Nanni Cagnone, “Tornare altrove”

2_nanni
XIX

Non saprei
far cosa alcuna
se non tacendola
al cuore,
che d’opre altrui
non si contenta,
se stentati al paragone
i fatti, e macula il chiarore.
Vedo il lustro delle cose
polveroso, e se riguardo
il precipizio della Storia,
ripetizione,
unico argomento.

 

XXIV

Il meraviglioso
è già stato – taciturno,
senza il sì-e-no
degli avvenimenti –,
nella comunanza
del sonno
s’è ingrandito, frutto
fuori stagione vivo
e certo che sua polpa
non s’addenta.
Ma tu
disperatamente non sei—
mi toglie anche il passato,
quel tuo obbedire
alla scarsità dei morti.

XXIX

Passai
con la mia voce
ove abitavano
i contemporanei —
ma erano acerbi,
in loro non vidi
tra rovi e fiori
né tenerezza
né proporzione.
‘Anticamente’
mi parve parola
adatta a trascurarli.

XL

Mi smarrii quel giorno
in un villaggio
– prego, non ridere –
come potrei smarrirmi
in un riverbero,
nell’erba tremula
a un ruscello, ne
l’inatteso suo sorriso,
donna che in un punto
fa delicato il mondo.

LII

Percosso dal Mistral —
l’irradiato contorno
non è più tuo, sfugge si perde
nel crepacuore della contrada
e consentir dei rami,
nella musica monotona
del sangue, menestrello palpito
oracolo dei battiti al minuto.
Diranno che t’impressiona,
ancor ti meraviglia, il mondo.
Non pioverà —
in su l’oceano d’aria,
vele del vento le nubi.

LVII

Crepuscolo, ultime
disposizioni del giorno.
In lontananza,
su compenetrati dormienti,
turgidamente aurora.
Ma volge ogni cosa
al buio, tra luce e luce
disegni oscuri,
per un tratto siamo illesi
poi si sfalda la mente,
broncio e vertigini
nel sonno, i risvegli
dicono soltanto
sono le nove,
questa mela è matura.

da: “Tornare altrove”, di Nanni Cagnone, La Finestra Editrice, 2016

___
Nanni Cagnone (Carcare, 10 aprile 1939) è un poeta e scrittore italiano. Ha debuttato come poeta nel 1954, e ha scritto libri di poesie, opere teatrali, romanzi, racconti, saggi e aforismi, da I giovani invalidi (1967) a The Oslo Lecture (2008), a Discorde (2015). Attualmente vive a Bomarzo.

OPERE

A, in altre parole B, saggio sulla pittura (Genova 1970)
What’s Hecuba to Him or He to Hecuba?, poesie, saggi e aforismi (New York 1975)
Andatura, poesia (Milano 1979)
L’arto fantasma, saggi (ed.) (Venezia 1979)
Vaticinio, poesia (Napoli 1984)
Notturno sopra il giorno, poesia (Milano 1985)
Armi senza insegne, poesia (Milano 1988)
G.M. Hopkins: Il naufragio del Deutschland (ed.) (Milano 1988)
Comuni smarrimenti, romanzo (Milano 1990)
Anima del vuoto, poesia (Bari 1993)
Avvento, poesia (Bari 1995)
The Book of Giving Back, poesia (New York 1998)
Il popolo delle cose, poesia (Milano 1999)
Gangart, poesia (Oslo 1999, 2004)
Enter Balthâzar, racconto (New York 2000)
Pacific Time, romanzo (Milano 2001)
Doveri dell’esilio, poesia (Pavia 2002)
Questo posto va bene per guardare il tramonto, commedia (Pavia 2002)
L’oro guarda l’argento, opere scelte (Verona 2003)
Index Vacuus, poesia (New York 2004)
Index Vacuus, poesia (Oslo 2005)
Ça mérite un détour, prose (Milano 2007)
Penombra, racconto (Roma 2009)
Le cose innegabili / Undeniable Things, poesia (Modena 2010)
Aeschylus: Agamemnon (ed.) (Modena 2010)
Penombra della lingua, poesia (Roma 2012)
Perduta comodità del mondo, poesia (Roma 2013)
Tacere fra gli alberi, poesia (Coup d’Idée, Torino 2014)
Discorde, saggi (La Finestra Editrice, Lavis 2015)
Penumbra de la lengua, poesía (Mexico City 2015)
Il naufragio del Deutschland (ed.) (La Finestra Editrice, Lavis 2015)
Aeschylus: Agamemnon (ed.) (La Finestra Editrice (Lavis 2015)
Tornare altrove, poesia (La Finestra Editrice Lavis 2016)
Corre alla sua sorte, prose (Carteggi Letterari, Messina 2016)
Cammina, mare, racconti (La Finestra Editrice, Lavis 2016)

PER INFORMAZIONI SU NANNI CAGNONE VEDI QUI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *