRASH TRŌADES-EMERGENZA
una nuova tappa di un progetto nato per i luoghi urbani della Toscana

CRASH TRŌADES nasce da “Le Troiane” di Euripide che, nel repertorio del teatro classico, è la tragedia più moderna, in un certo senso rivoluzionaria. Pur svolgendosi canonicamente nel rispetto delle tre unità aristoteliche (tempo, luogo e azione), qui tutto è già avvenuto, la città di Troia è caduta, le vittime sono quasi tutte morte e gli dei si limitano ad annunciare la propria presenza in un prologo, per poi abbandonare la scena definitivamente. In questo interminabile “day after” rimane una dolentissima umanità di giovani donne, con al centro la regina Ecuba che, disperata piange la città distrutta e gli innumerevoli morti. Ecuba è qui adesso nel’accampamento per parlare con le figlie, con le spose ormai vedove dei figli, alla ricerca di una ragione, di un pensiero che tenga ancora insieme il mondo. Nella tessitura drammaturgica di questo lavoro si innestano le storie di altre tragedie, attraverso la narrazione di due donne contemporanee che hanno avuto la forza e il coraggio di raccontare l’insensatezza della violenza e della sopraffazione: il massacro dei Tutsi nel Rwanda raccontato da Yolande Mukagasana in “Le ferite del silenzio”, e la Cecenia cui ha dato voce Anna Politkovskaja, pagando ogni giorno, fino alla fine, un prezzo altissimo. Questo ponte lanciato tra i secoli, tra il mito e la realtà, ci rende tristemente consapevoli del fatto che Troia continuerà a subire assedi, in altri luoghi e in altri tempi e sotto altri nomi, e per ragioni anche più vili di una moglie rapita.
Sappiamo che le parole di Cassandra e Andromaca si ripetono e si ripeteranno.

Nello scenario architettonico l’affondo registico si fa più certo, e più doloroso, sulla testimonianza sensibile dei personaggi, interpretati da giovani artiste, affiancate in questa speciale edizione da attrici della scena nazionale che hanno voluto prestare la loro voce e il loro corpo a un’azione dove l’arte del teatro si fa azione politica, denuncia concreta. La recitazione asciutta che a tratti echeggia la monotonia ossessiva dei bollettino di guerra, o di una preghiera tantrica, destruttura il ruolo interpretativo delle attrici restituendo una forma di testimonianza reale dell’esperienza di donne sottoposte a terribili condizioni di sopruso.
A diretto contatto con il pubblico, le interpreti possono spogliarsi della dimensione eroica che richiede la scena del teatro. Qui a Careggi, in questo spazio modernissimo, aperto, in questo luogo di cura, le donne possono rendere ancor pià visibili le proprie ferite, le bruciature sui loro abiti sembrano ancora fumanti, la loro voce ancora più disperata e concreta. Come se dal mondo omerico a oggi il tempo avesse fatto solo una velocissima corsa. Come se dall’architettura dei ruderi archeologici al contemporaneo segno architettonico del nuovo ingresso dell’ospedale fiorentino, non esistesse alcuna distanza temporale.

I nomi dei personaggi della tragedia si confondono con quelli delle vittime del ‘femminicidio’ in un’azione che raduna in un’unica arena, in un solo campo profughi, in una sola trincea sia il pubblico che le interpreti.

La scena si fonda su dati elementari: l’acqua, la terra, il fuoco, veri e propri elementi drammaturgici che connotano l’azione e le conferiscono il peso della materia, e tutta l’inevitabilità della realtà. I contorni della scena, realizzati con materiali industriali delimitano e fanno sconfinare lo spazio, diventano quasi una metafora di un continuo capovolgersi tra l’ordine e il caos, ribadendo ancora una volta la circolarità delle vicende umane.

CRASH TRŌADES è il mondo di Ecuba e delle donne troiane visto con la filigrana dell’emergenza contemporanea, una tragedia che odora di napalm e viaggia sul web, cruda come la poesia non è mai stata. Le ragioni del titolo: il greco antico e lapidario di TRŌADES viene illuminato dai riflessi dei catarifrangenti organici di James Ballard, da quello che resta di “Crash”, dell’incidente (o forse dalla co-incidenza) fertile e inquietante tra la natura umana e la sua metamorfosi, oltre le rivoluzioni postmoderne.

È per questo motivo che CRASH TRŌADES chiama in azione le tecnologie, che con consapevolezza linguistica, concorrono alla messa in scena. L’innesto tra i testi e gli attraversamenti delle immagini, delle sonorità, del canto trascinato fino a diventare rumore, perviene a una trattazione della materia tragica che supera pathos e sentimentalismi. Con questa ulteriore tappa di un progetto, nato nei luoghi urbani della Toscana, si attua un nuovo esperimento in uno spazio concepito con grande maestria dagli architetti e che oggi la direzione dell’Ospedale di Careggi, insieme alla Regione Toscana e alla Fondazione Toscana Spettacolo, ci offrono la possibilità di rendere teatro di un forte e significativo incontro. Incontro in cui un numeroso esercito di donne della società civile potrà portare in scena i nomi delle centinaia di vittime della tragedia del femminicidio e comporre un inaspettato grande coro contro questo scempio sanguinario dei nostri giorni.

Giancarlo Cauteruccio

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Ufficio stampa Pina Izzi – ufficiostampa@teatrostudiokrypton.it

Lo spettacolo è ad ingresso libero

Info TEATRO STUDIO KRYPTON
www.teatrostudiokrypton.it

TEATRO STUDIO KRYPTON
CRASH TRŌADES – EMERGENZA
da Le Troiane di Euripide
un’azione d’arte contro il femminicidio

con Laura Bandelloni, Martina Belloni, Debora Daddi, Hitomi Ohki, Flavia Pezzo, Daniela Ranzetti, Maria Elena Romanazzi, Donatella Romei
e con la partecipazione straordinaria di Monica Bauco, Monica Benvenuti, Alida Giardina, Marina Lorenzi, Giovanna Scardoni
voce off Fulvio Cauteruccio
e l’entrata in scena di 150 donne della società civile
scene e luci Loris Giancola
costumi Massimo Bevilacqua
video Alessio Bianciardi
fonica Marco Cardone

musiche Marco Puccini

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