Ida Travi, Tasàr

In un campo ai bordi di un’autostrada, alcuni esseri umani si trovano a vivere la loro condizione di parlanti. Parlano una lingua ridotta all’osso. Sono i Tolki. Con loro vive Tasàr, alterego di Balthazar, asinello celebrato da Robert Bresson nel cinema. Nel campo c’è fango e neve. C’è un rifugio e uno schermo. Una corda. Una palizzata.

Tasàr è il quinto libro della sequenza poetica sui Tolki, con cui Ida Travi ha inaugurato la sua poetica epopea contemporanea, dove campeggiano non le grandi gesta degli eroi, ma i minimi gesti dei sopravvissuti.

Chi sono i Tolki? Scrive Ida Travi:“Penso a un Tolki come a un parlêtre, un essere marchiato dal linguaggio. Parlêtre è un neologismo di Lacan che fonde l’essere al linguaggio. Vedo i Tolki come lavoranti o non lavoranti, esseri che nello scontro con la poesia assumono in se stessi il peso d’una lingua povera, dura come una colpa, leggera come una liberazione”.

QUI UN’ANTICIPAZIONE TRATTA DAL LIBRO
“Noi lo chiamiamo Antòn”
Voce recitante, Ida Travi

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