Addio a Christian de Bartillat

Lo scrittore, saggista ed editore francese Christian de Bartillat, grande amico del romanziere americano Henry Miller, è morto sabato notte (23 aprile 2012)  nella sua casa di Parigi all’età di 82 anni. E’ stato amministratore di grandi case editrici d’oltralpe, come Stock, Artheme Fayard e Les Presses de la Cité.
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Come direttore di Stock dal 1970 al 1981 sviluppò la letteratura straniera e ampliò il suo catalogo con autrici come Karen Blixen e Joyce Carol Oates, ma pubblicando anche lo scrittore polacco naturalizzato americano Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel della letteratura 1978.

Grande amico di Miller, pubblicò le interviste all’autore di “Tropico del Cancro” nel volume “Flash-back”. Bartillat è stato anche romanziere e saggista di successo.

Per la narrativa si ricordano in particolare “Cristoforo o la traversata” (1979) e “Le fiamme di San Giovanni” (1982). Tra i suoi saggi “Clara Malraux” (1986), un’importante “Storia della nobiltà francese” (1988), uno studio su Marcel Proust in collaborazione con Elisabeth de Gramont pubblicato nel 1991, e “Viaggio in Senna e Marna” (1994), una guida storica e aneddotica. Ha scritto anche il saggio storico “La Marne, battaglia di Mulkien: una tragedia in cinque giorni, dal 5 al 10 settembre 1914” (1994). Tra i suoi libri tradotti in italiano anche “Il sorriso. Sorrisi di dei, sorrisi di uomini” (Colla editore).

IL SORRISO

Il sorriso vero è l’espressione della gioia, della felicità o del piacere resa manifesta dal distendersi del volto e dalla luminosità dello sguardo, come spiega Christian de Bartillat. Il sorriso quindi può manifestarsi anche a fior di labbra, e comunque esprime sempre un’emozione che si trasferisce da colui che sorride a colui cui il sorriso è diretto. È questo l’oggetto di questo studio: non un libro sul ridere o sulla risata, ma sul sorriso, in tutta la sua ricchezza di espressioni e di valenze, psicologiche e spirituali, umane e divine. E poiché sono gli artisti i più sensibili interpreti dei moti dell’animo da cui originano i sorrisi, il tema è stato sviluppato attraverso un’ampia ricognizione delle immagini di sorrisi prodotti dai maggiori artisti e poeti delle civiltà occidentali e orientali, antiche e moderne: sorrisi sereni e allegri, nostalgici e tristi, spiritosi e ironici, amorosi o amari; e talora beffardi, sarcastici, sprezzanti, dissimulati, lascivi e diabolici. Un libro che è una storia, illustrata con 47 tavole a colori e 13 in bianco e nero, e un’antologia capace di far comprendere le mille sfumature del sorriso. Nell’intenzione dell’autore inoltre il libro risponde anche alla finalità terapeutica di giovare alla salute spirituale e fisica dei lettori aiutandoli a recuperare la pratica quotidiana del sorriso. Il penultimo capitolo è dedicato alla risata salutarmente contagiosa degli attori comici e dei clown alla maniera del grande Kinou e di Patch Adams.

Leggi qui la recensione di Roberto Barzi su “Il sorriso. Sorrisi di dèi, sorrisi di uomini”

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