Opere Inedite, Cinzia Inguanta

Opere Inedite,
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi a Opere Inedite leggiamo la poesia di Cinzia Inguanta, che mi scrive:  “La poesia per me è quello che per Cartier Bresson era la fotografia: è l’attimo in cui si svolge la vita, l’attimo del divenire che viene fermato dall’espressione scritta, l’attimo in cui il sentire è così forte che per essere vissuto e compreso ha bisogno di trovare forma attraverso la parola.”

 

 

*

01
Lascerò che passi.
Lascerò che passino.
Sì i giorni passeranno.
Passerà il tempo,
perderò la memoria.
Il tempo cancellerà i desideri,
cancellerà il tuo nome
ed io tornerò ad essere libera.

02
Stelle cadenti

Questa notte
fiamme di ghiaccio
attraversano il cielo.
I nostri desideri più puri.
I nostri desideri più oscuri.

03
Impazzirò.
Finalmente impazzirò.
Non m’importerà più niente.
Impazzirò e sarà per sempre.

04
Mi muovo in silenzio
tra nuove illusioni
e vecchie ossessioni.

05
Navigare

Cambiare rotta
e rimanere legati
alla stessa direzione.
Invertire la marcia
senza cambiare orizzonte.
Seguire il vento con la mente
ancorati ad uno scoglio.

06
Mettere in fila i giorni
uno dopo l’altro
perle di dolore
che rotolano
nelle stanze del tempo

07
Quando tutto ciò che rimane
sono parole taglienti come lame
e anche il silenzio
trascina l’eco del frastuono
per onore
rimango
a recitare la mia parte.

08
Che ne sarà di te, di me, di noi?
Nessuna luna da guardare,
solo questo vento freddo
che taglia la pelle.
Prigionieri senza catene
di un viaggio mai iniziato.

09
Tutto il mondo racchiuso
nei confini di un giardino di pietra.
Tutto si è già consumato,
tutto è stato fatto, detto,ascoltato,
vissuto.

Guardando cammini senza vedere,
tocchi senza sentire
e l’orizzonte muore
entro l’ombra del giardino.
Oltre il confine
terra di nessuno.

10
Rewind

Riavvolgo il nastro
mentre allontano
pensieri e parole.

Riavvolgo il nastro.
Vengo a cercarti
dove non sei.

Riavvolgo il nastro,
spengo la luce.

11
Tracce

Solo la luna
nella selva spettrale,
silenziosa segue
le candide tracce
della belva assassina.

12
Parole senza suono
percorrono le traiettorie
immutabili delle nostre passioni.

Aeroplani di carta
si schiantano
su muri di cartongesso.

Gusci di noce senza vela
solcano le dune
di un deserto infinito.

13
Luna

La luna
è un riflesso
che penetra il canneto
un desiderio
che muore
infrangendo lo specchio.

14
Danza

Le tue, le mie, le sue
movenze disarticolate
su disarmonici accordi
fanno vibrare
l’impolverato palcoscenico
nel teatro delle ombre.
15
Nei falò della notte

Lacrime trattenute
sogni dimenticati
malinconici sorrisi
e perduti amori
brillano nei falò della notte.

16
Ogni volta

Ogni volta che senza risorgere
muoio tra le tue braccia
inganno il tempo
e rubo un attimo
ad un destino
che non mi appartiene.

17
Grecale

Ridono nei suoi occhi
le ombre dell’inverno,

appassite speranze
riaffiorano incerte

sferzata dal grecale
l’anima si spoglia.

18
Tic toc stroc

Tic toc stroc
stroc tic toc
toc tic stroc

i tacchi sul selciato
scandiscono i battiti
del mio cuore.

19
L’errore

Per errore il giocattolaio
mise un cuore di vetro
nella bambola di pezza.

20
Assordanti eco
di muti dialoghi
attraversano la stanza.

—-

Cinzia Inguanta è nata a Firenze nel 1961, è sposata e ha due figli. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la letteratura, la musica, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, si iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 si iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista e blogger collabora con alcuni giornali, tra cui il mensile “Noticum”, il trimestrale “Verona In” e “Veronainblog” affrontando i temi dei diritti civili, della promozione sociale della donna, le piace anche spaziare tra argomenti d’arte, musica e cucina. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di “La Chiesa di Verona in Sinodo” e di “Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale”; nel 2007 di “Nel segno della continuità”. Quest’anno ha ricevuto la segnalazione della giuria del Premio Letterario Ibiskos per la raccolta inedita di poesie “Parole nel vuoto”, si classifica al 14° posto del premio letterario Opera Uno con una nuova silloge poetica, a giugno il suo esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo “Bianca”  per la casa editrice Bonaccorso (www.bonaccorsoeditore.it).

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