Jericho Brown, Premio Pulitzer 2020

Jericho Brown, ritratto a Civitella Ranieri

di Alberto Fraccacreta

Il Premio Pulitzer 2020 per la poesia quest’anno va all’autore afroamericano Jericho Brown, classe 1976, originario del Louisiana, per la silloge The Tradition (Copper Canyon Press 2019), terzo lavoro dopo Please (New Issues Poetry & Prose 2009) e The New Testament (Copper Canyon Press 2014).

La motivazione presentata dagli accademici della Columbia University è la seguente: «Una raccolta di testi magistrali che uniscono delicatezza a urgenza storica nella loro amorevole evocazione di corpi vulnerabili all’ostilità e alla violenza».

The Tradition è infatti un libro che tenta di scovare la bellezza nonostante la velenosità del male, illustrato da Brown nei suoi aspetti più minuti, privi di autocompiacimento e seccamente scolpiti sulla pagina: una poesia civile, senza rinunciare per questo a lancinanti quanto astuti slanci emotivi (è stato definito «poeta dell’eros»), legata all’assurda assuefazione della nostra epoca al terrore tra omicidi, sparatorie, soprusi e abusi.

Ogni situazione d’emergenza — come quella che ora stiamo vivendo — riesce a saturare la possibilità di ciò che esiste nel «garden of body», in quel giardino del corpo dove ogni vita fiorisce e poi si spegne. A questo asserragliarsi di singhiozzi e palpiti si confà una trovata formale letteralmente inventata dal poeta americano: il duplex, ossia una combinazione di sonetto, blues (Brown è anche un jazzista) e ghazal che ha il potere di mescolare ritmi elegiaci e ad affilate note di contrasto per l’odierna crisi culturale.

La poesia di Brown è anche ricca di riferimenti religiosi, con costanti richiami ai salmi e alla tradizione biblica.

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Notizia sull’autore

Jericho Brown ha lavorato come sceneggiatore per il sindaco di New Orleans prima di conseguire il dottorato in Scrittura creativa e Letteratura all’Università di Houston. Ha ricevuto il Whiting Writers Award e borse di studio dal National Endowment for the Arts, dall’Istituto Radcliffe dell’Università di Harvard, dalla Bread Loaf Writers ‘Conference e dal Seminario di poesia di Cracovia in Polonia. Il suo primo libro, Please (New Issues), ha vinto l’American Book Award. Il suo secondo libro, Il Nuovo Testamento, vinse l’Anisfield-Wolf Book Award e fu nominato uno dei migliori dell’anno dal Library Journal, Coldfront e dall’Academy of American Poets.

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