Bruno Galluccio, da “Camera sul vuoto”

Bruno Galluccio / Credits foto Dino Ignani

un punto che non ha una posizione
un inizio che non è un inizio
perché non esisteva un prima

interno di sovrapposizioni che non ha esterno
concentrazione infinita di densità e temperatura

caos estremo
e impossibilità di prima luce fuori

la fuga delle galassie inorridite
l’azzardo di creare spazio e tempo

 

*

 

l’universo potrebbe essere nato dal nulla
per una fluttuazione quantistica del vuoto cosmico

un evento casuale improbabile

e anche il prevalere di materia su antimateria
un disequilibrio fluttuante di un istante

e una lunga catena di combinazioni accidentali
per cui siamo qui ora a formulare congetture

 

all’inizio non fu la luce

quell’ammasso di particelle non ancora atomi
era disgregato rovinoso opaco
radiazione che rimbalzava a caso
polvere delle polveri

dovettero passare trecentomila anni
prima che venisse espulsa la luce

da quel momento in poi emersero le tracce
che noi possiamo cogliere dell’universo bambino

 

*

si ipotizza che esistano galassie
espulse in direzioni opposte
nelle prime fasi di espansione
a velocità superiore a quella della luce

risultano più distanti dell’età luce dell’universo
essi non potranno mai sapere l’una dell’altra
scambiarsi segnali nemmeno per tracce
del remoto passato
come la radiazione fossile

un trauma cosmico di fatto ma anche
per noi una provocazione concettuale
si ha difficoltà ad ammettere
una impossibilità assoluta di comunicazione

*

l’universo si espande con accelerazione crescente
e nel farlo non va ad occupare spazio vuoto
ma crea spazio e tempo aggiuntivo

né le galassie si allontanarono tra loro
migrando verso un fuori preesistente
ma è lo spazio che si dilata
trascinando le masse nel moto di espansione

 

Da Camera sul vuoto, Einaudi, 2022

Bruno Galluccio è nato a Napoli. Laureato in fisica, ha lavorato in un’azienda tecnologica occupandosi di telecomunicazioni e sistemi spaziali. Il suo primo libro di poesia, Verticali, è uscito per Einaudi nel 2009; sempre per Einaudi, ha pubblicato La misura dello zero (2015) e Camera sul vuoto (2022).

 

 

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