Opere Inedite, Lucianna Argentino

<< Era il luglio del 1977. All’esterno avevo la distesa del mare, il suo paesaggio immenso, le sue onde e il loro canto incessante. Dentro avevo mareggiate, ero contesa tra l’adolescenza e l’età adulta.>> Lucianna Argentino, mi scrive che a quindici anni era già in rapporto ‘di confidenza’ con la scrittura attraverso un diario su cui quotidianamente scriveva di se stessa.  Lucianna racconta: <<fu facile esprimere su un foglio bianco il mio disagio, farne un luogo in cui poter essere me stessa, un’estensione di me dove nessuno sguardo mi giudicava. Poesia come alleanza tra corpo e anima. Fu facile come gesto in sé e fu difficile perché ciò che dentro premeva chiedeva parole diverse, parole che erano come uno strappo, uno schiaffo e nello stesso tempo come un’ abbraccio, una carezza; parole che sgorgavano da un luogo sconosciuto da cui una voce carica di ombre mi chiamava. Fu l’inizio di un affascinante cammino. Ed è aggirandomi tra quelle ombre che ho continuato a frequentare la poesia, lottando con esse e per esse, portando alla luce il carico di verità che in esse è racchiuso e da cui trarre senso nell’apparente “non senso” che spesso avvolge la realtà delle cose e delle persone e il linguaggio poetico stesso. >>
di Lucianna Argentino

….

Sta in quel di più – visione delle madri
lei che parla senza staccare la lingua dal dolore
e continuamente lo rifà presenza
di se stessa e di quel che
del suo motivo le avanza.
***

Dice che non c’è addio nelle asole
e asola allora sia:
poca materia intorno e vuoto.
Sia passaggio e allaccio
sia lo spazio dell’abbraccio e del ritorno
sia pertugio e rifugio
sia il chiuso esposto alla parola.

***
Sommale le storie, fanne cifre aguzze
come gli anni di quelli vissuti
sulla capocchia di uno spillo;
prendimi il fiato, la rincorsa;
trattienimi dentro silenzi
in ascolto delle radici,
del crescermi dell’anima
mentre scrivo per sapere cosa è natura
e cosa è sostanza e come fa a essere buono
un frutto o un uomo.

***
Prima il compito
il dovere
del sì detto d’incanto
e poi la prova
la misura
della visione
e della stonatura.

***

Prossimi al mio dire
quelli battezzati con la terra,
rivestiti della grazia delle zolle,
braccati nelle selve cittadine,
entro radure di pestilenze umane,
di ossa rotte, di fracassate speranze.
Prossimi al mio dire
quelli senza peso, senza giusta misura
predestinati all’indeterminazione,
cause efficienti della frazione del pane.
***
Arrivarono le campane
a siglare l’inizio di maggio
a scapicollare il nevischio
e le rondini appena giunte
e poi di nuovo la buona stagione
a sciorinare pistilli e spore
nei parchi allevati dall’infanzia
a ciuffi d’erba e pinoli
a sassolini e terra nelle scarpe
e formiche e luce tra i capelli.

***

Curva sul lavello stava la madre
le clavicole serrate, custodi di un pensiero
che dentro le faceva eco
ma da un’altra voce.
E una pena da lei mi arrivava
come di chi voglia limitare il male
rendendo sinottici la pena e il gaudio.

*** 

Non risposero all’appello
ma la loro assenza
non provocò domande
semplicemente si stette
ad ascoltarne l’eco del nome
come davanti la lettura
di un testamento.

Lucianna Argentino è nata a Roma nel 1962. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: “Gli argini del tempo” (ed. Totem, 1991), “Biografia a margine” (Fermenti Editrice, 1994) con la prefazione di Dario Bellezza e disegni di Francesco Paolo Delle Noci; “Mutamento” ((Fermenti Editrice,1999) con la prefazione di Mariella Bettarini; “Verso Penuel ” (Edizioni dell’Oleandro, 2003), con la prefazione di Dante Maffia; “Diario inverso” (Manni editori, 2006), con la prefazione di Marco Guzzi. Con Pagina-Zero ha realizzato nel 2008 un e-book tratto dalla raccolta inedita “Le stanze inquiete” e nel 2011 un nuovo e-book dal titolo “Nomi” con il blog “Le vie poetiche”.

16 pensieri su “Opere Inedite, Lucianna Argentino

  1. Ecco le poesie di Lucianna Argentino, alla quale dò il benvenuto!
    Lucianna definisce la poesia l’alleanza tra corpo e anima.

    Mi sembra condivisibile questa sua affermazione per dare inizio al nostro nuovo dibattito sulla poesia…

  2. … posso fare mente al posto di anima Luigia?… mi ci muovo più a mio agio.
    Beh, è condivisibile e aggiungerei: ” vita alleanza di corpo e …mente ”.
    Considera quanto questo discorso legato alla poesia mi faccia comodo: 2 corpi diversi, per 2 menti diverse e quindi una poesia differente…
    …così la poesia di donna mi fa rizzare le orecchie e fiutare il terreno, in un movimento, una ricerca che è fisico e psichico.
    Un punto a vostro favore ( e tuo Luigia, nella tua affermazione di poesia più al femminile )è che voi col vostro corpo avete quasi sempre un rapporto più profondo, a volte difficile, ma che vi permette spontaneità d’espressione ed un maggior calore. Noi troppo spesso, questo rapporto lo lasciamo un po’ da parte, diviene a limite solo esibizione, ed esprimiamo concetti complessi, ma astratti,distanti, senza calore corporeo.

  3. Ogni volta che leggo Lucianna, sento il suo “lavoro” sui versi.
    Una delle poesie più equilibrate, questa sua, tra quelle lette ultimamente. Mente, corpo e anima, si incontrano, si mescolano, si mischiano senza mai risultare fuori misura. Del tutto assenti autocompiacimenti e voglia di apparire, attraverso parole d’effetto, spesso incomprensibili o fuori contesto, che caratterizzano parecchia poesia sul web.
    Poesia “matura” questa di Lucianna, caratterizzata da una voce ormai sicura e riconoscibile, che via via, va arricchendosi di nuove esperienze e sfacettature.
    Grazie a Luigia, per avercela proposta e grazie a Lucianna
    per questi doni.

    vincenzo celli

  4. Luca!
    Corpo e … mente?
    Ma questi due corpi (maschile e femminile) si avvicinano… si incontrano, sai? La poesia è un bel momento di incontro…

  5. … è quella vicinanza che non si concretizza mai…
    o ha la vita di un istante…

    Altrimenti la sete reciproca sarebbe colmata e non ci sarebbe desiderio di un nuovo incontro…

  6. Considero Lucianna Argentino una persona ‘innamorata’ della poesia, e per questo anima e corpo rappresentano, secondo me, nella sua poesia un tutto inscindibile. La sua sensibilità acuta e radicata la porta ad esplorare il delicato passaggio del dentro e fuori dall’io e a tradurlo in versi dove appare una dolorosità sacra, solenne espressa in un linguaggio chiaro, definito e sempre lirico.
    Così tra “asole” e “pertugi” la sua poesia ricama la vita e l’abbraccia con la devozione di una madre e la forza di una voce che ha trovato la sua giusta eco.
    monica martinelli

  7. Buondì Lucianna! Che meraviglia, riesci a regalarci ogni volta emozioni di rara intensità e ammirevole profondità, l’attenzione al realismo, alla gioia e al dolore, di una donna intensa e sensibile alle cose vere della vita, coperte spesso dal frastuono della mediocrità quotidiana! Fabri

  8. Innanzi tutto il mio sincero grazie a Luigia Sorrentino che mi ha generosamente ospitata. Mi scuso per questo passaggio veloce presa in questo momento da non entusiasmanti incombenze. Ma prometto di tornare nel pomeriggio con più calma. Intanto grazie a tutti coloro che hanno lasciato un segno della loro attenta lettura. Un carissimo saluto, Lucianna

  9. Corpo e anima e mente, vero. Il mio dire anima, Luca, certo include la mente ma mi ci vuole pure l’anima se no ci sto stretta… Certe volte mi chiedo se questa alleanza venga prima, se sia la condizione sine qua non fare poesia o se sia la poesia stessa a generarla, forse perché nella vita non sempre questa alleanza si realizza. Certo è pur vero che il tempo della poesia è altro, penso che capiti a tutti coloro che scrivono poesia di sentirsi come emergere da un’altra dimensione, una volta che alzano gli occhi dalla pagina. Non solo la sola a sentire che si scrive con l’anima e la mente e il cuore e il corpo, questo nostro meraviglioso corpo, attraverso la sua intelligenza e sensibilità, attraverso il suo potere di toccare le cose, di trasformarle, ferirsi a volte con esse e a volte riceverne carezze.
    E grazie a Monica e alla sua precisa analisi, sono innamorata della vita e dunque della poesia, per me inscindibili anche se questo tema (poesia e vita) meriterebbe di essere approfondito e meditato.
    Fabrizio grazie a te, per la tua cara attenzione e sensibilità.
    Vincenzo! Che piacere sentirti e grazie di cuore per le tue parole. Io credo nella poesia, nella sua forza immensa, parte forse di quella fede che si dice capace di smuovere le montagne, (ma è già tanto se riesce a smuovere certi nostri sassolini interiori); è quella forza tellurica interiore che ti scuote e ti obbliga a scrivere.
    Grazie Lucetta per la tua stima che sai contraccambio.
    Per il momento un carissimo saluto a tutti! Lucianna

  10. Lucianna, benvenuta!
    Grazie per averci offerto la possibilità di conoscere un po’ più da vicino la tua poesia.

  11. Sono incantata dai versi di Lucianna.
    La leggerezza, la delicatezza del verso, sussurrato, celano un pensiero solido e lucido, sostenuto da un forte senso di dignità unita a com-passione verso il genere umano, le donne, gli “ultimi”, figure di un’innocenza non perduta, poetizzata.

  12. La voce di Lucianna Argentino, ormai consolidata in un ritmo definito e costante, ha la pienezza dell’armonia e s’incarna in un vissuto poetico che non ha l’eguale. C’è sempre, tra le parole di Lucianna, uno spazio per l’infanzia ed il femminile: è connotazione della sua scrittura.

    Un caro saluto,

    Rosaria di Donato

  13. L’occasione di leggere la poesia di Lucianna è divenuta, per me che l’ho già recensita per “Diario inverso”, una tentazione “evitica” per come ella sa trasfondere la sua femminilità piena dentro alle parole, prima, ai versi, poi, comunicando al lettore la sua consumata consuetudine poetica proprio nel momento della “fusione”, quando, cioè, l’immagine mentale s’imprime sulla pagina scritta. Una prova?
    “Sia passaggio e allaccio/sia lo spazio dell’abbraccio e del ritorno/sia pertugio e rifugio/sia il chiuso esposto alla parola”, dove l’allitterazione lungi dal farsi gioco o trucco di mestiere, salda i fili di una vicenda umana e, insieme, ne trascende la vampata, sconfina in un’intonazione esportabile alla condizione umana carica di spessore e nitore.
    Il mio augurio è che Lucianna renda sempre più serrato il colloquio di sè attraverso il suo vissuto, la filigrana dei suoi ricordi, attingendo a tutti i luoghi visitati e alla fonte poetica che la abita.

  14. Grazie a te cara Luigia per avermi ospitato in questo spazio dove si respira aria buona, aria di poesia…
    E grazie a Rosaria e a Loredana per i loro bei pensieri. Scrivo proprio per compassione e per amore. Un abbraccio caro, Lucianna

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