Carlo Carabba, Canti dell’abbandono

Lo Specchio Mondadori dedica un nuovo spazio ai giovani poeti emergenti pubblicando quattro delle voci più giovani della poesia contemporanea: Fabrizio Bernini, con L’apprendimento elementare, Carlo Carabba con Canti dell’abbandono, Alberto Pellegatta con L’ombra della salute e Andrea Ponso con I ferri del mestiere.
Dopo Fabrizio Bernini è la volta di Carlo Carabba.

“Carlo Carabba offre un quadro di lucida e complessa meditazione lirica, per certi aspetti di impronta classica, mossa in particolare dal turbamento dovuto al mutare dei paradigmi conoscitivi. Tema centrale – realizzato nell’equilibrio di una pronuncia composta e organizzata sulla base di un verso fortemente legato alla nostra migliore tradizione – si può individuare nell’idea paradossale dell’io inteso al tempo stesso come prigione da cui è impossibile sfuggire e come centro unificatore misterioso. Il viaggio, i percorsi della memoria e l’ossessione della mortalità sono tra le articolazioni più vive e frequenti di questa inquieta poesia riflessiva.”
                                                                         (dalla quarta di copertina) Continua a leggere