Sergio Zavoli: La parte in ombra

Ci sono pochi uomini di cultura in Italia come Sergio Zavoli, attuale presidente della commissione di Vigilanza della Rai, già Senatore della Repubblica, ex presidente della Rai, giornalista, autore radiofonico e televisivo, scrittore, ma anche poeta.
La sua ultima raccolta di versi, La parte in ombra è uscita a marzo del 2009 nella collana Lo Specchio, Mondadori, come anche la precedente, L’orlo delle cose (2004).

Ma come può un giornalista, un senatore, un presidente della commissione di vigilanza Rai trasformarsi in poeta?

Ecco, la domanda.
Dentro questa domanda sta, semplicemente, il farsi poesia: dire la parola.

Ecco, dire la parola è la risposta alla domanda.

La parola, in poesia, è data, consegnata. E una volta che è data, è data, ciascuno può lanciarsi in ogni possibile interpretazione.

Zavoli poeta in La parte in ombra partendo dall’osservazione di se stesso esamina la società civile (e incivile) della nostra epoca, piena di contraddizioni e di tragicità, e la interroga. Ecco dunque che la parola interrogandosi si impone all’attenzione del lettore. La parola del poeta Zavoli è tutta racchiusa nella sua necessità ed è una parola poetica lucente ed espressiva, densa di realtà, di ombra, è una parola poetica saggia e pacata, che si libera per un urgente bisogno di testimoniare il qui e ora.


VERSI D’EPOCA

Vedo che una farfalla dove passa
lascia un’ombra per terra,
eppure le ali bianche attraversano il vento
e nulla di quel volo sembra pesi
nell’aria, ripetendo sotto di se la forma
trasparente del viaggio.
Chissà se apparteniamo all’ombra
o al chiaro, e se nel doppio andare
siamo gli stessi, oppure chi è l’intruso,
se più l’animo o il corpo,
magari sconosciuti l’uno all’altro,
chissà chi era il pinnacolo
e chi il vento.

 

VERSI CIVILI

Tra i nostri orrori umani nessuno
più ricorda le grida della tribù,
gli uomini si uccidono in battaglia
e le donne, di notte, rubano i resti nudi
dei guerrieri, chissà quali amici o nemici.
Li stendono su tappeti di brace e ritornano
in festa dai bambini e dai vecchi
dicendo “ecco la caccia, mangiatene, saziatevi”.
E’ in pezzi la parola, le somiglia soltanto
l’ascolto ammutolito che le diamo.

Da: La parte in ombra, di Sergio Zavoli, (Mondadori, 2009)

1 pensiero su “Sergio Zavoli: La parte in ombra

  1. D’estate,cinquantadueanni fa avevo smesso i pantaloni corti da un pò e vestitomi mi sentii pronto uomo avendo conosciuto Zavoli.Ecco fui pronto per andare con quei pantaloni lunghi e mi sentii alla pari,uomo serio.Dopo tanto lessi di Zavoli l’intervista a Schweitzer,dopo elessi Zavoli a Maestro per me,per il mio cammino ormai uomo con i pantaloni lunghi fino ad oggi sempre volutamente serio come Sergio Zavoli.
    Al maestro serio uomo la stima la simpatia l’affetto.aldo cellie
    da Brindisi cell.3383871245

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *