Retrospettiva, Marta Jovanovic

Marta Jovanovic, artista internazionale di arte contemporanea, è ad Orvieto Arte con Retroprospettiva a cura di Jovana Stokic dal 14 novembre al 14 dicembre 2010. L’artista ha inserito l’evento nella sua programmazione annuale aderendo, con grande disponibilità ed entusiasmo, ad una proposta fatta da Orvieto Arte recentemente.
Retroprospettiva nasce all’interno del Dance Rehearsal Project, un progetto in corso dal 2008 che è stato realizzato in una serie di mostre e performance nel mondo. Appena rientrata dagli Usa, dove è stata protagonista di un evento artistico negli studios di Marina Abramovic a New York e nella sede dell’Ambasciata Serba a Washington, la Jovanovic espone ad Orvieto i flash fotografici nati dalle improvvisazioni di Shoot Me. In un piccolo palco improvvisato vengono messi a disposizione tutù che vengono indossati da soggetti anonimi che si trasformano in quell’occasione in veri e propri protagonisti della scena. Normali individui dalle sembianze più varie sono, come veri professionisti della danza, al centro delle emozioni dell’artista che spara flash in un contesto quanto mai libero e decanonizzato. Non esiste una storia, non esiste un canovaccio, solo e unicamente la irriproducibilità di un momento da fermare. Anche nei video che accompagnano le fotografie si ripropone l’idea di realizzare e trasmettere un concetto di bellezza assoluto, totalmente svincolato dai dogmi della classicità, laddove il senso estetico del termine trascende la norma determinata e si presenta come poesia artistica. Al contempo non deve sfuggire che, nell’espressione artistica di Marta, la classicità è fonte di partenza in quanto il Dance Rehearsal Project è nato dalle sensazioni suscitatele dalle immagini del sacrificio di una giovane vergine nell’opera di Igor Stravinsky La Sagra di Primavera del 1913. Il carattere del lavoro di Stravinsky risale oltre la civiltà dell’uomo moderno distruggendo l’ordine delle forme tradizionali ed è da questo che Marta inizia a riflettere e a comporre.

La mostra Retroprospettiva propone opere che costituiscono la metafora della figura classica del brutto anatroccolo in cui i protagonisti, danzando ciascuno sul proprio palcoscenico, gioiscono senza dover sottostare ai rigidi canoni delle discipline artistiche.
Il Dance Rehearsal Project da cui nasce Retroprospettiva è un tema classico, quello trattato nella Sagra della primavera di Igor Stravinsky, dove “non c’è nessuna tradizione e nessuna teoria” nella passionalità di svolgimento di un rito pagano. Il progetto vuole rivelare la vanità di ogni aspirazione umana alla perfezione. In tal senso si addice ad una città come quella di Orvieto che, culla di civiltà universali ed antiche, è proiettata verso una modernità ricca di contenuti.

È a queste tematiche che sono ispirati gli scatti fotografici che l’artista Marta Jovanovic ha effettuato tra il 2008 e il 2010, e che sono stati ricompresi nel titolo più ampio di “Fuck art let’s dance”.

La mostra con il patrocinio del Comune di Orvieto e dell’Ambasciata di Serbia a Roma è promossa da Bosi Artes e Orvieto Arte i cui locali sono stati totalmente ristrutturati con un progetto architettonico in linea con la performance artistica.Orvieto Arte Via Monte Cimino 21, 14 nov-14 dic ore 9.00 -19.00 feriali 16.00-19.00 festivi

Entrata gratuita

P.zza della Repubblica proiezione video site-specific 13-14 nov ore 18.00 – 24.00.

Organizzazione e Uff. Stampa Antonella Raparelli
Allestimento Tiziana Barcaroli

Notizia
Marta Jovanovic, artista multimediale nata a Belgrado, si e laureata presso la “Tulane University” negli Stati Uniti. L’impatto più significativo nel suo percorso artistico l’ha avuto negli anni dello studio delle belle arti nel cuore del Rinascimento, a Firenze, dove è stato possibile comprendere i canoni della bellezza e la loro relatività: proprio da questa riflessione nasce il soggetto sul quale basa la sua opera.
Il lavoro di Marta è stato esposto in Europa e negli Stati Uniti, in collaborazione con importanti curatori, come Jovana Stokic, Umberto Scrocca e Achille Bonito Oliva, Simone Verde, che le hanno permesso di esporre le sue opere provocatorie anche in spazi museali molto tradizionali.
Al momento sono in corso eventi dell’artista presso Location One (studio Marina Abramovic) a New York City e presso l’Ambasciata della Repubblica di Serbia a Washington DC. A dicembre l’artista presenterà Shoot me! a Napoli nei quartieri spagnoli in collaborazione con lo spazio Largo Baracche.