Renato Minore, “La promessa della notte”

“La  promessa della notte” di Renato Minore, Donzelli Editore (25,00 euro)

“La poesia si trova a essere investita di un ruolo fondamentale in questa melma di disvalori, che è quello di ricreare le connessioni vitali tra passato e futuro. La poesia riesce a conservare ‘quanto resta’ del senso dell’uomo nel momento in cui di quel senso dichiara l’irrecuperabile perdita. La poesia è ‘memoria’ nel senso più alto del termine”.

Sono definizioni e dichiarazioni come questa di Andrea Zanzotto, il grande poeta di Pieve di Soligo scomparso nell’ottobre scorso, che bastano a render questo libro di Renato Minore una lettura coinvolgente, sorprendente, una piccola miniera alla scoperta dell’oro della poesia, attraverso i tunnel che scava ogni poeta e che Minore percorre con ognuno di loro in queste sue interviste. Continua a leggere

Scrittori italiani ‘stroncati’… da se stessi

Vi segnalo una iniziativa interessante di Gian Paolo Serino (nella foto) “Scrittori stroncati da scrittori (se medesimi)” inaugurata oggi  sul sito Satisfiction.

Ecco quanto scrive Serino: “Alcuni tra i maggiori scrittori italiani hanno deciso di stroncarsi. Non la carriera, per quello c’è sempre tempo, ma il loro ultimo romanzo. Con feroce ironia hanno deciso di guardarsi allo specchio e riflettere sulla propria opera.

Lontano dalle passerelle di carta, dai confessionali televisivi e dai tinelli catodici dei nostri pomeriggi postmoderni (dove tutto più che vero sembra ormai diventato ‘Verissimo’) l’onestà intellettuale è l’ultima speranza che rimane alla letteratura per diventare non eco, ma Voce.

‘Scrittori stroncati da scrittori’, che nel titolo ricorda la collana Einaudi ‘scrittori tradotti da scrittori’, vuole evidenziare come gli scrittori contemporanei abbiano ormai i dovere non solo di riflettere, ma anche di riflettersi. Continua a leggere

Per Andrea Zanzotto… lontan massa son ‘ndat pur stando qua …

Giovedì 17 novembre 2011, alle ore 17:30, inaugurazione della mostra PER ANDREA ZANZOTTO Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Sale espositive di Palazzo Loredan, Campo Santo Stefano, Venezia.

(dal 18 novembre al 17 dicembre 2011)

Ad un mese dalla scomparsa di Andrea Zanzotto, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti ricorda il grande poeta e socio onorario con la mostra del fotografo Graziano Arici “Per Andrea Zanzotto… lontan massa son ‘ndat pur stando qua …” Continua a leggere

Ricordo di Andrea Zanzotto

Casa della Poesia al Trotter con il patrocinio dell’ I.C. “Casa del Sole” di Milano, venerdi 11 novembre 2011 alle 18:00 (Auditorium ex Chiesetta del Parco Trotter) ricordo di Andrea Zanzotto il poeta e la sua limpida voce. Interventi di Tiziano Rossi, Michelangelo Coviello, Patrizia Valduga, Costanza Lunardi. 

Coordina Vincenzo Viola.
Ingresso libero

Per l’Associazione Culturale Casa della Poesia al Trotter
presidente Giusi Busceti.

L’ingresso principale del parco è in Via Giacosa, 46 – Milano – M1 Rovereto. Con una passeggiata di due minuti tra gli alberi sul viale di sinistra, si avvista il campanile della Ex-Chiesetta.  Sarà sempre aperta l’entrata di Via A. Mosso, 7 (Angolo Via Padova).

Andrea Zanzotto e il suo gatto, Uttino

Lo apprendo solo adesso, e lo riporto qui perchè mi sembra un particolare non poco importante. Lunedì, il giorno prima che morisse Andrea Zanzotto era morto il suo gatto, Uttino, al quale il poeta era molto affezionato e a cui aveva dedicato belle filastrocche.

Avvertenza
Il testo della poesia di Andrea Zanzotto, qui sotto riportata, è tratta dai Versi giovanili, (nella raccolta Mondadori Andrea Zanzotto Tutte le poesie del 2011 è invece collocata in Appendice, Versi giovanili.)

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Biancamaria Frabotta, ad Andrea Zanzotto

Biancamaria Frabotta, ad Andrea Zanzotto

Alla fine del 1990 il Dipartimento Scuola Educazione mi chiese di dedicare un programma al Canzoniere di Petrarca. Pensai che i migliori lettori sarebbero  stati i poeti. Pregai Zanzotto di leggere la sestina 214 e lui accettò con un assenso sincero, appena un po’ ironico, e ne conservo ancora l’eco dentro di me di quella sua pronuncia dolce e strascicata che rendeva amichevole anche la più ardua sintassi poetica.La sua di moderno e in contrappunto quella dell’antico maestro. A ripensarci oggi arrossisco per l’ardire della mia richiesta, ma la condiscendenza dei poeti è grande, almeno quanto la fiducia che ci ispirano. Tutto passa a questo mondo, ma come vorrei stanotte ripescare quella lontana puntata sull'”ombroso bosco” e riudire, per accomiatarmi da lui, quel meraviglioso ibrido e lo struggimento della sua naturalezza. Ma almeno una terzina si ripresenti, per nostra compagnia, per gioia e per dolore, per consolazione e nostalgia. Una sola terzina colta da quel bosco. “Ma Tu, Signor, ch’hai di pietate il pregio,/ porgimi la man dextra in questo bosco:/ vinca l’ Tuo sol le mie tenebre nove”.

di Biancamaria Frabotta

La camera ardente per Andrea Zanzotto

La camera ardente per Andrea Zanzotto sarà allestita a partire oggi, mercoledì 19 ottobre, presso la struttura sanitaria dell’ospedale di Conegliano Veneto dove il poeta si è spento ieri all’età di novant’anni compiuti proprio il 10 ottobre e rimarrà aperta fino a venerdì mattina.  

I funerali si terranno venerdì alle 15:00 nel Duomo di Pieve di Soligo. Il rito sarà officiato dal vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo.

Elio Pecora, per Andrea Zanzotto

Elio Pecora, per Andrea Zanzotto

Ci si può perdere e sperdere nelle sue poesie, come accade a chi si spinge oltre il limitare di un bosco e sente di uscire dalla propria mente e dal proprio corpo: per lasciarsi in un tempo che non ha ore né giorni e non gli appartiene. Una perdita che è un incantamento. Un trovarsi nella misura dello sterpo, della foglia. Tornare acqua, vento, nuvola.

Accadeva altrettanto nella persona: la voce leggera, cantante, lo sguardo gentile, a momenti ironico. Da quali reami sconfinati di verità e di stagioni veniva quel suo “petel”: balbettio e mancamento, cenno e viatico inconsolato?
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Valerio Magrelli su Andrea Zanzotto

“La caratteristica più notevole di Andrea Zanzotto è stata la sua straordinaria capacità di connettere aperture verso ricerche psicanalitiche, specie di area francese, da un lato, e il suo totale radicamento nel territorio, dall’altro – spiega Valerio Magrelli. “Pensieri, intuizioni desunte da Heidegger o Lacan sono da lui immesse nella riflessione sulla sua terra, sul luogo, sugli orizzonti entro cui sorge la sua lingua. E’ da questo che nasceva la sua attenzione all’ambiente, che lo ha portato anche a impegnarsi più volte in senso ecologista, ma che si univa poi alla ricerca di strade diverse, coll’uso del dialetto, della lallazione infantile e altre sperimentazioni. Sono le due polarità che lo fanno grande e assieme lo rendono tanto difficile”.

A questo “vorrei aggiungere – dice sempre Magrelli – le sue pagine come critico, che ha scritto cose finissime su Antonin Artaud e Henri Michaux, per esempio, sempre attento alla contemporaneità, facendo attraversare tutto dalla sua personalissima ironia sorniona, affabilissima”.

Maurizio Cucchi su Andrea Zanzotto

Il poeta Maurizio Cucchi in Cronache di poesia del Novecento (Gaffi, 2010) riprende un suo saggio su Andrea Zanzotto uscito su Paragone, n.300 nel febbraio del 1975.

Pubblico qui il testo integrale del saggio. A rileggerlo infatti, si potrà comprendere – a 36 anni  da quella prima pubblicazione -ancor di più (e meglio) il valore letterario di un grandissimo poeta del Novecento: Andrea Zanzotto.

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Andrea Zanzotto

di Maurizio Cucchi

Muta gradualmente, agli occhi di chi abbia qualche dimestichezza con i libri di Zanzotto, certo suo discostarsi insistito, quasi programmatico, a volte dispettoso e ironico dal centro del discorso. Cade, o svanisce progressivamente, quella maschera in parte ingannevole del divagante e dell’incongruente o dello sperimentale a tutti i costi. Ne deriva che il carattere ‘anarchico’ di questo lavoro, la sua foga e la sua ansia di ‘effrazione’, si presentino più che altro come aspetto esterno ma necessario; quasi il sintomo più evidente di quell’impossibilità di portare a coagulazione serie disparate di frammenti, di schegge proiettati nelle più varie direzioni. Continua a leggere

E’ morto il poeta Andrea Zanzotto

Andrea Zanzotto

Un grande lutto colpisce la comunità dei poeti. E’ appena arrivata in redazione la notizia della morte del poeta Andrea Zanzotto. Aveva compiuto novant’anni il 10 ottobre scorso. Da pochi giorni era stato ricoverato all’ospedale di Conegliano Veneto per complicazioni cardiache.  L’autore dei ‘Fosfeni’ aveva compiuto 90 anni lo scorso 10 ottobre. Il poeta, candidato da molti anni al premio Nobel per la Letteratura, è spirato alle prime luci dell’alba. Zanzotto era nato il 10 ottobre 1921 a Pieve di Soligo.  La sua straordinaria voce ci macherà moltissimo. A sua moglie e ai figli il più vivo cordoglio da tutta la redazione di Rainews.

“Che cosa si capisce della vita dopo 90 anni? Niente”. Così aveva detto Zanzotto in un’intervista al Tg3 del Veneto il 10 ottobre scorso, giorno del novantesimo compleanno, che aveva trascorso nella sua casa di Pieve di Soligo, sulle colline trevigiane. “Cosa vuole che si capisca in 90 anni ? – aveva aggiunto – Per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900 di anni…”.

Un ricordo di Andrea Zanzotto, nel servizio di Luigia Sorrentino realizzato oggi, 18 ottobre 2011 per Rainews.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/10/zanzotto-sorrentino.mp4[/flv]

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Andrea Zanzotto su Paul Celan

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

E’ appena uscito un preziosissimo gransasso nottetempo, di Ginevra Bompiani: Paul Celan Poesie sparse pubblicate in vita, con un saggio di Andrea Zanzotto, a cura Bertrand Badiou e Barbara Wiedemann, edizione italiana a cura di Dario Borso, con un dipinto di Giosetta Fioroni, con Per Paul Celan, di Andrea Zanzotto. (8,00 euro)

«Per chiunque, e particolarmente per chi scrive versi, l’avvicinamento alla poesia di Celan, anche in traduzione e in forma parziale e frammentaria, è sconvolgente. Egli rappresenta la realizzazione di ciò che non sembrava possibile: non solo scrivere la poesia dopo Auschwitz ma scrivere “dentro” queste ceneri, arrivare a un’altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell’annichilimento. Celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un’asprezza che non si esiterebbe a dire senza paragoni: ma nel procedere attraverso gli ingombri dell’impossibile egli genera una messe abbagliante di invenzioni, che hanno contato decisamente nella poesia del secondo Novecento, non solo europeo, e che pur sono esclusive, escludenti, sideralmente inavvicinabili e non passibili d’imitazione. Ne resta messa in crisi qualunque ermeneutica, che esse pur impetuosamente aspettano, prescrivono». […]

di Andrea Zanzotto

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Andrea Zanzotto compie 90 anni, gli auguri dal mondo del web

Oggi, lunedì 10 ottobre 2011, Andrea Zanzotto, compie 90 anni. Buon compleanno! Facciamo sentire la voce del web.

Postate un commento con i vostri auguri al più grande poeta italiano vivente del secondo Novecento.

In occasione del 90esimo compleanno del poeta Andrea Zanzotto il presidente del consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato ha voluto onorare il letterato tributandogli il ‘leone del Veneto’, la massima onorificenza della regione Veneto.

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Andrea Zanzotto, il poeta e la tentazione della felicità

Oggi il poeta Andrea Zanzotto compie 90 anni. “Ascoltando dal prato. Divagazioni e ricordi”, curato da Giovanna Ioli (Interlinea, euro 10), è una raccolta di testi e ricordi in gran parte inediti del più grande poeta italiano vivente su aspetti legati alla sua vita, alla sua opera e alla società italiana.

“Chi scrive poesia ha sempre anche la vecchia tentazione della felicità, sia pure sotto la specie (infame?) del ‘paradiso artificiale’, da ottenere via droga, droga verbale”: è una delle considerazioni di Zanzotto che ricorda le tradizioni della sua infanzia e la natura nel suo Veneto, scagliandosi infine contro “la dissacrazione della natura, che non è mai pura natura, ma natura e storia insieme”. Continua a leggere

In libreria ‘Tutte le poesie’ di Andrea Zanzotto

In occasione dei novant’anni di Andrea Zanzotto  (il 10 ottobre) è in libreria ‘Tutte le poesie’ Mondadori, 2011 (18 euro), un volume che raccoglie l’intera opera del grande poeta.

Dal folgorante libro d’esordio del 1951, ‘Dietro il paesaggio’, fino al recentissimo ‘Conglomerati’, questo volume raccoglie l’intera produzione di Andrea Zanzotto, maestro della poesia italiana del secondo Novecento. Il silenzio della Natura e le violenze della Storia, l’ordine e il disordine, la scienza, il sacro, i saperi umani: nella sua straordinaria parabola linguistica la poesia di Zanzotto attraversa i grandi interrogativi della società occidentale e li traduce in un messaggio di speranza e di lode alla realtà. L’analitica introduzione di Stefano Dal Bianco uno dei massimi esegeti del poeta, guida il lettore alla scoperta delle tappe fondamentali di questo percorso poetico. Un percorso a spirale: «Per quanto la curva si allarghi fino a comprendere l’universo mondo, ogni suo punto è in rapporto costante con l’origine, con un luogo – Pieve di Soligo – e con un libro – ‘Dietro il paesaggio’». Continua a leggere

Venezia festeggia Andrea Zanzotto

La Città di Venezia festeggia i novant’anni di Andrea Zanzotto dedicandogli “Parlami ancora”, lo spettacolo teatrale ideato e messo in scena dall’attrice Stefania Felicioli, per la regia di Stefano Pagin, in collaborazione con l’Assessorato comunale alle Attività culturali e il Teatro Stabile del Veneto. L’appuntamento è fissato per domani, giovedì 6 ottobre, alle ore 20.30 al Teatro Goldoni di Venezia.

“La nostra città deve moltissimo a Zanzotto – ha affermato l’assessore comunale alle Attività culturali, Tiziana Agostini – e per questo Venezia gli rende omaggio in occasione del suo compleanno. Questo spettacolo, rivolto alla città e a tutta la comunità culturale che gravita attorno ad essa, sarà un importante avvenimento per mettere in primo piano la poesia attraverso il linguaggio del teatro”. Continua a leggere

Andrea Zanzotto, “Mi attirano i neutrini più veloci della luce”

Andrea Zanzotto, uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, compirà novant’anni il 10 ottobre prossimo. Dalla sua casa di Pieve di Soligo in provincia di Treviso dove è nato nel 1921 con un filo di voce dice di essere interessato più del suo compleanno alla scoperta dei neutrini che superano la velocità della luce. “E’ una specie di miracolo che mi attira e vorrei approfondire, per quanto possibile” ha detto il poeta.

Zanzotto – fu notato da Giuseppe Ungaretti – è anche autore di prose ed è da sempre impegnato nella difesa dell’ambiente (“in questo progresso scorsoio non so se vengo ingoiato o ingoio”), in occasione del suo compleanno sarà festeggiato con tante iniziative e pubblicazioni fra le quali una che testimonia la sua passione per il grande schermo: ‘Il cinema brucia e illumina’ (Marsilio), con una lettera inedita di Federico Fellini.

L’omaggio più importante al poeta avverrà il 10 ottobre nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi di Padova, la città dove si è laureato nel 1942 e di cui ha la cittadinanza onoraria. Continua a leggere

Opere Inedite, Franco Buffoni

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi a Opere Inedite leggiamo la poesia di Franco Buffoni (qui accanto in una foto ritratto di Dino Ignani), ma anche un interessante saggio sulla poesia scritto sempre da Buffoni. Una riflessione importante che spero leggerete in molti. La poesia dell’oggi ‘allontanata’ dai mezzi di diffusione di massa (giornali e televisioni) registra un altissimo  tasso di interesse sulla rete internet.

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ll senso della poesia oggi
di Franco Buffoni

“1. Quando si celebrò il secondo centenario del tricolore italiano, nel 1997, a Reggio Emilia, patria della nostra bandiera, venne invitato Mario Luzi. Perché Luzi? Perché cento anni prima era stato invitato Carducci. Riflettiamo: Carducci, il poeta vate, alla fine dell’Ottocento, a festeggiare il centenario del tricolore aveva un senso. Cento anni dopo Luzi venne invitato nella convinzione di creare una simmetria. Chi era il poeta italiano in pole position per il Nobel secondo gli accademici del Lincei? Mario Luzi! E allora Mario Luzi venne invitato a Reggio Emilia. Nessuno dei presenti conosceva i suoi versi e nemmeno i titoli dei suoi libri. È evidente che, per creare una vera simmetria con Carducci, avrebbero dovuto invitare Claudio Baglioni.
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A Milano, Poesia per i giovani

Appuntamenti

Lunedì 23 maggio ore 17 :00 – 18:30 – Casa Merini Poesia per i giovani – a cura di Giancarlo Majorino
Casa Merini, via magolfa 32 – Milano

Giancarlo Majorino ritorna alla Casa Merini per un altro incontro rivolto a un pubblico di giovani amanti della poesia

Ingresso libero, previa prenotazione

segreteria@lacasadellapoesia.com

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Patrizia Valduga, Poeti innamorati. Da Guittone a Raboni

«Fuoco di paglia è amore di poeta, / perciò è vorace, ed è così fugace». Questo dice Attila József.
«L’amore dei poeti è come l’amore degli adolescenti, che vogliono essere quello che non sono, che vogliono che gli altri siano quello che non sono, che vogliono dare l’amore a chi non lo vuole, che perdono l’amore appena lo possiedono, che se ne stancano appena lo conquistano, che pensano di poter davvero possedere una persona, davvero conoscerla interamente e definitivamente»: così scrive Patrizia Valduga, una delle poetesse più note per i suoi versi d’amore, introducendo un’originale antologia
Poeti innamorati, Da Guittone a Raboni da lei stessa curata per Interlinea Editore, euro 10.

“Questa piccola scelta antologica sui poeti innamorati, (da Guittone d’Arezzo fino a Giovanni Raboni), potrebbe essere testimonianza, in qualche modo, della storia del sentimento amoroso, oltre che, naturalmente, di quella della nostra lingua, e del gusto di oggi nei confronti della lingua poetica. Fino al Quattrocento nessuno avrà quasi niente da ridire, ma subito dopo ci sarà chi lamenterà l’assenza di quello e la presenza di questo. Perché, ad esempio, non ho messo Buonarroti? Perché, a mio parere, si è scambiata per grandezza poetica la rudezza di un geniale dilettante. Perché non ho messo Penna? Perché la sua voce mi sembra assai flebile. Perché non ho messo Gozzano? Perché, tolte le polverose carabattole della nonna, quello che resta è già tutto in Pascoli. E così via. Perché ho messo poeti che da anni dichiaro di non amare? Perché sono grandi intellettuali che hanno lasciato un segno, da vivi o da morti, nella storia della nostra letteratura.”
(Patrizia Valduga)
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Maurizio Cucchi, “Cronache di poesia del Novecento”

“Cronache di poesia del Novecento” a cura di Valeria Poggi, è l’ultima pubblicazione del poeta Maurizio Cucchi (Gaffi Editore, euro 18,00).
Si tratta di un libro che raccoglie per la prima volta in un unico volume, saggi, introduzioni, “ritratti” e recensioni scritte da uno dei più noti poeti italiani del Novecento. Un lavoro iniziato dal giovanissimo Maurizio Cucchi negli anni Settanta fino ad arrivare ai giorni nostri. Nel corso di quasi quarant’anni Cucchi ha studiato e scritto di poesia forse più di ogni altro autore della sua generazione – e di questo gli siamo grati – pubblicando saggi in riviste letterarie, accademiche o militanti, introducendo opere di autori di generazioni e tendenze diverse. Molte le sue recensioni uscite su vari quotidiani e settimanali: La Stampa, Belfagor, L’Unità, Panorama, QN, Linus, Il Giornale, Paragone, (solo per citarne alcune).

In “Cronache di poesia del Novecento” viene raccolta per la prima volta un’ampia scelta dei suoi interventi che coinvolgono i protagonisti italiani del Novecento: Bertolucci, Caproni, Sereni, Luzi, ma anche grandi figure del secolo, come Saba, Ungaretti, Rebora.
Spiccano, dal resoconto di Cucchi anche figure di primissimo piano del secondo Novecento, come quella di Zanzotto, Raboni e Risi, per proseguire con la scoperta di poeti giovani come Umberto Fiori, Giuseppe Piccoli, Antonio Riccardi e la rilettura di autori celebri come Umberto Bellintani, Giancarlo Majorino, senza dimenticare gli “identikit” di Milo De Angelis, Valentino Zeichen e Giovanni Giudici.

Presentazione a Milano
La prima presentazione di “Cronache di poesia del Novecento” sarà a Milano, giovedì 10 febbraio 2011, ore 21:00 alla Casa della Poesia – Palazzina Liberty, Largo marinai d’Italia 1. La serata è a cura di Giancarlo Majorino.
Intervengono: Maurizio Cucchi, Giancarlo Majorino, Amos Mattio, Valeria Poggi e Antonio Riccardi.

www.lacasadellapoesia.com