Cees Nooteboom, “L’occhio del monaco”

Cees Nooteboom at Cologne, 2011/Cees Nooteboom a Colonia, 2011

Tredici, numero della nebbia,
lo smarrire direzione, la strada
per l’edificio abbandonato,
il luogo della danza,

tenersi per mano, poi sedere
a lungo e aspettare, cos’è la sera,
di chi è il corvo, di chi è la tartaruga,
il fuoco in lontananza?

Non rispondere è sempre una risposta,
la carpa diventa poi una balena,
il piccolo diventa grande
e accudisce il piccolo

finché morte non sopravviene.

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