2 pensieri su “A “Notti d’autore” Franco Loi

  1. E’ sempre un piacere ascoltare F.Loi: l’aria che la sbatt nel nient di omm….un’aria come universo metaforico,la mobilità dell’aria e del tempo che trova flessibilità nel dialetto milanese e un tocco di struggente ubriacatura e felicità di mettersi al centro del cambiamento delle cose.Un ritmo danzante dell’universo. C’è una frase di Loi che definisce bene la sua poesia:”la poesia, in fondo,è dire ciò che è impossibile”.
    Grazie Luigia di questi incontri che ci regali.

  2. Grazie a Paolo Carnevali per la sua partecipazione all’incontro con Franco Loi. Mi dai lo spunto, Paolo, per fare insieme a te una riflessione, per nulla banale. Sono tantissimi oggi gli scrittori di poesia in lingua dialettale. Pochi raggiungono il livello di Franco Loi e si capisce bene il perché nell’intervista. Franco Loi inventa una lingua, il suo dialetto, il dialetto delle emozioni, della memoria, e ne fa un’opera, una grande opera, aggiungerei, perché alla fine questo autore bisognerà leggerlo dal primo all’ultimo libro, per capirlo fino in fondo, per comprendere l’eccezionalità del suo lavoro poetico.

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