Anthony Doerr, “Il futuro dei classici”

Anthony Doer (photograph by Ulf Andersen)

In una anteprima della XVIII edizione di Letterature, Festival Internazionale di Roma, lo scrittore premio Pulitzer Anthony Doerr (Fellow del 2005), autore di All the Light We Cannot See (2014 – ed. it. Tutta la luce che non vediamo, BUR, 2014) e Residente all’American Academy in Rome questa primavera, leggerà un testo inedito che esamina il tema del Festival di quest’anno: Il domani dei classici / The Future of the Classics. Interverranno il direttore dell’American Academy in Rome John Ochsendorf e la direttrice artistica del Festival Maria Ida Gaeta.

È il 1934, a Parigi, quando a Marie-Laure, una bambina di sei anni con i capelli rossi e il viso pieno di lentiggini, viene diagnosticata una malattia degenerativa: sarà cieca per il resto della vita. Ne ha dodici quando i nazisti occupano la città, costringendo lei e il padre a trovare rifugio tra le mura di Saint-Malo, nella casa vicino al mare del prozio. Attraverso le imposte azzurre sempre chiuse, perché così impone la guerra, le arriva fragorosa l’eco delle onde che sbattono contro i bastioni. Qui, Marie-Laure dovrà imparare a sopravvivere a un nuovo tipo di buio. In quello stesso anno, in un orfanotrofio della Germania nazista vive Werner, un ragazzino con i capelli candidi come la neve e una curiosità esuberante per il mondo. Quando per caso mette le mani su una vecchia radio, scopre di avere un talento naturale per costruire e riparare questi strumenti di fondamentale importanza per le tattiche di guerra, un dono che si trasformerà nel suo lasciapassare per accedere all’accademia della Gioventù hitleriana, e poi partire in missione per localizzare i partigiani. Continua a leggere