Roberto Carifi

di Eleonora Rimolo

La madre e il suo grembo, cioè la città natale del poeta, sono i due temi sui quali si incardina tutta l’intensa attività poetica di Roberto Carifi. Pistoia è diretta emanazione del legame affettivo materno, dal quale il poeta non riuscirà mai a prescindere: la madre è musa e dopo la sua scomparsa sarà incolmabile perdita di uno stato d’infanzia e di giovinezza custodito in eterno dalla memoria e dal sogno. “Gli anni sono gocce” e dunque il tempo scorre con la sua lentezza inesorabile quanto esasperante, trascinando con sé ricordi e momenti di un’infanzia dorata “finché un raggio ferisce tutto/anche gli attimi invincibili” del “primo amore”, che è insostituibile per il poeta. La parola è il mezzo attraverso il quale Carifi indaga l’inspiegabile distanza tra corpo e interiorità, tentando ostinatamente di ricongiungerli in un “abbraccio umido,/spietato”, senza riuscirci mai pienamente ma attraversando, in questo modo, ogni categoria dell’agire e del sentire umano: se anche la “neve tardiva” non si scioglie, “gli occhi si sciolgono al perdono” e tanto basta al poeta per rimanere aggrappato alla vita.

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Canti Orfici/visioni

 
 
dino_campana_newsletterCANTI ORFICI: UN LIBRO TRA DUE SECOLI celebra uno dei più grandi poeti del Novecento, Dino Campana. Un progetto lungo e composito, che si svolgerà dal 21 novembre al 31 dicembre 2014, e che partendo da Scandicci, tocca territori campaniani, come Firenze, Badia a Settimo, Lastra a Signa e include mostre, una produzione teatrale in prima nazionale, spettacoli, film, incontri, conferenze e un laboratorio condotto da Giancarlo Cauteruccio aperto a giovani attori e artisti della scena.
Nel centenario della pubblicazione del Libro Unico di Dino Campana teatro, mostre, en espace, incontri, film, laboratori, un progetto integrato tra Teatro Studio Krypton, Biblioteca Marucelliana, Fondazione Primo Conti su iniziativa di Regione Toscana e i Comuni di Firenze, Lastra a Signa, Marradi e Scandicci. Continua a leggere