Voci lontane, voci sorelle + voci a fronte

E’ in corso a Firenze fino al 1 luglio, un focus sul mondo della traduzione letteraria. Evento speciale della Nona Edizione di “Voci lontane, voci sorelle”, Rassegna Internazionale di Poesia diretta da Vittorio Biagini con una serie di incontri e letture che hanno come protagonista la Traduzione. (Nella foto, Elisa Biagini).

Tra i partecipanti i poeti Mariella Mehr, Alberto Nessi, Franco Loi, Elisa Biagini, e le voci di poeti immortali quali Bachmann, Montale, Quasimodo, Sebald, Celan, interpretate dai traduttori Camilla Miglio, Ada Vigliani, Anna Ruchat, Christoph Ferber, Maja Pflug, Elsbeth Gut Bozzetti, Jacqueline Aerne.

In programma, incontri, letture, tavole rotonde e installazioni, fra la Biblioteca delle Oblate, Villa Romana a Firenze e Villa Morghen a Settignano.

Obiettivo, rendere il pubblico partecipe non solo dell’esperienza della parola poetica in lingua originale, ma anche dell’alchimia che si compie nel passaggio da una lingua all’altra.

Un passaggio costellato di perdite e “tradimenti”, e che tuttavia – o proprio in virtù di questo – può aprire orizzonti inaspettati.

Organizzata dalla Cooperativa “NTL – Il Nuovo Traduttore Letterario”, che con l’occasione festeggia dieci anni di vita, e sotto la direzione del suo Presidente Marina Pugliano, traduttrice e vincitrice del Premio Ladislao Mittner nel 2006, l’iniziativa prende le mosse dal prestigioso laboratorio di traduzione letteraria italo-tedesco “ViceVersa” che, dopo quattro edizioni oltre confine, approda finalmente in Italia.

La rassegna è promossa da importanti istituzioni europee, quali le tedesche “Bosch Stiftung” e “Deutscher Übersetzerfonds”, le svizzere “Pro Helvetia” e “Casa dei traduttori Looren”, affiancate quest’anno dall’Università di Bologna.

“Voci a fronte” ha inoltre il sostegno di: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Sezione Traduttori del Sindacato Nazionale Scrittori.

L’iniziativa inauguratasi lunedì 27 giugno contemporaneamente alla Quinta Edizione del laboratorio di
traduzione letteraria italo-tedesco “ViceVersa”, si terrà fino al 3 luglio a Villa Morghen. Il laboratorio è coordinato da Marina Pugliano e Andreas Loehrer, traduttore tra gli altri di Maggiani, Atzeni, Niffoi, Balestrini.

Nato sull’esempio di iniziative analoghe che si svolgono più o meno regolarmente in alcuni Paesi europei e, di recente, anche extraeuropei, il laboratorio rappresenta per i traduttori professionisti un’occasione unica e preziosa di incontro e scambio, una sorta di officina della parola che stimola all’approfondimento, alla riflessione, alla consapevolezza e all’arricchimento dei propri mezzi espressivi attraverso il confronto e la sperimentazione dal vivo. Infatti, se in Italia si moltiplicano le offerte formative per gli aspiranti – basti pensare alla quantità di master e corsi privati, o alle poche scuole nate sull’esempio dell’antesignana SETL, Scuola Europea di Traduzione Letteraria diretta da Magda Olivetti, dalla quale provengono la maggior parte dei traduttori di NTL e alla quale auguriamo di riaprire presto i battenti – sono ancora pochi gli spazi e le risorse dedicate a promuovere la traduzione e i traduttori, “costruttori di ponti”, come li definisce il ViceVersa Programm varato dal Düf, Fondo Tedesco per la Traduzione, e dalla Fondazione Bosch, per promuovere la traduzione letteraria da e verso il tedesco.
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Voci a fronte
Focus sulla traduzione letteraria
Firenze, luoghi vari
27 giugno- 1 luglio 2011

Ingresso libero
www.ntl-web.com

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PROGRAMMA

● Lunedì 27 Giugno 2011, ore 21
Villa Morghen (via Feliceto 8, Settignano, Firenze)

Ingresso libero

Elisa Biagini “Dare acqua alla pianta del sognare”
Installazione e lettura poetica intorno alla poesia di Paul Celan.

Presentazione di “Varianti urbane. Mappa poetica di Firenze e dintorni” (ed. Damocle):
Dieci poeti raccontano Firenze
Con Paola Ballerini, Katia Ferri, Andrea Gigli, Liliana Grueff, Caterina Pardi, Brenda Porster, Marco Simonelli, Eva Taylor, Annarita Zacchi, Stefania Zampiga «Riappropriarsi dello spazio attraverso le parole, con versi che misurano i selciati, i muri, entrano dalle finestre per registrare i respiri degli abitanti, per raccontare le storie nascoste sotto le mani di vernice, sotto le pietre dei palazzi. Uno spazio condiviso, comune, che è ritradotto attraverso storie personali e rinasce in questa narrazione: Firenze, città quanto mai carica di storia e pesanti eredità, viene riletta e stravolta. I dieci poeti della raccolta, che hanno lavorato a questa “mappatura” per circa un anno, ci offrono una guida alternativa della città toscana.»
[dall’introduzione di Elisa Biagini]

● Martedì 28 Giugno 2011, ore 21
Villa Romana (via Senese 68, Firenze)
Ingresso libero
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VOCI A FRONTE FIRENZE-DRESDA: 11 poeti fiorentini sulla rivista “Signum” (Dresda) e 11 poeti tedeschi sulla rivista “L’area di Broca” (Firenze).
Da Dresda: Norbert Weiß, Michael Wüstefeld, Jens Wonneberge.
Da Firenze: Elisa Biagini, Rosaria Lo Russo,Mariella Bettarini, Gabriella Maleti, Paolo Maccari, Luca Baldoni, Marco Simonelli, Eva Taylor, Barbara Pumhösel
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L’incontro nasce dallo scambio tra la rivista “L’area di Broca” di Firenze (diretta da Mariella Bettarini e Gabriella Maleti) e la rivista di Dresda “Signum”. 11 autori fiorentini e 11 autori di Dresda saranno pubblicati sulle due riviste rispettivamente in traduzione tedesca e italiana. L’incontro avrà come protagonisti 3 autori di Dresda e tutti gli 11 autori di Firenze. Alla traduzione in italiano delle poesie tedesche hanno lavorato Barbara Pumhösel, Simona Leonardi, Sara Costa, Eva Taylor. Le traduzioni in tedesco sono di Barbara Pumhoesel e Eva Taylor.
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Firenze-Dresda: andata e ritorno. I viaggiatori tedescofoni verso l’Italia sono innumerevoli e una secolare tradizione nutre quel persistente desiderio dei nordici verso il Sud, nelle parole di Johann Wolfgang Goethe: “verso il paese dove fioriscono i limoni”, das Land wo die Zitronen blühn. Ma per un fiorentino Dresda potrebbe essere una meta privilegiata, perché la città è nota anche come Elb-Florenz (“Firenze sull’Elba”).

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Fin dall’epoca di Augusto il Forte (1670-1733) l’ambizione dei principi sassoni fu quella di creare un centro politico, artistico e culturale di eccellenza, al pari di Firenze. Raffinato mecenate e collezionista, Augusto il Forte fece di Dresda la città barocca che conosciamo, con al centro lo Zwinger, antica fortezza trasformata in fastoso palazzo di corte barocco, e aprì al pubblico le sue preziose collezioni di dipinti (tra cui capolavori di Raffaello e Tiziano), reperti archeologici, monete e porcellane, che tutt’ora sono il nucleo del ricchissimo patrimonio museale della città. I suoi successori continuarono la sua politica culturale. Distrutta quasi completamente durante la Seconda guerra mondiale, le ricchezze artistiche di Dresda sono state negli anni mirabilmente ricostruite, facendola ridiventare una delle più belle città della Germania.
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Non è un caso, quindi, che il gemellaggio tra Firenze e Dresda sia stato sancito nel 1978 e rinnovato nel 1995. Le due città sono ricche anche di tradizione letteraria, particolarmente nel Novecento. Così mi è sembrato quasi naturale proporre uno scambio tra la rivista letteraria fiorentina “L’area di Broca” e la rivista letteraria “Signum” di Dresda. La rivista di Dresda nasce da scrittori indipendenti legati alla caduta del muro, ma coinvolge autori che hanno già al loro attivo lavori di diversi anni prima, che risalgono, come per la rivista italiana, agli inizi degli anni Settanta. Spinte da uno spirito di rinnovamento, tutte e due le riviste hanno presentato le voci più significative non solo tra gli autori affermati a livello nazionale, ma hanno dato spazio anche ad autori emergenti. Nasce da qui l’idea di tradurre 11 autori di Dresda e altrettanti poeti di Firenze e pubblicare i primi sulla rivista fiorentina e i secondi sulla rivista tedesca.
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●Mercoledì 29 Giugno 2011, ore 21
Villa Morghen (via Feliceto 8, Settignano, Firenze)
Ingresso libero
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VOCI A FRONTE
Ingeborg Bachmann, Eugenio Montale, G. W. Sebald
nelle voci dei traduttori Camilla Miglio, Christoph Ferber, Ada Vigliani
Nell’ incontro che si terrà a Villa Morghen il 29 giugno, le voci dei poeti Ingeborg Bachmann, Eugenio Montale, W.G. Sebald si alterneranno a quelle dei loro traduttori Camilla Miglio, Christoph Ferber, Ada Vigliani nella lettura dei testi originali e in traduzione. Un confronto a trecentosessanta gradi, un controcanto, in cui ritmi e sonorità intrecciano un dialogo imprevedibile. L’evento è in collaborazione con il Festival di poesia “Voci lontane, Voci sorelle”.
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●Giovedì 30 Giugno 2011
Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, Firenze)
Ingresso libero
– ore 16.30 Sala lettura
Tavola rotonda: VOCI A FRONTE – TRADURSI, TRADURRE, ESSERE TRADOTTI
Camilla MIGLIO /Ingeborg BACHMANN, Ada VIGLIANI /W.G. SEBALD, Christoph FERBER / Eugenio MONTALE
Anna RUCHAT e Mariella MEHR, Franco LOI e Elsbeth GUT BOZZETTI, Maja PFLUG e Alberto NESSI, Jacqueline
AERNE, Magda OLIVETTI
– ore 21 Altana
VOCI A FRONTE – UNA FOSSA NELL’ARIA
Lettura scenica musicata a cura di Anna Ruchat
Montaggio di Anna Ruchat
Voci recitanti: Bruno Cerutti, Arianna Marano, Anna Ruchat
Saxofono: Gianni Mimmo Contrabbasso: Mariano Nocito
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Dai diari di Victor Klemperer, con testi di Paul Celan, Primo Levi, Jean Améry, Elie Wiesel, Nelly Sachs, Hannah Arendt, Tadeusz Borowski,Osip Mandel’ŝtam, Anna Achmatova, Heiner Müller, Jerom Rothenberg, Peter Weiss, Werner Herzog. Kurt Vonnegut, Stefan Hyner e altri
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La riflessione e il dibattito sul tema della traduzione poetica troveranno spazio nella tavola rotonda “Voci a fronte: Tradursi, tradurre, essere tradotti”, che si terrà il 30 giugno alla Biblioteca delle Oblate e alla quale
saranno presenti i poeti e i traduttori protagonisti dei reading. Sempre il 30 giugno, la traduttrice e a sua volta scrittrice Anna Ruchat presenterà alla Biblioteca delle Oblate una sua composizione realizzata accostando alcune delle voci più eminenti della poesia contemporanea sul tema della Shoah, Una fossa nell’aria. Lettura scenica costruita sui diari di Victor Klemperer, un professore ebreo tedesco che aveva sposato una donna ariana, s’era convertito, laico, alla fede protestante e aveva partecipato alla prima guerra mondiale, compiendo tutti i passi richiesti a un ebreo che volesse assimilarsi). I diari di Victor klemperer (1933-1945) sono la prima grande testimonianza della tragedia tedesca raccontata dall’interno da un ebreo privilegiato e nondimeno costantemente minacciato, che scruta il presente con occhio vigile, impietoso verso se stesso prima ancora che verso gli altri, sempre animato dalla ferma volontà di capire e di lasciare ai posteri un documento capace di colmare nel dettaglio le inevitabili lacune delle sintesi storiche. Il senso di questo composito monologo a più voci è anche quello di permettere al pubblico di capire che il tema della shoah è una chiave per capire le cose oggi, perché man mano che il tempo ci separa dagli eventi, sempre più la shoah assume il valore di un paradigma e di un monito che va ben oltre la contrapposizione vittima-carnefice così come, in forma estrema, si è prodotta allora, e che configura invece lo schema della mentalità occidentale nella situazione di conflitto. Uno schema che ancora drammaticamente si ripete di fronte alle guerre, alle migrazioni, ai genocidi del presente.

<<E’ perché i diari di Klemperer si configurano come un grandioso completamento a tutta la letteratura sulla shoah, testimonianze, lirica, narrativa che si è pensato di realizzare questo montaggio dove la voce monotona del Professore funge da basso continuo, permettendo alla poesia, alla letteratura alle testimonianze dai lager di inserirsi con tutta la forza e l’intensità di atti assolutamente individuali e irripetibili come lo è l’esistenza di ognuno ma anche con il monito e la forza paradigmatica di quell’esperienza collettiva>>, ha detto Anna Ruchat.
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●Venerdì 1 Luglio 2011, ore 21
Villa Morghen (via Feliceto 8, Settignano, Firenze)
VOCI A FRONTE
I poeti Franco Loi, Mariella Mehr, Alberto Nessi leggono insieme alle loro traduttrici Elsbeth Gut Bozzetti, Maja Pflug, Anna Ruchat
Ingresso libero
Nell’incontro che si terrà a Villa Morghen il 1 luglio, le voci dei poeti (Franco Loi, Mariella Mehr, Alberto Nessi) si alterneranno a quelle dei loro traduttori (Elsbeth Gut Bozzetti, Maja Pflug, Anna Ruchat) nella lettura dei testi originali e in traduzione. Un confronto a trecentosessanta gradi, un controcanto, in cui ritmi e sonorità intrecciano un dialogo imprevedibile. L’evento è in collaborazione con il Festival di poesia “Voci lontane, Voci sorelle”.

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