Stefano Bottero, da “Notturno formale”

Stefano Bottero © Nerina Toci 2022

è troppo tardi per tornare a casa.

obliterare
vestiti per gioco come segnalibri
rimandare il momento in cui ti spegni.

mi toglierò il ghiaccio dai capelli,
ti dirò che il corpo non significa niente.

 

*

 

drogarti solo per capire
le ragioni i cani che hai smarrito

nell’inutile che avevi – dentro

carie
che ti tengono sveglio.

adesso – è una gara di resistenza.

leccarti

per indicarti dove sono le mie ferite.

 

*

 

trascurare l’urgente

 

gli occhi socchiusi –

recepire l’alcohol come chiavi di casa il canto

delle iene

la vita breve dei tuoi accendini.

 

*

 

io non ho più mani.
fretta

di camminarti in gola come
scale – quando è tardi
rame

sottratto ai cavi.

Bianca – il tuo sangue non ha direttive
domani non c’è.

 

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