Giampaolo Lai, la ricerca del molteplice

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Riduzionismo e estensionismo. Questioni di tecnica” è il titolo del Convegno organizzato dall’Accademia delle tecniche conversazionali e dall’Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli, diretta dal Prof. Vittorio Cigoli che si terrà il 29 marzo 2014 nella sede dell’ASAG, Università Cattolica di Milano, (via Nirone 15), dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16.
Nota di Giampaolo Lai
“Il nostro discorso parte da due movimenti contrapposti e complementari che informano i ritmi della natura e delle attività umane: sono chiamati variamente ricerca del molteplice e ritorno all’uno, estensione e riduzione, distensione e contrazione, o ancora, in termini goethiani, diastole e sistole.
Nelle terapie psicologiche, questa polarità si manifesta circa i modi di considerare le parole: un primo modo, riduzionista, vede le parole come strumenti destinati alla traduzione di testi scritti altrove, nella mente, nell’anima o nell’inconscio di chi parla; un secondo modo, estensionista, le vede come agenti autonomi dedicati alla creazione di mondi possibili. Dalla scelta di un’opzione o dell’altra discendono conseguenze dirette sulle tecniche d’intervento. Nella tradizione psicoanalitica freudiana, ma anche in molti altri indirizzi, con l’eccezione della fenomenologia e del conversazionalismo, domina il riduzionismo: l’interpretazione o le varie spiegazioni fornite dal terapeuta hanno lo scopo preciso di ricondurre il discorso dell’interlocutore a qualche nucleo, emotivo o cognitivo, situato nella mente dell’interlocutore medesimo. Per esempio, i racconti di apparizioni di persone defunte, per l’atteggiamento riduzionista, non sono altro che proiezioni di fantasie, timori o desideri del paziente di ricontattare i suoi morti, e come tali vengono interpretati. Nel conversazionalismo invece, come pure nella fenomenologia, le parole sono prese per quello che dicono, in una prospettiva estensionista.
Il terapeuta si occupa del racconto che gli viene fatto e si adopera per facilitare l’esplorazione del mondo creato dalle parole del suo interlocutore. Non si accontenta di formule chiuse del tipo: – Mi prende l’ansia – ma si adopera per ottenere descrizioni puntuali, ricorrendo a incentivi per fare sì che la conversazione continui e che l’argomento si estenda.”
PROGRAMMA
Pierrette Lavanchy: Estensione, riduzione e incentivi per la trasgressione
Giampaolo Lai: Da dove vengono i sogni dei morti?
Filippo Aschieri: Estensione e riduzione nell’Assessment Terapeutico
Giorgio Maffi: La preghiera e i Salmi
David Assael: Spiritualismo
Marco Piccinelli: La possessione demoniaca: un’extrasistole nel ritmo regolare del mondo
Interventi preordinati di Giorgio Landoni e di Rita Fioravanzo
L’ingresso è libero.
Per motivi organizzativi le persone interessate sono pregate di iscriversi con una mail indirizzata all’indirizzo info@tecnicheconversazionali.it

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