L’Unesco celebra Giulio Einaudi e Giuseppe Verdi

2012-2013: Rinasce il Genio italiano. L’Unesco celebra Giulio Einaudi e Giuseppe Verdi. Due anniversari sotto il segno della nazione italiana.

La direzione generale UNESCO ha accolto la richiesta della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, presieduta dal prof. Giovanni Puglisi, di inserire nel programma delle celebrazioni unescane del prossimo biennio il 100° Anniversario della nascita di Giulio Einaudi (1912- 1999) e il 200° Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-1901).

Giulio Einaudi è stato uno dei maggiori editori italiani della seconda metà del XX secolo. Nel 1933, insieme a Leone Ginzburg, fondò la Giulio Einaudi Editore di ispirazione democratica e laica, la cui attività fu caratterizzata, soprattutto nella prima fase, dalla diffusione di temi tenuti ai margini della politica culturale del regime. Perni di questa esperienza furono, tra gli altri, gli intellettuali Norberto Bobbio, Giulio Bollati, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Ineguagliabile laboratorio di idee, la casa editrice ha pubblicato le opere di molti scrittori italiani significativi come Primo Levi ed Elsa Morante.
Giuseppe Verdi incarna l’opera italiana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo grazie a capolavori come Rigoletto (1851), Aida (1871), Falstaff (1893). E Il Nabucco (1841), la cui famosa aria del Va Pensiero divenne
una sorta di inno italiano contro l’occupazione austriaca e di spinta all’emancipazione nazionale.

In un Paese all’epoca semianalfabeta e caratterizzato da una forte frammentazione linguistica, Verdi è inoltre considerato uno degli architetti della lingua nazionale, l’italiano. Infatti, la dimensione letteraria e popolare dei suoi lavori, nonché la popolarità dei suoi cori, contribuirono in maniera decisiva alla creazione e diffusione dell’arte italiana durante la riforma del territorio nazionale.

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