Raffaela Fazio, la poetica della madre

I disegni dei bambini
Si vede dalla loro grazia.
Non è semplice assenza di perizia
ma gaia reticenza.
È il senso naturale di giustizia
nel fare il mondo come lui vorrebbe
perché di nuovo viva
pieno di sbagli e vero
slegato dalle abili finzioni
di una prospettiva
che in quanto tale
si dice tesa all’infinito
ma resta poi solo parziale.

(2012)

Nel buio vicina
come in una stiva
ti scopro sveglia
mia clandestina.
Non m’interpelli
solo parlotti piano
mentre mi tocchi
naso guance capelli
quasi impastassi in sordina
un drago di farina.

(per Juliette, 2010) Continua a leggere