Margaret Forster, “Lo sguardo di Lily”

Nello scaffale: ‘Lo sguardo di Lily’, di Margaret Forster
a cura di Luigia Sorrentino

Una delle più belle storie d’amore, quella tra Elizabeth Barrett e Robert Browning, rievocata attraverso la figura persdonale sdi Elizabeth. Una storia vera sullos fondo dell’epoca vittoriana.

Il Libro
1844, la giovane Lily Wilson, una delle numerose figlie di una povera vedova di Newcastle, trova lavoro a Londra presso la famiglia della poetessa Elizabeth Barrett, di cui diventa la cameriera personale. Nella casa di Wimpole Street ogni cosa sottostà al controllo dispotico di Mr. Barrett, che proibisce alle figlie persino di sposarsi.

Elizabeth, donna psicologicamente fragile – dipendente dall’uso di oppiacei – e fisicamente molto cagionevole – affetta da tubercolosi – non più giovanissima, vive quasi sempre reclusa nella sua stanza, ma Lily viene da subito attratta dalla sua voglia di vivere nonostante tutto, dalla sua intelligenza e, specialmente, dalla forza e dalla profondità della sua poesia e delle emozioni che questa le procura. Nasce una grande confidenza tra le due donne e Lily, a conoscenza della corrispondenza fra Elizabeth e Robert Browning, già affermato poeta, sarà testimone dell’amore nato tra i due, complice del loro matrimonio segreto, celebrato in una chiesa vuota, e della loro fuga clandestina fino all’arrivo a Firenze.
Nonostante le sue umili origini, vivrà in un ambiente alto borghese, visiterà Londra e Parigi, apprezzerà le poesie di Robert e di Elizabeth dimenticando quasi la sua personale solitudine. La poetessa dal canto suo troverà in Lily non solo una governante e un’infermiera, ma anche una dama di compagnia, una confidente che le è vicina in ogni crisi: dal lutto per la perdita di due bambini, alla gioia della nascita dell’unico figlio Pen, dal trionfo letterario ai giorni difficili, in cui non è nemmeno in grado di alzarsi dal letto. Lily per lei ci sarà sempre, una presenza indispensabile, anche se sottopagata. Ma la sua vita prenderà una piega drammatica quando è costretta dai Browning ad affidare a sua sorella in Inghilterra il figlio avuto dal matrimonio con un italiano – anche lui cameriere a casa Browning. Si aspetterà ingenuamente la stessa lealtà e affetto che lei invece dimostrerà a Elizabeth fino alla morte di quest’ultima avvenuta a Firenze nel 1961. Solo allora lascerà Robert Browning e il figlio Pen, mantenendo però ottimi rapporti con loro.
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Margaret Forster (Carlisle, 1938), romanziera, biografa e critica letteraria, è una delle scrittrici inglesi più amate e acclamate. Tra i suoi maggiori successi ricordiamo le biografie su Elizabeth Barrett Browing e Daphne Du Maurier e i romanzi Diary of an Ordinary Woman, Is there Anything You Want?, Over e Isa and May. Per La Tartaruga edizioni nel 2010 è uscito Lasciando il mondo fuori.

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