Addio allo scultore e architetto Walter Pichler

E’ scomparso in Austria il 16 luglio 2012, all’età di 75 anni l’artista Walter Pichler.

Nato a Nova Ponente aveva lasciato l’Alto Adige all’epoca delle opzioni ed aveva vissuto nella regione austriaca del Burgenland. Pichler, noto per le sue sculture e installazioni, aveva partecipato alla Biennale di Venezia nel 1982.

Le sue opere sono state esposte fra l’altro anche al Haus der Kunst a Monaco (1978), all’Albertina a Vienna (1973) nonché in vari musei di arte moderna a Vienna, Amsterdam, Berlino e New York. Continua a leggere

Biennale di Venezia, al via il Festival della danza

Appuntamento


Giunto all’ottava edizione, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, in programma da oggi 8 giugno 2012 e fino al 24 giugno, presenta spettacoli, performance, installazioni – fra cui 5 prime mondiali e 5 novità per l’Italia – ma anche conferenze, laboratori e masterclass con alcuni dei protagonisti della scena contemporanea.

E ancora: 20 brevi performance di altrettante compagnie selezionate tramite bando, presentate nella Marathon of the unexpected, uno spazio all’interno del Festival dedicato a lavori inediti e innovativi. Il Festival, diretto da Ismael Ivo e intitolato Awakenings, si snoderà attraverso la città: dagli affascinanti spazi dell’Arsenale – Artiglierie, Corederie, Teatro Piccolo Arsenale, Teatro alle Tese, – alla Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, al Teatro Malibran e a spazi inconsueti come il Salone SS. Filippo e Giacomo del Museo Diocesano di Venezia. Continua a leggere

Emanuele Severino, “Il destino dell’essere”

Appuntamento

“Più volte ho insistito sul carattere tecnico della parola ars è l’arte che costituisce il rimedio; la radice ar- allude sempre al carattere di strumento salvifico; però la bellezza appartiene alla categoria del rimedio, l’ultimo rifugio della natura, è tutto ciò che resta dopo che la stessa civiltà della tecnica avrà fallito.”
Emanuele Severino “Del Bello” (Mimesis edizioni, 2011)

L’ Università Ca’Foscari di Venezia ‘Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali’ Percorsi dell’Ontologia: Linguaggio, Socialità e forme della Politica, Coordinatore scientifico nazionale prof. Luigi Ruggiu, presenta: Convegno di studi IL DESTINO DELL’ESSERE Dialogo con (e intorno al pensiero di) Emanuele Severino.

29-30 maggio 2012 Aula Magna Silvio Trentin – Ca’ Dolfin Dorsoduro 3825/e – Venezia. Continua a leggere

Dire Poesia, Paul Polansky

Venerdì 27 aprile, nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, a Vicenza, terzo appuntamento della rassegna dedicata alla parola poetica
DIRE POESIA, TRA SCRITTURA E TESTIMONIANZA: LE LOTTE CIVILI E SOCIALI DI PAUL POLANSKY.

Al termine, l’inaugurazione di “Sotto torchio: le carte di Dire Poesia”: in mostra le plaquettes realizzate da Giovanni Turria per la rassegna dal 2009 (Vicenza – 23.04.2012) – Poeta, scrittore, giornalista, fotografo e operatore umanitario: il terzo protagonista di Dire Poesia 2012 sarà lo statunitense Paul Polansky, noto per il suo grande impegno nella difesa dei diritti umani delle comunità Rom dell’Est europeo. Continua a leggere

Il ritorno a Venezia di Gustav Klimt

Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino

Imperdibile evento di arte e di storia: “Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione“. Mostra a cura di Alfreid Weidinger. Dal 24 marzo e fino all’8 luglio 2012 al Museo Correr di Venezia.

Gustav Klimt diceva di guardare alla sua arte se si voleva sapere qualcosa di lui.

L’occasione, a 150 anni dalla nascita di uno dei pionieri del Modernismo morto nel 1918, è data dalla mostra allestita nelle sale del Museo Correr, a Venezia, fino all’8 luglio.

L’esposizione è nata da una coproduzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Belvedere di Vienna e riunisce la ‘Giuditta’ del 1901 e ‘Salomé (Giuditta II)’, del 1909, opera acquisita dalla Biennale durante l’esposizione del 1910.

‘Io, tu, lui, lei’, ritratto di una Venezia inedita

Da un incontro tra una decina di gay e lesbiche giovaniveneziani, nati tra gli anni Trenta e Quaranta, ed alcuni giovani artisti italiani è scaturita la mostra ‘Io, tu, lui, lei’, in programma dal 6 marzo al 15 aprile a Venezia, nel Palazzetto Tito, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Milano.

Gli artisti Antonio Bigini, Rachele Maistrello, Tommaso De Luca, Sabina Grasso, Andrea Romano e Annatina Caprez hanno avuto il compito di tradurre in opere d’arte (video, foto, installazioni, performance), dopo aver parlato a lungo con loro, i ricordi di ieri, ma anche i pensieri sul mondo d’oggi, i racconti, le esperienze di questi omosessuali.
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La nascita del paesaggio a Palazzo Reale

La nascita del paesaggio nella pittura italiana è ripercorsa in una mostra in programma a Milano a Palazzo Reale dal 16 febbraio al 20 maggio. Sono esposti cinquanta capolavori, provenienti dai musei americani di Houston, Minneapolis, Princeton e da diversi europei come la National Gallery di Londra, gli Uffizi di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, l’Ambrosiana di Milano ed i musei di Dresda e Budapest.

Al centro della rassegna vi è Tiziano, che nel Cinquecento ebbe un ruolo essenziale nella nascita e nello sviluppo di questo genere pittorico, soprattutto come sfondo a composizioni di figure, tanto che la parola “paesaggio” comparve per la prima volta proprio in una sua lettera, inviata nel 1552 all’ imperatore Filippo II. Continua a leggere

Le sonate a Kreutzer e La primavera di Beethoven

Primo appuntamento dell’anno con l’Accademia Filarmonica Romana giovedì 19 gennaio al Teatro Argentina alle 21:15 con due protagonisti contemporanei: la violinista Sonig Tchakerian (nella foto con il suo prezioso violino di Gennaro Gagliano, costruito a Napoli nel 1760) e il pianista Roberto Prosseda, che proseguono il ciclo dedicato alle Sonate di Beethoven per violino e pianoforte con una novità – in prima assoluta -commissione della Filarmonica Romana: “Erbario spontaneo veneziano” di Claudio Ambrosini, vincitore del Premio Abbiati 2010.
Il concerto sarà registrato da Rai-Radio3 e sarà preceduto nel foyer del Teatro alle 20:45 dall’incontro degli artisti con il pubblico, coordinato da Sandro Cappelletto, direttore artistico della Filarmonica. I due musicisti affrontano in questo concerto le più celebri sonate per violino e pianoforte di Beethoven e forse le più famose di tutta la letteratura scritta per questa formazione cameristica. Continua a leggere

Addio a John Chamberlain

L’artista statunitense John Chamberlain, protagonista della scultura che ha fuso l’Abstract Expressionism con la Pop Art, grazie ai suoi collage realizzati con pezzi di metallo colorati e residui di carrozzerie d’automobile, è morto la sera del 21 dicembre 2011 a Manhattan all’età di 84 anni.
L’annuncio della scomparsa del famoso scultore è stato dato oggi dalla moglie, Prudence Fairweather, al “The New York Times“.
Tra gli artefici della svolta artistica della fine degli anni Cinquanta, partito dal filone dell’espressionismo astratto ed evolutosi nella linea della Pop art, Chamberlain è stato tra i primi a introdurre nella scultura i metalli “trovati” – soprattutto telai e pezzi d’automobile schiacciati – che ha usato con grande libertà creativa, esaltandoli, anche attraverso il colore.
Nato a Rochester, nello Stato dell’Indiana, il 16 aprile 1927, Chamberlain studiò all’Art Institute di Chicago, a New York e al Black Mountain College nel 1955-56, all’epoca uno degli ambienti più aperti alle nuove teorie ed esperienze artistiche. Chamberlain ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono esposte in diversi musei del mondo.

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Pordenone Montanari, il nuovo Picasso

“A tu per tu” con Pordenone Montanari, l’artista che ha trascorso gli ultimi 18 anni a dipingere senza mai uscire di casa, perché “l’arte non può attendere”. Una splendida intervista di Stefano Mensurati su Radio1, alle 11.30 andata in onda sabato 19 novembre 2011 (per ascoltare l’intervista di Stefano Mensurati a Pordenone Montanari vai qui).

Scoperto per caso da un mecenate indiano, ora la critica lo paragona a Picasso e a Cézanne. E da un giorno all’altro è diventato uno degli artisti contemporanei più acclamati.

Al Padiglione Italia della Biennale in Friuli Venezia Giulia, allestito nel Porto Vecchio di Trieste, approda una piccola ma prestigiosa personale dell’artista Pordenone Montanari, celebrato dalla critica internazionale come ‘il nuovo Picasso’ del nostro tempo.  Ha inaugurato il percorso espositivo dell’artista-rivelazione, Vittorio Sgarbi. Continua a leggere

Per Andrea Zanzotto… lontan massa son ‘ndat pur stando qua …

Giovedì 17 novembre 2011, alle ore 17:30, inaugurazione della mostra PER ANDREA ZANZOTTO Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Sale espositive di Palazzo Loredan, Campo Santo Stefano, Venezia.

(dal 18 novembre al 17 dicembre 2011)

Ad un mese dalla scomparsa di Andrea Zanzotto, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti ricorda il grande poeta e socio onorario con la mostra del fotografo Graziano Arici “Per Andrea Zanzotto… lontan massa son ‘ndat pur stando qua …” Continua a leggere

Arte e Poesia, Io è un altro di Cesar Meneghetti

ARTE E ALTERITÀ IN PROGRESS presentazione del progetto I \O_ IO È UN ALTRO di CESAR MENEGHETTI Biennale Session-54. Biennale di Venezia, Venerdì 14 ottobre 2011, ore 15.00
Sala Conferenze della Biblioteca de la Biennale di Venezia – Padiglione centrale/ Giardini di CastelloVenerdì 14 ottobre 2011, alle ore 15.00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca della Biennale, nell’ambito delle attività educative sostenute dalla 54 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, si terrà la Biennale Session dal titolo Arte e Alterità in Progress, nella quale verrà presentato il progetto artistico I\O_ IO È UN ALTRO, che l’artista italo-brasiliano CÉSAR MENEGHETTI sta realizzando dal marzo 2010 – su e insieme con – le persone disabili dei laboratori sperimentali d’arte della Comunità di Sant’Egidio per la cura di Simonetta Lux.

La Session è organizzata da La Sapienza Università di Roma. Continua a leggere

Vinicio Capossela, ‘Marinai, profeti e balene’

Riparte il 14 ottobre dal Teatro Grande di Brescia il tour teatrale di ‘Marinai, profeti e balene’ di Vinicio Capossela, che prevede più di venti tappe tra ottobre e dicembre. La tournee si concluderà a Trieste il 22
dicembre, dopo aver portato a termine l’intero periplo della penisola.

Opera sul fato, sul destino, sul mare come mitologia e scenario del folle volo umano verso “virtute e canoscenza”, ‘Marinai, profeti e balene’, è anche uno dei dischi italiani di maggior successo del 2011: disco d’oro a due mesi dall’uscita, a poche miglia da quello di platino, undici settimane consecutive nella Top Ten e neo vincitore della Targa Tenco quale miglior album del 2011 (terza Targa Tenco come miglior album dell’anno per Vinicio Capossela, dopo ‘Canzoni a manovella’ nel 2001 e Ovunque proteggi’ nel 2006).
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Venezia festeggia Andrea Zanzotto

La Città di Venezia festeggia i novant’anni di Andrea Zanzotto dedicandogli “Parlami ancora”, lo spettacolo teatrale ideato e messo in scena dall’attrice Stefania Felicioli, per la regia di Stefano Pagin, in collaborazione con l’Assessorato comunale alle Attività culturali e il Teatro Stabile del Veneto. L’appuntamento è fissato per domani, giovedì 6 ottobre, alle ore 20.30 al Teatro Goldoni di Venezia.

“La nostra città deve moltissimo a Zanzotto – ha affermato l’assessore comunale alle Attività culturali, Tiziana Agostini – e per questo Venezia gli rende omaggio in occasione del suo compleanno. Questo spettacolo, rivolto alla città e a tutta la comunità culturale che gravita attorno ad essa, sarà un importante avvenimento per mettere in primo piano la poesia attraverso il linguaggio del teatro”. Continua a leggere

Arte e Poesia, Marion Greenstone

Arte e Poesia: Marion Greenstone
a cura di Luigia Sorrentino

Giovedì 6 ottobre si inaugurerà, presso il Museo Venanzo Crocetti di Roma, la mostra antologica dedicata all’artista statunitense Marion Greenstone.
Dopo il grande successo ottenuto a Venezia, dove è stata ospitata nei locali di Palazzo Zenobio, l’esposizione giunge ora a Roma, portando nella capitale una selezione delle opere prodotte dall’artista nel corso della sua lunga e produttiva carriera.
Marion Greenstone, artista newyorkese scomparsa nel 2005, ha dedicato tutta la sua vita all’arte. Dagli anni dei suoi studi alla Cooper Union (l’Accademia d’arte di New York) e fino alla fine degli anni Novanta, ha prodotto oltre cinquecento opere che rivelano il suo acuto senso del colore e della forma. Pittrice estremamente prolifica, dopo aver attraversato l’informale e l’astratto ha sperimentato, negli anni Sessanta, assieme ai grandi artisti della Pop Art, per giungere infine al suo ultimo periodo, in cui si è cimentata con ampie tele liriche e con la tecnica del collage.
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Iosif Brodskij, ‘Fondamenta degli incurabili’

Iosif Brodskij Fondamenta degli Incurabili, Traduzione di Gilberto Forti,
Piccola Biblioteca Adelphi, 1991, 17ª ediz. (€ 9,00)

“D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città (Venezia ndr) tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se da dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è subito inondata da questa nebbiolina carica di rintocchi e composta in gran parte di ossigeno umido, in parte di caffè e di preghiere. Non importa la qualità e la quantità delle pillole che ti tocca inghiottire questa mattina: senti che per te non è ancora finita. Alla stessa stregua, non importa se sei più o meno autonomo, se e quante volte sei stato tradito, se il tuo esame di coscienza è più o meno radicale, più o meno sconsolante: comunque stiano le cose, presumi che per te ci sia ancora speranza, o almeno un futuro.” […] di Iosif Brodskij in Fondamenta degli Incurabili.

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Cristina Campo, La tigre assenza

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Cristina Campo La Tigre Assenza a cura di Margherita Pieracci Harwell, Biblioteca Adelphi 1991, 4ª ediz. (€ 19,00)  

Cristina Campo, eccellente traduttrice, soprattutto di autori di lingua inglese, (Katherine Mansfield, Virginia Woolf, John Donne, William Carlos Williams) concepì la traduzione dell’opera letteraria non come semplice riproduzione del significato; la Campo cercò di far rivivere nella propria lingua, l’immaterialità, la parte spirituale dell’autore con l’intuizione profonda che solo le donne riescono ad avere. I suoi scrittori preferiti ai quali si dedicò per tutta la vita furono soprattutto Hugo von Hofmannsthal e Simone Weil, della quale tradusse la tragedia Venezia salva e il saggio Iliade Poema della forza.

Di Cristina Campo, pseudonimo di Vittoria Guerrini, (1923-1977) sono apparsi con Adelphi i saggi raccolti negli Imperdonabili (1987) e in Sotto falso nome (1998), e le Lettere a Mita (1999). La Tigre Assenza comprende tutte le poesie e le traduzioni poetiche, edite e inedite, di Cristina Campo.
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Opere Inedite, Federica Venezia

Federica Venezia mi racconta di aver scritto la sua prima poesia all’età di otto anni. In quel periodo iniziava a studiare il violino e, di conseguenza, la musica nel suo complesso: “La durata delle note e delle pause, le figure musicali e la battuta, i segni di frazione del tempo”.
Da allora, in tutte le cose della vita, Federica ha sempre cercato ‘le sonorità giuste’, ‘il ritmo appropriato’: “nella voce da trasmettere alla radio, nella stesura di un articolo, nei piccoli versi pensati per un pentagramma ideale. Armonioso, più che fedele alle regole. Libero e onesto. Mi affascinano i tentativi di dare voce alla poesia;” scive ancora Federica, che spiega: “la poesia musicata è in grado di raggiungere vette di straordinaria bellezza.” E aggiunge: “Penso al maestro Giovanni Nuti, per esempio, e al suo meraviglioso lavoro sull’opera di Alda Merini. Viceversa, amo senza riserve – e considero scrittura in versi sciolti a tutti gli effetti – i testi delle canzoni di grandi autori quali Fabrizio De André, Paolo Conte e Piero Ciampi. Ma anche Bob Dylan, Leonard Cohen e Joni Mitchell. Musica è poesia, poesia è musica. L’una non esclude l’altra. Entrambe riescono ad esprimere l’interiorità dell’individuo con risultati talvolta sorprendenti; ed è questa, a mio avviso, una educazione sentimentale dal valore inestimabile, di cui spesso si sottovaluta l’importanza. Ho intrapreso il discorso poetico dapprima diffondendo via etere le mie liriche preferite; poi, forte della passata esperienza, breve ma significativa, sono tornata a scrivere per il bisogno di rendere manifesta l’evoluzione armonica del mio sentire. Un essere umano centrato, consapevole di sé ed osservatore fine, non può prescindere da un percorso di autentica riflessione, poiché esso è forse il solo capace di fare luce sulle proprie sterminate ombre.”

di Federica Venezia

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