Opere Inedite, Michele Maria Colzani

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

Sono quasi delle invocazioni, le poesie che invia Michele Maria Colzani. Di sicuro, la sua voce, cerca l’anima del mondo ma esprime anche la necessità di un’armonia fisica perduta chissà dove. Il presente e il futuro, perduti anch’essi, chissà dove. “Nei miei pensieri si posavano nuove speranze”, scrive. Altrove  scrive “I pensieri illuminanti sono necessari alla vita”.

“Fin dalla mia giovinezza – scrive ancora Michele Maria Colzani – sono sempre stato attratto dai libri e nella mia vita ne ho letti a centinaia, di tutti i generi, dalle commedie di Plauto ai libri gialli di Agatha Cristy, dai romanzi storici di Dumas ai legal thriller moderni di Grisham. Dopo anni di letture ho scoperto la beat generation con i romanzi di Kerouac e ho trovato colui che ho eletto a mia guida poetica, Allen Ginsberg. Scrivo ininterrottamente da quando avevo vent’anni e, oltre a varie raccolte di poesie, ho scritto anche vari brevi romanzi.

Armonia

Le sue dita sul mio volto.
Il tocco leggero della sua mano
ad accarezzare
i miei brividi di schiena.
Il suo palmo sulla mia guancia.
Le linee del suo destino
ad incrociarsi
con le mie.
Sul mio petto scivolavano i suoi capelli.
Sotto il mio petto scivolavano le emozioni.

Le sue labbra sulle mie.
L’ardore e la voglia di lingue
ad intrecciare
un desiderio di sentimenti.
La sua bocca sul mio collo.
Il profumo del suo corpo
nel respiro
del mio tempo.
Sui miei pensieri si posavano i suoi baci.
Nei miei pensieri si posavano nuove speranze.

 

***
Dolcemente

.
Ho profetizzato albe di luce
e tramonti di pioggia.
Ho scritto di strade senza fine
e di illuminati sogni.
Ho previsto il battito del mio cuore
e i gesti delle mie mani.
Ho fatto viaggi solitari
e guardato città piene di illusioni.

Ed ora sono qui
a racimolare quel che resta del tempo
solo per te.

È per te
che suono i miei pensieri
quando la notte pronuncia
il nome del vento
e le foglie cadono dolcemente.
È per te
che scrivo i miei sentimenti
quando la sera canta speranze di vita
e la neve cade dolcemente.
È per te
che ballo la danza dell’eternità
quando i giorni si allungano al nuovo sole
e i fiori si aprono dolcemente.
È per te
che respiro le illusioni di realtà dorate
quando il mattino si presenta
carico di bellezza
e il cielo si muove dolcemente.

-Mi sono tolto la polvere di dosso
ho lavato la mia faccia
mi sono specchiato come un angelo nudo
nelle stagioni paradisiache-.

Ed ora sono qui
davanti a te
per mostrarti le vie dell’infinito
che portano dritte
al tempo che ci è concesso.

 

***
Fraseggio

L’ignoranza è restrizione.

Macchine & denti misurano il costo della vita.

L’arte sta sanguinando sui cartelloni pubblicitari.

La mia faccia ha bisogno di un cambiamento.
(Mi taglierò la barba).

L’inquinamento fa bene ai mercati azionari.

Il consumismo ha fallito.

La libertà è un pornoshop & tasse illimitate.

I miei piedi hanno bisogno di fuggire.
(Correrò su un prato d’erba).

L’America è una colomba senza ali.

I dittatori sono becchini dell’amore.

La religione ha un parlamento assenteista.

La mia anima ha bisogno di pensieri.
(Circolerò sulle strade della gente).

Le regole si contraddicono.

La musica è giovinezza per la pelle.

Le notizie sui giornali bilanciano il tempo.

Le mie impressioni hanno bisogno di forma.
(Scolpirò un altro foglio).

I pensieri illuminanti sono necessari alla vita.
***
Aspettando il nostro presente

.
È l’oggi atteso da giorni,
il domani che arriva.
È il suo passo in cammino,
è il suo corpo che avanza.
È il suo sogno che si avvicina,
i suoi pensieri portati in dono.

Sarà l’oggi che si desta,
il nuovo domani sa che non deve avere fretta.
Saranno i suoi occhi che gioiscono,
le braccia pronte ad accoglierli.
Saranno i suoi baci che mi cercano,
le mie mani fremeranno desideri.

È l’oggi che si prepara a vivere,
il domani che ha cambiato nome.
È la gioia trasportata dal vento
nelle pioggia leggera di giugno.
È la gioia mischiata alla speranza
che non si vorrebbe perdere mai.

 

***

Ho imparato a viaggiare

Ho imparato a viaggiare
con gli occhi che mangiavano asfalto
e bevevano benzina,
con le mani che stringevano nuvole
e disegnavano orizzonti,
con il respiro che bruciava il vento
e si ubriacava di stagioni,
con la bocca che inghiottiva nicotina
e si fumava la vita.

Ho imparato a viaggiare
con il cuore che illuminava le emozioni
e abbagliava i sogni,
con lo stomaco che digeriva eternità
e rigurgitava infinito,
con i capelli che intrecciavano destino
e dipingevano visioni,
con i pensieri che sventolavano liberi
e si spogliavano nudi.

Ho imparato a viaggiare
per non morire nell’immobilità dei giorni,
per non restare imprigionato nelle trame ferrose della quotidianità,
per non lasciare il mio sguardo fisso sulla noia della ripetizione.

 

***

 

Alla sposa dei miei sogni

.

Tra ballerini di sogni e suonatori di rose
mi addormenterò accanto ai tuoi occhi
più calmo del sole che scende nel tramonto d’estate
più dolce del vento che lo accoglie.

Così io sarò una terra di frutti
per le tue labbra e le tue illusioni
e non smettere mai di rincorrere gli angeli
che la luce disegna sulle mie mani.

E mi vestirò di verità
lasciando indietro i miei anni
e le loro paure
per stringerti più forte ai battiti del cuore.

 
***
Per sempre

“Per sempre”
è utopia,
eternità clandestina
sogno dei desideri
miracolo della fede
illusione del cuore
delirio di Crono.

“Per sempre”
è in nessun luogo
è visione infinita
orologio senza lancette
musica senza suono
foglio senza inchiostro.

“Per sempre”
è la ricerca
di anime pure
che vogliono trovare
l’estasi del tempo.

 

***
Vita Perduta

È nell’intreccio dei miei incubi
quel nome che mai nessuno
urlerà, sussurrerà,
chiamerà, sgriderà.
Ma sarà sempre un nome scritto
in un angolo della mia mente.

È nell’inquietudine dei miei risvegli
quel volto che mai nessuno
vedrà, disegnerà,
specchierà, toccherà.
Ma sarà sempre un volto scolpito
in un angolo dei miei occhi.

È nell’arrendersi ad ogni nuovo giorno
quel cuore che mai nessuno
amerà, palpiterà,
emozionerà, odierà.
Ma sarà per sempre un cuore che batte
in un angolo del mio petto.

È nell’ombra dilagante della sera
quella voce che mai nessuno
sentirà, ispirerà,
ferirà, storpierà.
Ma sarà per sempre una voce bisbigliante
in un angolo del mio orecchio.

E potrei continuare
per ogni singola parte
di ciò che potevi essere
per ogni singola parte
di ciò che sono.

 

***

 

Follia e Ragione (A C.S.)

Tutti gli uomini pensano
con la ragione della follia
e tutti gli uomini vivono
nella follia della ragione.

Dov’è tutta la gioia
che non ti hanno permesso di vivere?
Dov’è tutta la follia
che ti hanno fatto indossare a forza?

Pazzi gli inventori del futuro,
pazzi i santi del calendario,
pazzi gli scienziati eretici,
pazzi gli inquisitori della stregoneria,
pazzi i lavoratoti quotidiani,
pazzi i dittatori sanguinari,
pazzo Cristoforo Colombo, pazzo Galileo Galilei,
pazzo San Francesco D’Assisi,
pazzo Allen Ginsberg,
pazze le generazioni sognatrici,
pazzi su pazzi su pazzi…

-Anche il genio alla sua nascita
viene scambiato per pazzia-.

Innatura tecnologica.

Anime controllate,
corpi in fila alla cassa di Freud.

Innatura esistenziale.

 —

Michele Maria Colzani, nato a Clusone (BG) il 06/10/1977 e residente a Villa d’Ogna (BG).
Con la casa editrice Altromondo ha pubblicato il mio romanzo “Le strade del blues”, pubblicazione che non ha avuto nessuna notorietà in campo letterario.
Nel mese di gennaio di quest’anno del 2011 si è classificato al primo posto, nella sezione poesia inedita, al concorso “Autore di te stesso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *