Silvio Raffo, “La vita irreale”

 
silvio_raffoIl teatro del mondo qualche volta
mi commuove – m’incanta la sua scena

“I poeti della generazione di Silvio Raffo hanno scritto molto in questi anni, si sono mostrati intelligenti, “aggiornati”, (forse troppo), colti. Ma si contano sulle dita di una mano […] quelli che ci rimangono impressi, che ci stampano a forza qualche verso nella memoria […] Metterei Silvio Raffo tra questi pochissimi.”
Maria Luisa Spaziani

“Ciò che specialmente mi attrae è quella pienezza di adesione ai momenti, ai particolari della circostanza quasi con un eccesso d’ansia… un discorso teso e carico, che profitta di tutti i segni che il visibile, il sensibile, il causale mettono sulla sua strada, con un totale affidamento al senso di ciò che accade e si manifesta.”
Mario Luzi

 

ESTRATTI

 Da: “La vita irreale” di Silvio Raffo, i Robin&son 2015, (euro 15,00)

A SANDRO PENNA
(Promenade de Dimanche)

Sandrino, vagabondo perugino
prepàrati alla nuova passeggiata:
con Emily si va da Giovannino –
la strada è bianca, tersa la giornata

Dalla Nuova Inghilterra a Castelvecchio
passeremo per via Canavese:
breve sosta ad Agliè – Guido cortese
non può certo mancare al nostro tè

MOMENTS OF BEING

(Ananche)

Dal mosaico invisibile dovrai
ricomporre anche il minimo frammento:
alterare l’ordito non potrai
né la morsa alleviare del tormento
d’un solo giorno o d’un istante mai
fino al suo designato compimento

*

(Annunciazione)

Quando t’inginocchiasti sul portone
riconobbi la grazia luminosa
dell’Arcangelo: la mia annunciazione,
una spada di luce deliziosa

*

(Nel cuore della sera)

Pallido è il giorno, e come me confonde
voci remote, solitarie sponde

Velato è il giorno, e come me si sfuma
nelle stanche penombre della bruma

poiché l’unica nostra aspirazione
è dileguare, come una canzone

che si perde nel cuore della sera –
un’aria malinconica e leggera

*

(Sopravvissuti)

Un sole amaro sfibra l’orizzonte
grigio della mia stessa solitudine.
sulla spiaggia in estatico disarmo
prilla un brandello rosso di bandiera,

Siamo i sopravvissuti a una battaglia
che non conosce vincitori o vinti
io e le due bianche suore il cui vessillo
ondeggia immacolato fra le dune.

*

(Ferragosto)

La morte esplode in fuochi d’artificio
dall’angolo di cielo alla finestra –
L’accompagna invisibile un’orchestra –
di quest’orgia assaporo il beneficio

*

(Last dream)

Traghettami stanotte all’altra riva,
nocchiero della livida palude

Persuadi al nulla l’anima malviva,
spegni l’ultimo sogno che illude

*

(L’ostinato)

Amore insidia le tue forze, tempra
la tua disincantata resistenza.
Crucciato, insiste a corteggiarti. Sembra
non rassegnarsi a tanta indifferenza

*

(Sad Queen)

Risale la marea lenta nel cuore
come una luna-spada adamantina

Ti riconosco, mia triste regina,
mia antica amica, mio incorrotto amore

*

(I feel the gap)

Si giunge in un momento
al centro della vita

*

(Risveglio)

Nell’alba cupa e tremebonda smuore
la litania fantasma  del muezzin.
Sono solo anche in sogno. Il mio dolore
ritma l’urlo strozzato del gabbiano.
Nella pallida veglia il primo amore
– la Morte – m’accarezza già la mano

____

Silvio Raffo (Roma, 1947), romano di nascita, varesino di adozione, insegna dagli anni Settanta nei licei e nelle Università. E’ direttore della biblioteca “La piccola Fenice” e ha fondato il Premio di narrativa inedita Guido Morselli. E’ il traduttore italiano più fecondo di poetesse angloamericane (da Emily Dickinson alle sorelle Bront, Dorothy Parker, Edna St. Vincent-Millay, Sara Teaslade, Christina Rossetti, Wendy Cope). Ha pubblicato una decina di volumi di poesia vincendo i più prestigiosi premi, dal Cardarelli al Gozzano, dal Montale al Valdicomino, e una decina di romanzi, da uno dei quali “La voce della pietra” finalista al Premio Strega 1997 (il Saggiatore). Per Robin Edizioni sono usciti i romanzi “Giallo matrigna” (2011), “La sposa della morte” (2013), “La pupilla della tigre” (2014) e “Mio padre René” (2015). Per la stessa casa editrice Raffo ha curato le seguenti traduzioni: “Derelitto splendore” di Ronald Firbank e “Morii per la Bellezza” di Emily Dickinson.

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