I dialoghi di Trani, va in scena l’Europa

Appuntamento

Dal 6 al 9 giugno ai “Dialoghi di Trani” va in scena l’Europa al Castello di Trani. Tre giorni di dialoghi sul presente e futuro dell’Europa, dall’unione monetaria alla cittadinanza e i diritti europei.

Dopo l’Europa della crisi, ma a partire dall’Europa con le sue radici e le sue culture interrelate i “Dialoghi di Trani”, il più importante festival letterario nel Mezzogiorno, organizzato dal 6 al 9 giugno a Trani, propongono spunti per una riflessione di ampio respiro sull’Europa, senza rinunciare anche ad uno sguardo europeista dal suo Sud che guarda al Mediterraneo.”L’Europa dopo l’Europa” è il tema della XII edizione dei “Dialoghi di Trani”, organizzata dall’Associazione culturale “La Maria del Porto” e promossa da Regione Puglia e dalla Città di Trani, in collaborazione con l’Università degli studi di Bari e sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

In occasione dell'”Anno europeo dei cittadini”, proclamato per il 2013 dall’Unione europea e dedicato ai diritti conferiti dalla cittadinanza dell’UE, e a 10 anni dall’introduzione della moneta unica, i Dialoghi di Trani offrono una riflessione necessaria sull’identità europea e una discussione globale sul senso e l’attualizzazione di questi diritti e sulle sfide alle quali l’Ue deve far fronte “per continuare nel sogno dell’integrazione e della moneta unica”.
“Quo vadis Euro(pa)? Moneta, cittadinanza e diritti europei” è il tema del dialogo organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con il Centro Europe Direct di Bari, giovedì 6 giugno presso il Castello di Trani. Interverranno: il prof. Ennio Triggiani, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bari, la prof.ssa Marina Castellaneta, docente di diritto internazionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, Eric Jozsef, corrispondente in Italia del quotidiano francese Libération, Adriana Cerretelli, giornalista e responsabile dell’Ufficio di corrispondenza del Sole 24Ore a Bruxelles, Thierry Vissol, funzionario della Commissione Europea, Anguel Beremliysky, addetto stampa della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Infine domenica 9 giugno alle 10.30 nel cortile centrale del Castello, è in programma il dialogo “La favola dell’Europa – passato, presente e futuro del progetto dell’integrazione europea”, a cura della Rappresentanza italiana della Commissione europea. Sulle prospettive e l’orizzonte politico dell’Unione europea, discuteranno il dott. Emilio Dalmonte, vicedirettore e Capo Settore Politico della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il prof. Giovanni Belardelli, ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia, Paolo Cacace, editorialista e quirinalista de Il Messaggero, Giampiero Gramaglia, giornalista e Consigliere per la comunicazione dell’Istituto Affari Internazionali.

Nella consapevolezza che «l’Europa non è finita, ma è solo all’inizio di un reale processo di unificazione», a Trani attraverso le testimonianze dei protagonisti di questo storico processo di cambiamento, si rifletterà sui possibili futuri scenari e si tenterà di rispondere ad alcune cruciali domande.

 

I DIALOGHI DI TRANI

.
Quale futuro per il sogno europeista?
con Carlo Dell’Aringa, Vladimiro Giacchè, Emilio Carnevali

“Ce lo chiede l’Europa”: questa è la sentenza che ha spesso accompagnato nel nostro paese le ripetute manovre di austerità varate negli ultimi anni. Da “utopia concreta” di pace e prosperità l’Europa si è così trasformata, agli occhi di molti cittadini italiani, in una tecnocrazia insensibile alle sofferenze sociali di strati sempre più larghi della popolazione. È ancora possibile salvare il “sogno europeista”? In che modo? Quale futuro è da attendersi per la moneta unica?

Dialogo
La favola dell’Europa – passato, presente e futuro del progetto dell’integrazione europea
a cura della Commissione europea. Rappresentanza italiana
con Giovanni Belardelli, Paolo Cacace, Giampiero Gramaglia, Emilio Dalmonte

L’Unione è in mezzo al guado. Ha raggiunto un parziale consolidamento delle sue posizioni finanziarie e ha individuato l’itinerario verso le tappe successive, ma soprattutto sta prendendo coscienza che senza il ritorno alla crescita l’Europa rischia di rimanere in una terra di nessuno, con la prospettiva di andare verso un futuro di irrilevanza sul piano internazionale.
Ma soprattutto serve andare oltre. Come indicato dal Presidente Barroso nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione, per realizzare una profonda e autentica unione economica e monetaria, un’unione politica, con una politica estera e una politica di difesa coerenti, è necessario, in fin dei conti, che l’Unione europea evolva.
Non dobbiamo aver paura delle parole: dobbiamo muovere verso una federazione di Stati nazione. È di questo che abbiamo bisogno, è questo il nostro orizzonte politico, l’idea a cui deve ispirarsi il nostro lavoro nei prossimi anni.

Scrivere l’Europa
con Mauro Covacich, Helena Janeczeck, Diego Marani, Maria Pia Veladiano, Giorgio Zanchini

La crisi economica sembra aver distrutto anche il linguaggio e le possibilità di parlare della realtà in termini diversi. Possono gli scrittori dare nuova forma e figura all’Europa, cercando parole diverse, immaginando mondi possibili, scrivendo altre declinazioni di questa realtà?
Su quali tradizioni storiche e culturali si può ripensare un’unione europea? E gli scrittori sono adatti a rispondere a queste domande?

– 

Che cosa chiedere all’Europa
con Michael Braun (Internazionale-Radio pubblica tedesca), Bianca Maria Bruno (lettera internazionale), Oliviero Diliberto, Piero Dorfles

La storia dell’unificazione europea, come sappiamo, parte da un manifesto che immaginava un’unione politica, ma ha avuto il suo sviluppo solo attraverso momenti di unificazione economica: la Ceca, la Cee, l’Euro. Creando istituzioni economiche comuni sarebbe perciò forse possibile immaginare anche istituzioni politiche unitarie. Le domande che si pongono a questo punto sono: la crisi attuale ci può aiutare ad arrivare a questo obiettivo? E quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi di un tale raggiungimento? E quali sono i passi da fare?


Incontri di MicroMega
Partiti e movimenti: come uscire dalla crisi della rappresentanza?
con Fabrizio Barca, Marco Revelli, Cristina Battocletti

In molti Paesi d’Europa la classe politica viene sempre più messa sotto accusa per la sua inefficienza e i suoi ingiustificati privilegi. Il diffuso senso di distanza nei confronti delle istituzioni va ben al di là di una semplice mancanza di fiducia verso singoli soggetti politici o singoli uomini politici: coinvolge il “sistema” nel suo complesso.
Erode dalla base la legittimità della stessa democrazia rappresentativa fondata sui partiti. Ma è pensabile una democrazia senza partiti? E in che altro modo è eventualmente possibile organizzare la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica?


Europa sul lettino: dalla paranoia alla morte del prossimo
con Luigi Zoja e Pietro Del Soldà

I più terribili drammi nella storia del ‘900, dalla grande guerra all’olocausto, dai populismi totalitari alle recenti guerre preventive delle democrazie avanzate, sono riconducibili ad una comune matrice psichica: la paranoia, quel pensiero “lucidamente” folle, privo di profondità e dimensione morale, incline alla semplificazione brutale e alla diffusione pandemica, che è forse, secondo la lettura di Luigi Zoja, la peggiore malattia di cui l’Europa del XXI secolo deve liberarsi. Recuperando magari, a livello sociale e individuale, una perduta capacità di apertura e di relazione con il prossimo, la cui scomparsa condiziona la vita di tutti noi.

Esiste davvero un’identità europea?
con Marco Aime e Pietro Del Soldà

Mentre i politici europei dibattono di un’unità politica tutta da realizzare per l’eurozona, un contributo alla ricerca di tratti culturali condivisi dalle popolazioni europee può forse arrivare dall’antropologia? Scienza nata nel cuore dell’Europa colonialista per studiare gli altri, lontani dai nostri confini, oggi, racconta Marco Aime nel suo “Il primo libro di antropologia”, di fronte a un mondo globalizzato e sempre più omogeneo, l’antropologia riavvicina lo sguardo: gli antropologi studiano sempre più la realtà in cui vivono, la vita quotidiana dei loro concittadini, le abitudini che cambiano, le culture che s’intrecciano.


Incontri di MicroMega
Europa laica o Europa cristiana
con Paolo Flores d’Arcais e Giuseppe Ruggieri
.
Sono in molti a vedere nella crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Europa negli ultimi anni il riflesso di una più generale crisi di identità e di progetto. Da parte cattolica si è spesso puntato il dito contro il pieno riconoscimento delle “radici cristiane” del continente come prova di una mancanza di memoria che grava sull’intero assetto istituzionale dell’Unione e ne compromette l’avvenire. Ma è giusto che una architettura politica condivisa sia “religiosamente connotata”? E quale spazio devono avere i “valori laici”?

Dialogo
I giovani europei speranza di cambiamento
con Francesco Raparelli, Luca Telese, Giorgio Zanchini

I tassi di disoccupazione e le riforme strutturali di un mercato del lavoro precarizzante costringono i giovani a progettare il loro futuro in una prospettiva di mobilità, insicurezza, richiesta di continua flessibilità e necessità di formarsi e agire in un ambito europeo e globale. In che modo i giovani si stanno riorientando, come fanno sentire la loro voce e quali sono le iniziative che hanno creato reti, collegamenti e la sensazione che si stia creando o si possa configurare una nuova cittadinanza europea? Come immaginano l’Europa del futuro, di cui l’attuale ha disperatamente bisogno?


Dialogo
Crescere al sud: fare rete per il futuro dell’infanzia
con Marco Rossi-Doria, Sottosegretario all’Istruzione, Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD, Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia

La condizione di centinaia di migliaia di minori che vivono al Sud rappresenta una vera e propria emergenza per tutto il Paese: la povertà sempre più diffusa e profonda, e intesa in senso ampio come povertà non solo di reddito, ma anche di condizioni di vita e di opportunità; la debolezza della comunità educante, a partire dal ruolo centrale della scuola e dei servizi alla prima infanzia, fino ai servizi di educazione territoriale e di sostegno, accompagnamento e cura dei servizi sociali e sanitari; la diffusione, in certi contesti, di una “cultura” dell’illegalità, che rischia di delegittimare il lavoro di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità democratica. Tre aspetti che provocano profonde e durature conseguenze sul benessere e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti che nascono e crescono al Sud.

Dialogo
Il cantacronache e la cantasofia
con David Riondino e Pietro Del Soldà

Cosa può mai succedere se Don Francisco I, il Papa argentino, diventa un tango nella pampa de dios? E se la cronaca del giorno, se la politica, se la vita, come accade da secoli in mezzo mondo da Cuba alla Toscana, s’improvvisano in versi e musica? E se persino il vecchio Socrate, tramutato in cantastorie, il suo sapere un po’ folle lo cantasse così?

Dialogo
Utopie. Percorsi per immaginare il futuro
con Lella Mazzoli, Giorgio Zanchini e Pietro Del Soldà

La sociologa Lezza Mazzoli e il giornalista Giorgio Zanchini hanno interrogato alcuni protagonisti del panorama culturale italiano, chiedendo loro di proporre, ognuno dal proprio osservatorio, una definizione di utopia, per contribuire così a tracciare una mappa ideale del futuro. Le voci di Gillo Dorfles, Filippo La Porta, Marino Sinibaldi e degli altri autori creano così un fitto dialogo tra arti figurative, filosofia, narrativa, critica sociale, teatro, tecnologia e storia dell’industria. Un affresco del contemporaneo che offre strumenti originali per leggere con intelligenza la nostra società e le sue possibili evoluzioni.

I LIBRI

Luca Rastello e Andrea De Benedetti
Binario Morto
Chiarelettere 2013

Marco Revelli
Finale di partito
Einaudi 2013
.

Giulia Mafai
La ragazza con il violino.
Skira 2013

.
Concita De Gregorio
Io vi maledico
Einaudi 2013
.
Marco Aime
La macchia della razza. Storie di ordinaria discriminazione
Elèuthera 2013
.
Franco Cardini
Arianna infida. Bugie del nostro tempo
Medusa 2013
.
Mauro Covacich
L’esperimento
Einaudi 2013
.
Paolo Flores d’Arcais e Vito Mancuso
Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia
Garzanti 2013
.
Francesco Gui e Thierry Vissol (a cura di)
Quo vadis Euro(pa)?
Lithos 2012
.
Helena Janeczek
Bloody cow
Il Saggiatore 2012
.
Giuseppe Mammarella e Paolo Cacace
Storia e politica dell’Unione Europea
Laterza 2013
.
Diego Marani
Il cacciatore di talenti
Barbera 2013

— 

www.idialoghiditrani.com

Ufficio Stampa Nazionale
Fabio Dell’Olio
mail: uff.stampa@idialoghiditrani.com

1 pensiero su “I dialoghi di Trani, va in scena l’Europa

  1. Nel 2006 arrivo in una cittadina del centro Italia ed al bar locale tutti “i giovani pensionati” chiacchierano. Mi meravigliano la piazza e le strade restaurate di fresco e dopo aver chiesto indicazioni dico “Che bravi! Avete restaurato la piazza!” Con un sorriso malizioso mi sono sentita rispondere “Soldi della comunita’ europea!!!”Come dire “La manna, la manna e’ caduta dal cielo!”

    Responsabilita’, comunita’, diritti e doveri… parole sconosciute.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *